Nella seconda serata ha ottenuto la candidatura ufficiale democratica. La moglie parla da un liceo: "L’America è una famiglia lacerata, con Joe può tornare unita"
È ufficiale: Joe Biden (LEGGI IL PROFILO DI BIDEN) conquista la nomination democratica per la Casa Bianca. Sorridente e visibilmente emozionato l'ex vicepresidente ringrazia tutti. "Grazie, grazie. Ci vediamo giovedì", dice fra qualche palloncino e un po' di coriandoli che gli piovono addosso. Accanto c'è la moglie Jill, la regina della serata (LEGGI LA CRONACA DELLA PRIMA SERATA).
I voti da località sparse in tutti gli Stati Uniti
L'investitura è avvenuta tramite 'roll call', l'appello con cui i rappresentanti dei vari Stati e territori Usa esprimono i loro voti. Biden ha superato il quorum dei delegati necessari, raggiungendo quota 3.459 contro i 1.121 di Sanders. "Un trionfo personale e politico" che, come ricorda il New York Times, il 77enne ex vice di Barack Obama ha cercato ripetutamente di raggiungere dal 1988, quando si candidò per la prima volta alle primarie presidenziali. Impossibilitati a riunire i sostenitori nella città del Wisconsin per via del coronavirus (LEGGI LE NOTIZIE IN DIRETTA SUL CONTAGIO), i 57 Stati e territori statunitensi hanno votato da località sparse per tutto il Paese.
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Jill Biden: "Joe è un uomo che lavora per gli altri"
L'ex Second Lady parla alla convention democratica dalla classe di una scuola e non nomina mai Donald Trump, limitandosi a tessere le lodi del marito "Come si ricostruisce una famiglia distrutta? Nello stesso modo in cui si ricostruisce un Paese. Con amore e comprensione, con piccoli atti di empatia. Con coraggio e con una fede irremovibile", spiega Jill dipingendo il suo compagno di vita da oltre 40 anni come un uomo "deciso" che "lavora per gli altri". Un uomo adatto a questo momento per la Casa Bianca. "Joe farà per le vostre famiglie quello che fa per la sua", dice l'aspirante First Lady rivolgendosi agli americani, ai quali spiega - lanciando un messaggio di unità - come "l'amore ci rende resilienti e ci consente di diventare meglio di quello che siamo da soli. Joe puo' unirci e farci andare avanti".
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I complimenti di Obama e Ocasio-Cortez
Si congratula con Biden il suo ex capo Barack Obama. "Sono orgoglioso di te", twitta l'ex presidente. Congratulazioni arrivano anche da Alexandria Ocasio-Cortez. Chi si aspettava dalla pasionaria star deputata dei democratici un endorsement a Biden è rimasto deluso: Ocasio-Cortez è intervenuta prima dell'apertura del roll call e ha sostenuto la nomination di Bernie Sanders, riuscito a creare un "movimento storico". Un intervento che ha confuso molti soprattutto sui social tanto che la deputataè stata costretta a spiegare in un tweet il perché del suo intervento: "Se siete confusi, non vi preoccupate. Le regole della convention richiedono la roll call e le nomination per tutti i candidati che superano la soglia dei delegati. Mi è stato chiesto di essere la seconda per la nomination di Sanders per il roll call. Le mie profonde congratulazioni a Joe Biden, ora andiamo e vinciamo a novembre".
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L'appoggio di Powell: "Trump è l'uomo sbagliato"
La seconda serata della convention democratica scorre più lentamente della precedente ma il messaggio è costante e riguarda Donald Trump. Lo dice Bill Clinton, gli fanno eco John Kerry e Caroline Kennedy, e lo condivide a gran voce Colin Powell: Trump è l'uomo sbagliato per la Casa Bianca e va rimosso. "Il Paese ha bisogno di un commander-in-chief che si prenda cura delle nostre truppe come si prende cura della sua famiglia. Joe Biden non ha bisogno di insegnamenti", dice Powell, l'ex segretario di Stato repubblicano che nel 2008 e nel 2012 ha appoggiato Barack Obama e nel 2016 Hillary Clinton nonostante sia stato considerato per anni il futuro dei conservatori.
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Clinton: "Con Doland solo caos alla Casa Bianca"
"Difende solo se stesso non il Paese", aggiunge Kerry mettendo in evidenza che gli Stati Uniti hanno bisogno di un leader rispettato all'estero non di uno che viene deriso. "Con Donald Trump c'è solo caos alla Casa Bianca", mette in evidenza Bill Clinton, definendo Trump un "bullo crollato come un castello di carta". Al coro dei contrari al presidente americano si aggiunge anche la vedova del repubblicano John McCain, che affida a un video il ricordo della lunga amicizia fra "John e Joe, un'amicizia che sulla carta non avrebbe dovuto funzionare" e che invece "è durata oltre 30 anni".