Coronavirus, nuovo bilancio in Cina: sono 1765 vittime. Hubei, 60 milioni bloccati in casa

Di Maio annuncia un volo per riportare a casa i 35 italiani bloccati a bordo della nave da crociera in quarantena in Giappone. Dallo Spallanzani: "Niccolò non ha più febbere e sta bene"

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La fotografia di un'infermiera con il bimbo di 18 mesi dimesso da un ospedale nella provincia di Hubei, in Cina, guarito dal Coronavirus
- di Costanza Ruggeri

Il tweet del ministro della Salute Roberto Speranza

- di Costanza Ruggeri
Il post facebook di Luigi Di Maio: "Al lavoro per i 35 italiani bloccati sulla nave da crociera Diamond Princess"
- di Costanza Ruggeri

Coronavirus, star asiatiche incidono canzone "motivazionale"

 
- di Costanza Ruggeri

Coronavirus, contagiati su nave 46 americani, oggi non partiranno

Fra i 286 contagiati dal coronavirus sulla nave da crociera Diamond Princess ci sono 46 cittadini americani e saranno ricoverati in ospedali giapponesi. Lo ha detto alla Cnn la società armatrice Princess Cruises. I 46 quindi non potranno lasciare la nave con il primo volo che, stasera, porterà gli statunitensi in California, dove saranno costretti a una nuova quarantena.
- di Costanza Ruggeri

Coronavirus, Lizzi (Lega): "Minaccia anche per agricoltura"

"Il Coronavirus, che rappresenta una grave minaccia per la salute pubblica a livello mondiale, potrebbe esserlo anche per l'agricoltura senza adeguate misure di prevenzione". Lo scrive in una nota l'europarlamentare friulana, Elena Lizzi (Lega), componente della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale, che ha presentato un'interrogazione per chiedere come la Commissione europea intenda verificare che animali o prodotti di origine animale importati dalla Cina non causino la diffusione del virus in Europa nella filiera agricola. "Nessun allarmismo - precisa Lizzi - ma l'Ue deve essere pronta nell'eventualità che il virus si diffonda tra gli animali in Europa, per questo ho chiesto alla Commissione quali misure e fondi urgenti intenda utilizzare per difendere il comparto agricolo". "L'Oms ha dichiarato - continua Lizzi- che le persone che viaggiano in Cina devono evitare il contatto con animali vivi o morti. Il rischio riguarderebbe anche i prodotti di origine animale che entrano in Europa senza i controlli necessari nei porti e alle frontiere per rilevare la presenza del virus". Lizzi ha chiesto alla Commissione - si legge nella nota - se la situazione rappresentata, senza misure di controllo adeguate, possa aggravare l'epidemia infettando anche gli animali e recando cosi un danno al comparto agricolo europeo. 
- di Costanza Ruggeri
Veglia di studenti cinesi nel campus di Westwood, in California, in ricordo di Li Wenliang, il medico che per primo avvisò della gravità del Coronavirus (foto GettyImages)
- di Costanza Ruggeri

Coronavirus, misure contro il contagio nei ristoranti di Hong Kong

 
- di Costanza Ruggeri
Messaggio contro il Coronavirus durante la partita di Premier League tra Southampton FC e Burnley FC allo St Mary's Stadium di Southampton, nel Regno Unito (foto GettyImages)
- di Costanza Ruggeri

Coronavirus, fine quarantena per altre 120 persone in Francia

Fine della quarantena, vicino a Marsiglia, per un secondo gruppo di 120 persone rientrate in Francia da Wuhan. Questa è la seconda ondata di rimpatriati in Francia a poter lasciare il centro vacanze Carry-le-Rouet, che 181 persone avevano già potuto lasciare venerdì. Un bus navetta ha lasciato il centro verso le 7 del mattino e altri dovrebbero seguirlo al mattino. Secondo la prefettura di Bouches-du-Rhone, un totale di 44 persone lasceranno Carry-le-Rouet. Sono arrivati in Francia il 2 febbraio. A bordo del loro aereo, altri 78 rimpatriati - 19 cittadini francesi e 59 di altri paesi - erano stati messi in quarantena in un centro di formazione per vigili del fuoco ad Aix-en-Provence (Ensosp), a circa 30 chilometri da Marsiglia. Anche loro hanno potuto lasciare il luogo della quarantena domenica. D'altra parte, altre 35 persone che sono arrivate via Londra il 9 febbraio rimarranno confinate fino al 23 febbraio ad Aix-en-Provence. Dopo le partenze di domenica, il centro vacanze Carry-le-Rouet requisito per questo periodo di reclusione sara' vuoto. "Nessuno si e' ammalato alla fine, quindi, si', puliremo e applicheremo le procedure di disinfezione, ma come all'arrivo, non piu'", ha detto Marc Zyltman, capo della struttura della Croce Rossa. La prima morte fuori dall'Asia e' avvenuta venerdì sera in Francia, quella di un ottuagenario cinese di una città a circa 400 chilometri da Wuhan, arrivato in Francia il 23 gennaio.
- di Costanza Ruggeri

