Migranti Messico-Usa, per ora stop alla separazione delle famiglie

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Controlli alla frontiera Usa- Messico (Getty Images)
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La conferma della fine temporanea della “tolleranza zero” arriva dal commissario per la dogana e la protezione dei confini. Mancano gli spazi detentivi per trattenere interi nuclei familiari: molti saranno rilasciati con l'impegno a tornare per un’udienza in tribunale

Dopo le polemiche, la retromarcia del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la visita della moglie Melania alla frontiera, il commissario per la dogana e la protezione dei confini, Kevin K. McAleenan, ha ammesso che le autorità Usa hanno abbandonato per ora la politica di “tolleranza zero” verso le famiglie di immigrati che varcano la frontiera col Messico. Uno stop alla politica che ha suscitato l’indignazione di tutto il mondo per la separazione di genitori e figli e ha spinto a intervenire, tra gli altri, Papa Francesco e l’Onu. (LA COPERTINA DEL TIME CONTRO TRUMP)

Stop alle separazioni di genitori e figli

McAleenan smentisce, quindi, altri dirigenti dell'amministrazione secondo cui la “tolleranza zero” è ancora in vigore. Dopo il decreto di Trump per mettere fine alla separazione tra genitori e figli, il commissario ha ordinato agli agenti di frontiera di non segnalare le famiglie al dipartimento di giustizia finché le due agenzie non concorderanno una politica che consenta ai genitori di essere perseguiti senza essere separati dai figli. (IL CASO DELLA GIACCA DI MELANIA IN TEXAS)

Il “catch and release” di Obama

Il problema centrale è che la polizia di frontiera non ha abbastanza spazi detentivi per trattenere intere famiglie a causa dell'impennata del numero di migranti, quindi l'impatto immediato di questa decisione sarà che molti saranno presto rilasciati con l'impegno a ritornare in futuro per un’udienza in tribunale. Un passo indietro che va verso quella politica del “catch and release” (cattura e rilascia) usata durante l'amministrazione Obama e contro cui si è scagliato Trump.

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