Elezioni midterm, Trump senza maggioranza: è “un’anatra zoppa”

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Il voto di metà mandato ha restituito la Camera ai democratici dopo 8 anni, lasciando i repubblicani solo il controllo del Senato. I blu potranno rallentare la politica del presidente, sul quale aleggiano di nuovo gli spettri del Russiagate e dell’impeachment

Dopo le elezioni di midterm (COSA SONOGLI AGGIORNAMENTI - FOTO), Donald Trump (LA FOTOSTORIA) è quella che in inglese viene definita lame duck, un’anatra zoppa, ovvero un presidente degli Stati Uniti che non ha la maggioranza al Congresso. I democratici hanno infatti riconquistato la Camera, lasciando ai repubblicani solo il controllo del Senato, che comunque detiene la prerogativa delle nomine, tra cui quelle cruciali della Corte Suprema. Una situazione che apre a molti scenari, tra cui quello dell’impeachment del tycoon e la possibilità per i dem di creare commissioni d’inchiesta sulle iniziative dell’amministrazione Trump e di bloccare i disegni di legge governativi. Insomma, i blu non rovesceranno la politica della Casa Bianca, ma potranno perlomeno rallentarla, mentre i riflettori sono già puntati sulle presidenziali del 2020.

Il Russiagate

Svanisce la speranza di Trump di lasciarsi alle spalle l'indagine sul Russiagate, ovvero sulle interferenze di Mosca e sulle possibili collusioni tra la sua campagna e il Cremlino nel 2016. Il deputato democratico Adam Schiff, in pole position per guidare la commissione Intelligence della Camera, ha già promesso di rilanciare l'inchiesta sui legami tra il presidente e la Russia.

Sanità, migranti e armi: le misure governative a rischio

La Camera potrebbe farsi sentire sui temi più caldi della politica dell’amministrazione Trump: l'Obamacare potrebbe essere salva e i finanziamenti per il muro al confine con il Messico venire meno. Anche i Dreamers, i giovani migranti portati negli Usa da piccoli da genitori clandestini, potrebbero ricevere tutele finora insperate, così come non è da escludere una proposta di stretta sull’uso delle armi.

L’impeachment

Torna ad affacciarsi anche il rischio impeachment per Donald Trump, perché la messa in stato di accusa del presidente è una prerogativa della Camera. Tuttavia, con il Senato controllato dai repubblicani chiamato a giudicare i presupposti di un’eventuale accusa, sarà difficile che la procedura abbia successo.

Chi guiderà i democratici alla Camera?

In ogni caso, prima di tutto i democratici dovranno decidere chi sarà il loro leader. L'italo-americana Nancy Pelosi aveva fatto storia nel 2007 diventando la prima speaker donna della Camera e sembra ansiosa di tornare al timone, ma in seno al partito dell'Asinello c'è chi preme per un cambio generazionale.

Le midterm, “il castigo dei presidenti”

Le elezioni di metà mandato sono tradizionalmente sfavorevoli agli inquilini della Casa Bianca, tanto da essere chiamate “il castigo dei presidenti”. Secondo Robert Erikson, dell'Universita di Houston, più grande è il margine della vittoria presidenziale, più alto è il numero di collegi persi alle midterm. A penalizzare il presidente in carica di solito sono la maggiore apatia per il voto legislativo, che in genere porta alle urne la metà degli elettori che votano per la Casa Bianca (30% contro 60% circa), e il fatto che in genere le persone soddisfatte dalla politica governativa vanno a votare meno di quelle arrabbiate. Dal 1934 ad oggi, nelle midterm solo due volte il partito del presidente ha guadagnato seggi in entrambi i rami del Congresso: la prima con Franklin Delano Roosevelt, quando i dem strapparono 18 seggi (9 alla Camera e 9 al Senato) dopo il varo del New deal, e la seconda con George W. Bush nel 2002, quando i Gop vinsero 10 seggi (8 alla Camera e 2 al Senato) cavalcando la sua crescente popolarità dopo l'11 settembre. C'è una terza eccezione, che però non cambiò gli equilibri parlamentari: nel 1998 durante secondo mandato di Bill Clinton, quando i dem incassarono cinque seggi in più ma solo alla Camera, nonostante lo spettro dell'impeachment per lo scandalo Lewinsky. (Barack Obama, la fotostoria del presidente che ha cambiato gli Stati Uniti)

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