
Covid Europa, contagi in risalita. Le nuove restrizioni dalla Francia alla Gran Bretagna
L'incremento dei casi di positività al coronavirus è in rialzo in diversi Paesi del Vecchio Continente. I governi al momento escludono nuovi lockdown, ma sono già state predisposte misure restrittive per provare a contenere la diffusione dell'infezione

Le curve epidemiche sul contagio da Covid-19 tornano a impennarsi in larga parte dell'Europa e, se di nuovi lockdown ancora non si parla, data la cautela imposta dall'elevato impatto sull'economia, sempre più governi ricorrono a restrizioni necessarie ad arginare la diffusione del virus
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In Germania, per la prima volta da aprile, si sono registrati oltre 4mila casi in un solo giorno: numeri che hanno spinto il ministro della Salute, Jens Spahn, a parlare di situazione "preoccupante" che non fa escludere una “diffusione incontrollata" del coronavirus. Ieri i Laender tedeschi hanno concordato restrizioni dei viaggi e il divieto di soggiorno per chi arriva da zone a rischio
Coronavirus, la diffusione globale in una mappa animata
Quando il tasso di incidenza del virus supera i 50 casi ogni 100mila persone in una settimana, vengono stabilite le zone rosse: questo accade in alcuni quartieri di Berlino, a Brema e in alcune circoscrizioni del Nord Ovest e vicino a Stoccarda. A Berlino, bar e ristoranti devono chiudere dalle 23 alle 6 a partire da sabato e fino a fine mese
Coronavirus, la situazione in Italia
In Francia l'epicentro della pandemia rimane la regione di Parigi e dell'Ile de France, dove è scattato il piano di emergenza, il cosiddetto "plan blanc". Ma oltre a Parigi e Marsiglia, altre 4 città (Lione, Grenoble, Lille e Saint-Etienne) sono passate a livello di massima allerta. Già nei giorni scorsi, per far fronte alla seconda ondata, alcuni ospedali e cliniche di Parigi avevano cominciato a cancellare gli interventi chirurgici non urgenti già programmati
Coronavirus, i focolai in Italia
Parigi e tre dipartimenti (Hauts de Seine, Seine Saint Denis e Val de Marne) sono classificati in zona di allerta massima da lunedì, ma in realtà, numeri alla mano, è dal 25 settembre che la capitale francese ha superato la soglia d'allarme per quanto riguarda i posti letto in terapia intensiva. Il tasso di occupazione dei letti in rianimazione da pazienti Covid, già oltre il 40%, è in rapido aumento e rischia di raggiungere il 50% nel giro di due settimane
Covid-19, la situazione nelle scuole italiane
Surreale la situazione nella regione di Madrid, le cui autorità locali, dopo essersi ribellate contro il nuovo lockdown parziale imposto dal governo, hanno chiesto ai cittadini di rispettarlo sebbene la Corte superiore di giustizia abbia bocciato l'ordinanza di chiusura sostenendo che colpisce le libertà fondamentali. Da venerdì scorso è vietato lasciare la capitale e altre 9 città della Comunità madrilena dove il numero di casi di coronavirus è molto alto

Crescono i contagi anche in Austria e Repubblica Ceca. Le due nazioni mitteleuropee hanno registrato entrambe l'8 ottobre il record di nuovi casi dall'inizio della pandemia (rispettivamente 1.209 e 5.335 in 24 ore)

Il ministro della Salute di Vienna, Rudolf Anschober, ha escluso un nuovo lockdown, sottolineando come solo il 5% dei posti in terapia intensiva sia occupato da pazienti Covid. Si teme però per il turismo e l'imminente stagione invernale, dal momento che molti contagi sono avvenuti nelle località sciistiche

Il governo di Praga, che ha dichiarato lo stato di emergenza da lunedì, annuncerà il 9 ottobre un nuovo pacchetto di misure per un periodo di due settimane che potrebbe portare alla chiusura di teatri e cinema nonché l'isolamento, all’esterno delle abitazioni, dei membri della famiglia contagiati

Da sabato in Polonia sarà invece obbligatorio indossare la mascherina negli spazi pubblici. L'intero Paese è ora considerato una "zona gialla".

A Londra il governo sta prendendo in considerazione la chiusura di bar e ristoranti nel Nord dell'Inghilterra a partire da lunedì prossimo

Un'analoga misura è già stata applicata in alcune parti della Scozia. L'esecutivo britannico potrebbe anche introdurre un sistema di allerta locale a tre livelli che indicherebbe il grado di rischio nelle diverse aree geografiche, con la conseguente imposizione di restrizioni diversificate

Le aree dell'Inghilterra settentrionale con il più alto picco di contagi includono le città di Manchester, Liverpool e Newcastle, tra le altre, dove è già vietato riunirsi fra famiglie diverse in luoghi chiusi, mentre la chiusura dei pub anticipata alle 22. Mercoledì la premier scozzese, Nicola Sturgeon, aveva annunciato la chiusura, da venerdì, di bar, pub e ristoranti in alcune aree, e restrizioni nelle altre. Stabiliti anche la chiusura per sale bingo e bowling e il divieto di praticare sport di contatto non professionale per gli adulti
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La situazione è in via di peggioramento anche in Russia, dove si registrano 11.493 nuovi contagi in 24 ore, un livello molto vicino al record di 11.656 registrati nel picco della pandemia a maggio, quando il Paese viveva ancora in lockdown
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Tranne la città di Mosca, dove sono state reintrodotte alcune misure per il contenimento, a livello nazionale però non è stata ancora varata una strategia per affrontare la nuova impennata di casi: in un mese, il numero giornaliero di nuove infezioni è quasi raddoppiato