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Thailandia, Messi invia un messaggio ai ragazzi: "Insieme è possibile"

Mondo
Il primo video dei ragazzi vivi nella grotta di Tham Luang (archivio Getty Images)

La stella del Barcellona appare in un video di 6 secondi pubblicato dall'ambasciatore thailandese in Argentina. Secondo il diplomatico, il calciatore si tiene al corrente delle operazioni di salvataggio

"Juntos es posible", Insieme è possibile. Questo il messaggio di Lionel Messi per i ragazzi e il loro allenatore ancora intrappolati nella grotta di Tham Luang, nel nord della Thailandia.

Il messaggio di Messi su Facebook

La stella del Barcellona e della nazionale Argentina ha scelto di trasmettere il suo sostegno al gruppo di giovani thailandesi in un video di 6 secondi pubblicato su Facebook da Narisroj Fuangrabil, ambasciatore thailandese in Argentina. "Oggi ho ricevuto una clip di Messi in qualità di ambasciatore speciale dell'Unicef – ha scritto Fuangrabil su Facebook -. Messi si tiene al corrente di tutte le notizie sui "cinghiali" e sul loro salvataggio".

 

Le prime liberazioni

Lo scorso 8 luglio, dopo 16 giorni di permanenza nella grotta, i soccorritori hanno messo in salvo i primi quattro ragazzi della squadra di calcio rimasta intrappolata a Tham Luang. Dopo l'uscita e le visite di controllo, il ministro dell'Interno thailandese, Anupong Paochinda, ha reso noto che i giovani "sono tutti in buone condizioni di salute". Nella giornata odierna si sta invece lavorando per salvare altri quattro ragazzi, gli ultimi invece, insieme al loro allenatore, sono ancora nella grotta. Per salvarli, sostengono le autorità, servono "tempi tecnici" dovuti all'incognita delle piogge. Il recupero dell'8 luglio, iniziato alle 10 ora locale (le 5 di mattina in Italia) ha permesso di recuperare i ragazzi considerati più deboli da parte dei sanitari. Quelli più in salute sono rimasti nella cava in attesa del prossimo trasporto. I quattro giovani messi in salvo sono i 14enni Prajak Sutham e Nattawut Takamsai, il 15enne Pipat Bodhi, e il 16enne Peerapat Sompiangjai.

Ritrovati in vita il 2 luglio

Per ritrovare la libertà i quattro ragazzi liberati domenica 8 luglio hanno dovuto superare un percorso misto di circa 4 chilometri fatto di passaggi stretti, immersioni in tunnel allagati, pendenze e un lungo cammino tra correnti d'acqua e rocce. Il gruppo è bloccato nella grotta a nord della Thailandia dallo scorso 23 giugno quando vi fecero ingresso per rifugiarsi dalla pioggia. I 12 giovani e il loro allenatore rimasero però bloccati all'interno a causa del rigonfiamento di un torrente sotterraneo che ha reso impossibile raggiungere l'uscita. A guidare le ricerche dei soccorritori verso la grotta sono state le biciclette e le scarpe da calcio dei giovani che ritrovate all'ingresso. I primi tentativi dei soccorritori però falliscono a causa delle forti piogge che rendono difficili le ricerche nella zona. Ricerche che danno il primo esito positivo il 2 luglio quando i "Navy Seal" thailandesi insieme a esperti americani, britannici, australiani, cinesi e giapponesiriescono a individuare i ragazzi. Sono vivi e in buone condizioni e, secondo le prime informazioni, si trovano in una cavità rimasta asciutta. Tuttavia il loro recupero è reso difficile dalle condizioni meteo tanto da portare il governo a parlare di una liberazione possibile non prima di 4 mesi.

La morte del soccorritore

Il 6 luglio il livello dell'ossigeno nella grotta scende al 15% (21% il valore medio) e un soccorritore muore durante un'immersione. Il governatore dell’area ammette la fase di stallo: "I ragazzi non sanno ancora immergersi e non vogliamo correre rischi". Intanto i giovani scrivono ai genitori rassicurandoli, mentre il loro allenatore si scusa con le famiglie per l'accaduto. Del caso si interessa tutto il mondo: la Federazione mondiale del calcio li invita alla finale della Coppa del mondo in Russia, augurandosi che vengano riportati in superficie in tempo. Mentre dagli Stati Uniti arriva anche la proposta d’aiuto di Elon Musk, imprenditore proprietario della società di esplorazione spaziale Space X. "Gli ingegneri di Space X e Boring Company sono diretti in Thailandia per capire se possiamo essere d'aiuto al governo", scrive Musk su Twitter. L’8 luglio le autorità prendono una decisione: iniziano - alle 10 locali, le 5 in Italia - le operazioni per estrarre i ragazzi e il coach. Entrano in azione i sub che devono percorrere 1,7 chilometri tra andata e ritorno e che per farlo impiegano circa 11 ore.

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