Coronavirus, la pandemia non si arresta: nuove restrizioni in diversi Paesi
Sono oltre 800mila le vittime globali legate al Covid-19, 100mila soltanto negli ultimi 17 giorni. I contagi sono oltre 23 milioni. Per questo motivo, sono numerose le nazioni che stanno facendo marcia indietro riproponendo provvedimenti restrittivi. L’ultima è la Corea del Sud. Altre, come l’Argentina, non li hanno mai allentati e proseguono con le limitazioni
Non si arresta la pandemia da Coronavirus in tutto il mondo: il bilancio ha superato le 800mila vittime e i 23 milioni di contagi
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Soltanto negli ultimi 17 giorni sono oltre 100mila i decessi ed è per questo motivo che diversi Paesi aumentano le restrizioni nel tentativo di impedire il manifestarsi di una seconda ondata
La situazione nel mondo
La Corea del Sud è stata l'ultima nazione ad annunciare nuove restrizioni
Anche Spagna e Francia tra i Paesi con più nuovi casi in 24 ore
Nel Paese asiatico sono stati segnalati 332 nuovi casi nelle ultime 24 ore, la cifra giornaliera più alta dall'inizio di marzo
I focolai in Italia
Le misure adottate da Seul includono restrizioni su raduni e attività, tra cui gli sport professionistici, che si giocheranno a porte chiuse, mentre le spiagge a livello nazionale verranno chiuse
Restando in Asia, invece, un Paese che non ha mai allentato le restrizioni per paura di ulteriori contagi è il Giappone, dove si sarebbero dovute tenere le Olimpiadi estive in questo 2020
Ad oggi il Paese del Sol Levante continua a mantenere rigide restrizioni che impediscono l'ingresso ai cittadini di 146 nazioni, inclusa l'Italia
In Libano, invece, dove si stanno ancora affrontando le conseguenze della devastante esplosione che ha reso inagibile parte della città, si teme che il fragile sistema sanitario faccia fatica a far fronte a un ulteriore picco di casi di COVID-19, soprattutto dopo che alcuni ospedali vicino al porto sono stati danneggiati
In Europa, tra i Paesi che hanno fatto un passo indietro c’è la Grecia dove l'aumento di casi ha portato a nuove restrizioni in due delle aree più turistiche: l'isola di Mykonos e la penisola Calcidica, nel nord
Restrizioni che riguardano soprattutto i luoghi turistici: le mascherine sono obbligatorie in pubblico all'esterno e al chiuso in tutta Mykonos e nella regione Calcidica
Atene ha inoltre fatto sapere che fino al 31 agosto processioni religiose, feste, mercati all'aperto e assembramenti di più di nove persone sono vietati, sia in pubblico sia in privato
Recenti restrizioni anche in Spagna, uno dei Paesi europei più colpiti da nuovi contagi: qui è stato proibito fumare in spazi pubblici all’aperto
Situazione diversa in Germania dove, nonostante stiano nuovamente salendo i casi positivi, un’università ha dato il via a una serie di concerti pop come esperimento di massa: l'obiettivo è vedere se eventi con 2mila persone possano riprendere in sicurezza
La situazione peggiore, al momento, è ancora quella delle Americhe: i Paesi sudamericani stanno pagando il prezzo più alto in termini di decessi e sono molte le restrizioni ancora in vigore
In Argentina, per esempio, continuano, soprattutto a Buenos Aires e provincia, le restrizioni alla libera circolazione dei cittadini imposte con la quarantena a partire dal 20 marzo
Restrizioni che hanno portato a numerose proteste da parte dei cittadini, in particolare nella capitale Buenos Aires