Di Maio annuncia un volo per riportare a casa i 35 italiani bloccati a bordo della nave da crociera in quarantena in Giappone. Dallo Spallanzani: "Niccolò non ha più febbere e sta bene"
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Coronavirus, verso rimpatri delle persone su Diamond Princess
Preoccupati per la rapida crescita del numero di nuovi casi di coronavirus sulla nave da crociera Diamond Princess in quarantena vicino a Yokohama, diversi paesi, a cominciare dagli Usa, hanno deciso questo fine settimana di evacuare rapidamente i loro cittadini a bordo. Circa 355 casi sono stati registrati sulla nave questa mattina. Sono 70 in più rispetto a ieri, quando erano stati confermati 67 nuovi casi. Ma le 3.711 persone a bordo non sono state ancora tutte sottoposte ai test per stabilire la loro possibile contaminazione , finora sono stati fatti controlli su 1.219 persone. La Diamond Princess era in crociera con diversi scali in Asia quando un passeggero sbarcato a Hong Kong e' risultato positivo al coronavirus apparso a dicembre nella città cinese di Wuhan. Questo ha portato alla quarantena della nave nel porto giapponese di Yokohama. Da allora, il numero di casi a bordo ha continuato ad aumentare, come dimostrano i risultati dei test, anche se i passeggeri sono confinati il più possibile nelle loro cabine e i casi confermati vengono trasferiti in ospedali giapponesi appositamente attrezzati.
Coronavirus, bilancio morti sale a 1.669, 69.000 contagiati
Secondo l'ultima valutazione rilasciata dalle autorità cinesi, la polmonite virale Covid-19 ha causato la morte di 1.665 persone nella Cina continentale (escluse Hong Kong e Macao), su un totale di 68.500 casi di contaminazione registrati sul territorio, oltre 69.000 in tutto il mondo. La maggior parte dei decessi si è verificata nella provincia di Hubei (Cina centrale), il centro dell'epidemia iniziata a dicembre nella sua capitale Wuhan. Solo quattro morti sono state registrate in altre parti del mondo: una nel territorio semi-autonomo cinese di Hong Kong e le altre tre in Giappone, nelle Filippine e in Francia.
Coronavirus, in Giappone perdite di 1,3 mld dollari nel turismo
Potrebbero ammontare a 1,3 miliardi di dollari i danni all'industria del turismo in Giappone nei primi tre mesi dell'anno a causa della diffusione del coronavirus. Lo anticipa l'Organizzazione internazionale dell'aviazione civile (Icao), attribuendo le ragioni alla riduzione delle entrate e la drastica flessione dei turisti cinesi nel Paese del Sol Levante, nel contesto di una severa riduzione della capacita' di trasporto delle aerolinee - pari all'80% - a livello globale. L'agenzia Onu con sede a Montreal afferma che circa 70 vettori internazionali hanno eliminato dei collegamenti internazionali diretti da e per la Cina, mentre altri 50 hanno ridotto in qualche misura le loro operazioni nel paese asiatico. Icao stima una riduzione compresa tra i 16,4 milioni e i 19,6 milioni di passeggeri rispetto alle previsioni formulate dalle stesse aerolinee nel primo trimestre del 2020, che equivale a una perdita a livello operativo tra i 4 e i 5 miliardi di dollari per il comparto aereo a livello globale. In Giappone i turisti cinesi rappresentano il 30% in percentuale di tutti i visitatori stranieri, e contribuiscono al 35% del totale del potere di spesa nel comparto del turismo.
Coronavirus, i morti in Cina sono oltre 1.600
Sono salite ad oltre 1.600 le vittime del nuovo Coronavirus in Cina dopo il decesso di altre 139 persone nella provincia dell'Hubei. Nel suo aggiornamento quotidiano, la commissione sanitaria dell'Hubei ha anche segnalato 1.843 nuovi casi di contagio, un calo rispetto al numero di nuovi casi segnalati 24 ore fa.
Coronavirus, Giappone: altri 70 positivi su Diamond
Altre 70 persone, per un totale di 355, risultano positive al coronavirus sulla nave da crociera Diamond Princess ferma in quarantena in Giappone. Lo rende noto oggi il ministero della Sanità nipponico. "Finora abbiamo condotto test su 1.219 persone: 355 sono risultate positive, tra cui 73 senza sintomi", ha detto il ministro Katsunobu Kato sull'emittente pubblica Nhk. La Diamond Princess e' in quarantena dal 5 febbraio nel porto di Yokohama, vicino a Tokyo. "Sulla base dell'elevato numero di casi di COVID-19 identificati a bordo, il Dipartimento della sanità ha valutato che i passeggeri e i membri dell'equipaggio sono ad alto rischio d'esposizione", ha detto l'ambasciata americana in una lettera ai passeggeri.