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Covid, a NY 9 quartieri in lockdown, a Parigi allerta massima: le misure negli altri Paesi

Mondo
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Il mondo fa i conti con le nuove impennate dei contagi e diversi Stati impongono nuove restrizioni. A New York la nuova chiusura riguarda tra gli altri anche Brooklyn e Queens, con scuole e attività non essenziali chiuse. La capitale francese chiude i bar per 15 giorni, ma non i ristoranti. Israele potrebbe estendere il suo lockdown. Stato di emergenza in Repubblica ceca

Mentre in Italia si ipotizza una nuova stretta anti-Covid con l’obbligo di mascherine all’aperto, limiti a cerimonie ed eventi e restrizioni alla movida, anche gli altri Paesi prendono nuove misure per contenere la seconda ondata di contagi da coronavirus, che in diverse zone del mondo sta avendo un impatto preoccupante (CORONAVIRUS, AGGIORNAMENTI IN DIRETTALO SPECIALE).

Usa, a New York 9 quartieri in lockdown

Anche gli Stati Uniti sono alle prese con la nuova ondata del coronavirus. A New York da mercoledì scatterà in nove quartieri un vero e proprio lockdown. Ad annunciare la stretta nella Grande Mela è stato il sindaco Bill De Blasio. Le nuove restrizioni saranno in vigore a Brooklyn e nel Queens, considerati focolaio di infezione. Scuole e attività non essenziali verranno chiuse e la quarantena interesserà anche i ristoranti che servono all'aperto. “È un giorno difficile”, ha detto De Blasio. Le chiusure avranno un impatto diretto su circa mezzo milione di persone, 100 scuole pubbliche e 200 scuole private i cui allievi saranno autorizzati a tornare in classe lunedì e martedì per incontrare i professori e pianificare l'istruzione in remoto. Il sindaco ha detto che la quarantena resterà in vigore per un periodo di tempo da due settimane a un mese a seconda del successo negli sforzi per contenere il virus.

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A Parigi bar chiusi per 15 giorni

In Francia, vista l'impennata dei casi e l'aumento di ricoveri e di occupazione di letti in rianimazione, anche a Parigi, dopo Marsiglia, si è deciso per le nuove misure. La capitale da oggi passa infatti da "zona rossa" a "zona di massima allerta", colorata in scarlatto sulla cartina della Francia diffusa dal ministero della Salute. La nuova stretta preveda la chiusura dei bar per 15 giorni, ma non dei ristoranti, grazie a un protocollo approvato dal Comitato scientifico che affianca il governo nelle decisioni durante la pandemia. I ristoratori si sono impegnati - pur di non abbassare la saracinesca - a raccogliere nomi e indirizzi dei clienti, misurare la temperatura a ogni avventore e consentire un tetto massimo di 8 coperti per ogni tavola. Inoltre, le università, dovranno ridurre di metà il numero di studenti presenti fisicamente nelle aule. La stretta su Parigi "rimarrà in vigore 15 giorni", al termine dei quali sarà fatta "una verifica nella massima trasparenza" sull'evoluzione dei dati della pandemia, ha spiegato il prefetto, Didier Lallement.

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A Parigi i bar dovranno chiudere per 15 giorni - ©Getty

In Irlanda preoccupano le terapie intensive

Anche l'Irlanda rischia un nuovo lockdown a livello nazionale dopo che le autorità sanitarie hanno chiesto che si passi al livello 5 del piano per il contrasto della pandemia. Lo riferisce Sky News. Il primo ministro Micheál Martin e i leader dei due partiti nella coalizione di governo incontreranno i vertici delle autorità sanitarie nazionali prima di una riunione del consiglio dei ministri, sottolinea l'emittente citando due fonti del governo di Dublino. Il livello 5 delle misure restrittive impone ai cittadini di rimanere in casa, con l'unica eccezione dell'attività fisica che si può praticare entro i 5 km di distanza dal domicilio, mentre soltanto gli esercizi commerciali essenziali possono rimanere aperti. Rimarrebbero comunque aperte scuole e chiese. Il timore delle autorità sanitarie è che i contagi salgano fino a 2.000 al giorno entro il mese prossimo se non si introducono restrizioni e che si riempiano fino a esaurimento le unità di terapia intensiva.

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Israele valuta estensione del lockdown

L’allerta continua anche in Israele, dove il premier Benyamin Netanyahu sta valutando la possibilità di estendere il lockdown che scade il 14 ottobre. Giovedì 8 dovrebbe essere la giornata in cui il governo deciderà come procedere. "Le misure previste dal lockdown – ha spiegato Netanyahu dicendo di essere prudente sui primi segni di un rallentamento dei contagi – non sono contro la gente ma contro il virus". Il premier ha più volte ribadito la necessità di prolungare il blocco del Paese.

Russia, comune di Mosca pensa a un nuovo isolamento

Anche il Comune di Mosca sta esaminando un possibile rafforzamento delle misure di lotta al Covid-19, compreso il ritorno al regime dei pass in vigore dal 15 aprile al 9 giugno nella capitale russa, durante il periodo di isolamento: lo sostengono delle fonti vicine all'amministrazione comunale ascoltate dal quotidiano russo Vedomosti. Secondo una fonte, se la situazione epidemiologica non dovesse migliorare, l'isolamento potrebbe essere dichiarato entro due settimane.

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Mosca - ©Getty

In Repubblica ceca da oggi è stato di emergenza

In Repubblica ceca è in vigore da oggi, e lo sarà per un mese, lo stato di emergenza. Le misure restrittive introdotte varranno invece per almeno due settimane. Si tratta soprattutto di limitazioni all'attività scolastica, agli eventi culturali e sportivi: annullati concerti e spettacoli di opera lirica che favoriscono la diffusione del virus e altre attività culturali e di intrattenimento. La Repubblica ceca è dopo la Spagna il secondo Paese dell'Ue in cui il numero dei casi cresce più rapidamente. Il ministro della Sanità Roman Prymula ha avvisato che se la gente non rispetterà le attuali misure, il governo sarà costretto a procedere "in maniera più dura". Secondo Prymula, per il momento comunque non c'è motivo di arrivare al lockdown come in Spagna o in Israele.

Islanda, chiudono di nuovo palestre, bar e discoteche

L'Islanda ha annunciato nelle scorse ore una stretta sulle misure anti covid, per contrastare una netta rimonta dei casi che si registra dalla metà di settembre. A partire da domani, 6 ottobre, tornano quindi in vigore alcune delle restrizioni già adottate nel Paese nella scorsa primavera: viene quindi ripristinata chiusura di palestre, bar e discoteche e il divieto di assembramenti oltre le 20 persone "per due o tre settimane", ha riferito il ministero islandese della Sanità.

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