Coronavirus, Johnson "stabile, fa grandi progressi". Altri 917 morti in Gb, 9.875 totali

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La salute del premier britannico "continua a compiere progressi molto buoni", riferisce un portavoce di Downing Street. Il numero delle vittime è in lieve calo rispetto ai 980 morti registrati ieri. I casi di contagio sono 78.991

La salute del premier britannico Boris Johnson "continua a compiere progressi molto buoni". Lo riferisce un portavoce di Downing Street nell'ultimo aggiornamento sulle condizioni del primo ministro ricoverato da una settimana all'ospedale St. Thomas per il coronavirus e uscito da poco dalla terapia intensiva (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - I CONTAGI IN ITALIA). Il 55enne premier britannico riceve assistenza standard con somministrazione di ossigeno, ma non ha ha polmonite né necessita di ventilazione meccanica. Intanto, altre 917 persone sono morte in Gran Bretagna a causa del coronavirus portando il numero totale delle vittime a 9.875, secondo i dati del ministero della Salute riportati dalla Bbc. Il numero è in lieve calo rispetto ai 980 morti registrati ieri. I casi di contagio complessivi sono 78.991. (LA FOTOSTORY DEL PREMIER BRITANNICO - PERSONE MANDANO FIORI A DOWNING STREET). 

I miglioramenti di Johnson

Una fonte di Downing Street ha riferito a Sky News che Johnson, oltre alle brevi passeggiate in reparto, si è concesso anche qualche gioco e dei film, tra i quali la trilogia del Signore degli Anelli e la commedia cult degli anni 80 “Withnail and I” (in italiano 'Shakespeare a colazione'). La fidanzata Carrie Symonds, al sesto mese di gravidanza, gli scrive lettere e gli spedisce le ecografie del bambino per "tirargli su il morale", rivela ancora la fonte. I due non si vedono dal giorno in cui Johnson è stato ricoverato in ospedale, una settimana fa (LE TAPPE DELL'EPIDEMIA - LE FOTO SIMBOLO - LA MAPPA GLOBALE DEL CONTAGIO).

Raab: "Johnson è un combattente"

Con il Paese in piena emergenza coronavirus, Johnson ha delegato parzialmente le sue funzioni al ministro degli Esteri, Dominic Raab (CHI È), il quale oggi si è mostrato ottimista sul fatto che "in pochissimo tempo" Johnson possa riprendere le sue funzioni. "Sono fiducioso che ci riuscirà, perché se c’è qualcosa che so di questo primo ministro, è che è un combattente", ha detto Raab, assicurando che Johnson è anche di "buon umore". Nelle ultime ore, il premier ha ricevuto messaggi di sostegno da numerosi leader mondiali, nonché dalla regina Elisabetta, che gli ha augurato un "rapido e completo recupero". "Il primo ministro è ancora il primo ministro", ha sottolineato il portavoce di Downing Street. I poteri di Raab sono limitati. Il ministro degli Esteri non terrà l'udienza settimanale con la regina, né ha ricevuto istruzioni sigillate per avviare il processo di difesa nucleare, se necessario.

La catena di comando di Downing Street

In caso di contemporanea indisponibilità di Raab, per coronavirus o altri motivi, le redini dell'esecutivo andrebbero al cancelliere dello Scacchiere, Rishi Sunak: il numero tre della squadra, il ministro dell'Ufficio di Gabinetto, Michael Gove, che finora è stato il "numero due" di fatto dell'Esecutivo, si è isolato a casa dopo che un membro della famiglia ha mostrato lievi sintomi di Covid-19. E non è ancora tornato al numero 10 di Downing Street l'influente consigliere del premier, Dominic Cummings, che si è autoisolato il 30 marzo con i sintomi della malattia. Sono tornati invece al loro posto sia il ministro della Salute, Matt Hancock, sia il consigliere medico dell'esecutivo, Chris Whitty.

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