Cnn,verifiche polizia Pechino sugli spostamenti di milioni di persone

La polizia di Pechino alle prese con milioni di telefonate. La polizia sta chiamando i residenti che vengono da altre parti del Paese e chiedendo loro informazioni sulla loro storia di viaggio, dato che la capitale cinese introduce severe misure di blocco per contenere il nuovo coronavirus. Lo riferisce la corrispondente della Cnn dalla capitale cinese, Lily Lee.  "Domenica pomeriggio, sono stata chiamata da un agente della mia stazione di polizia locale, che mi ha chiesto la storia dei miei viaggi prima delle recenti vacanze del Capodanno lunare. Ha anche chiesto della mia salute e se avevo avuto contatti con persone di Hubei, la provincia al centro dell'epidemia. "L'agente di polizia ha detto che le autorità stanno chiamando tutte le persone del mio quartiere con un indirizzo di Pechino, ma non un hukou  (una registrazione nel sistema anagrafico) di Pechino, o una registrazione domestica - questo e' un modo semplice per identificare le persone che vengono da altre parti del Paese e, quindi, potrebbero essere tornate a casa durante il Capodanno lunare".   A Pechino ci sono oltre 7,6 milioni di persone che non hanno un hukou di Pechino, il che significa che se questa procedura viene effettuata in ogni distretto, la polizia potrebbe dover fare milioni di telefonate oggi. 
- di Redazione Sky TG24

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- di Costanza Ruggeri

Coronavirus, in Francia fine quarantena per 122 persone

Fine della quarantena oggi in Francia per un gruppo di 122 persone che erano state evacuate da Wuhan, in Cina, due settimane fa. Si tratta di 44 persone che erano state ospitate in un centro vacanze a Carry-le-Rouet e di altre 78 persone che hanno trascorso il periodo di quarantena da 14 giorni in un centro di formazione per pompieri nella vicina Aix-en-Provence, a circa 30 km da Marsiglia. Già venerdì scorso 181 persone avevano lasciato il centro vacanze di Carry-le-Rouet. Altre 35 persone che sono arrivate via Londra il 9 febbraio scorso rimarranno confinate fino al 23 febbraio ad Aix-en-Provence
- di Costanza Ruggeri

Coronavirus, due asiatici discriminati in un motel negli Usa

Due uomini Hmong, etnia miao di Cina e sudest asiatico, dicono di essere stati discriminati per paura del coronavirus mentre cercavano una stanza d'albergo in Indiana. Lo riferisce il sito della Cnn. Kao Lor e suo zio Lee Lor stavano attraversando lo stato per andare a prendere una macchina quando si sono fermati a prendere una stanza in un motel. Entrati nella struttura, Kao Lor dice che un impiegato gli ha chiesto se era cinese. Lor ha iniziato a registrare l'incontro con il cellulare (IL VIDEO POSTATO SU FACEBOOK). Nel video un uomo, che in seguito si è identificato come dipendente, chiede a Lor se è cinese, e quando Lor chiede perché ha bisogno di sapere che l'uomo risponde: "Hai mai sentito parlare del coronavirus? Il tira e molla continua tra Lor con l'impiegato dell'albergo che più tardi dice: "Se vieni dalla Cina, ho bisogno di saperlo". Quando Lor chiede il perché, l'uomo dice che gli e' stato detto che "chiunque venga dalla Cina è stato prelevato e messo in quarantena per due settimane". Il dipendente dice a Lor che è la politica aziendale. Alla fine Lor e suo zio hanno deciso di provare un altro albergo.
- di Costanza Ruggeri
Omaggi floreali al memoriale del dottor Li Wenliang, tra i primi a segnalare la possibilità che le misteriose polmoniti gravi a Wuhan di fine 2019 fossero causate da un coronavirus (foto GettyImages)
- di Costanza Ruggeri

Coronavirus, l'evacuazione degli americani sulla Diamond Princess

"Come abbiamo riferito ieri (sabato), il governo degli Stati Uniti raccomanda ai cittadini americani di sbarcare da Diamond Princess e tornare negli Stati Uniti", ha scritto l'ambasciata americana a Tokyo in una lettera pubblicata su Internet. "Questa e' una situazione in rapida evoluzione e stiamo prendendo ulteriori misure per assistere i cittadini statunitensi", ha continuato, assicurando che "la sicurezza e il benessere dei nostri cittadini e' la priorità assoluta del governo statunitense". Circa 350 americani sono rimasti sulla barca sabato. Il governo di Hong Kong ha anche detto di voler rimpatriare i propri cittadini - 330 - "il più presto possibile". Le autorità canadesi hanno preso un'iniziativa simile "a causa delle circostanze straordinarie incontrate dai passeggeri della Diamond Princess e per alleviare l'onere del sistema sanitario giapponese", hanno spiegato in una dichiarazione. Circa 250 canadesi si erano imbarcati in crociera. 
- di Costanza Ruggeri

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