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Covid, Ats Milano: "La gente si contagia in coda per avere il tampone"

Lombardia
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Così Vittorio De Micheli, direttore dell'Ats di Milano: "L'attività di prevenzione è stata espletata al massimo della sua potenzialità ma le attività che sono riprese evidentemente sono state più importanti di questo tentativo di contenimento"

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Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi a Milano

 

"Una delle cose che abbiamo visto anche in questa ultima stagione è che l'eccessiva fiducia nel tampone provoca dei paradossi. Le persone si fanno il tampone e poi continuano a uscire prima dell'esito, le persone paradossalmente si contaminano facendo la coda per avere il tampone". Lo ha sottolineato Vittorio De Micheli, direttore dell'Ats di Milano. In città oggi sono stati registrati 2.031 casi.

"Non fa bene al morale ma è una di quelle cose che si doveva mettere in preventivo in una situazione come questa". Si tratta comunque di un episodio "circoscritto" e "ci stiamo lavorando". Lo ha detto Massimo Galli, direttore del Dipartimento Malattie infettive dell'Ospedale Sacco di Milano in riferimento al focolaio rilevato nella struttura. Poi ha aggiunto "di temere la battaglia di Milano. Ora il timore che l'infezione vada avanti in modo dilagante è un timore reale ed è testimoniato da quello che vediamo negli ospedali".

Quattordici ospiti del Pio Albergo Trivulzio sono risultati positivi al coronavirus, dopo gli esami di screening eseguiti nella settimana dal 12 al 16 ottobre.

Intanto, la didattica a distanza alle superiori, misura prevista nell'ordinanza della regione Lombardia firmata ieri, non trova d'accordo il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che dai microfoni di Rtl si dice "totalmente contrario". E annuncia un nuovo incontro oggi alle 13, in video, tra i sindaci e il presidente Attilio Fontana. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)

19:20 - Protesta ristoratori di Milano sotto Palazzo Lombardia

Serve "una risposta immediata" da parte delle istituzioni oppure la protesta di ristoratori, proprietari di discoteche, bar e fornitori della filiera potrebbe sfociare in una serrata. E' il messaggio mandato da alcune centinaia di rappresentanti del settore che nel pomeriggio hanno manifestato nel pomeriggio sotto al Palazzo Lombardia contro l'ordinanza che impone il coprifuoco notturno, dalle 23 alle 5. Una delegazione è poi stata ricevuta dal governatore lombardo, Attilio Fontana. "Devono permetterci di svolgere la nostra professione o almeno di non farci morire - ha scandito al megafono Paolo Peroli, socio di uno degli storici locali notturni di Milano, fra gli imprenditori ricevuti da Fontana -. Chiediamo al Comune l'abbattimento sostanzioso di Cosap e Tari, attuali e futuri, alla Regione dell'Irap, al Governo del cuneo fiscale. Alle istituzioni tutte chiediamo contributi a fondo perduto per il sostengo d affitti, ristrutturazioni e investimenti per riqualificazione aziendali, ridiscussione delle cartelle esattoriale scadute, corsi di formazione gratuita per il personale, supporto e consulenza per seguire le nuove imposizioni".

18:40 - In Lombardia 4.125 nuovi contagi di cui 2.031 a Milano

In Lombardia 4.125 nuovi positivi su 36.416 tamponi effettuati. quasi la metà arriva dalla città metropolitana di Milano, dove ci sono 2.031 casi, di cui 917 a Milano città. Sono 29 i decessi per un totale di 17.152 morti in regione dall'inizio dell'emergenza Coronavirus. In crescita i ricoveri in terapia intensiva, più 22 per un totale di 156, così come quelli negli altri reparti, più 174 per un totale di 1.695. Oltre a Milano, a registrare il numero più alto di contagi sono Varese, 393, Como, 328, e Monza e Brianza, 298. Nelle altre province 194 contagi a Brescia, 167 a Pavia, 129 a Bergamo, 95 a Sondrio, 83 a Mantova, 79 a Lodi, 70 a Cremona e Lecco.

17:06 – Il dg Welfare Lombardia non esclude la zona rossa a Milano

"Una zona rossa a Milano? Non la escludo", è quanto ha risposto il direttore generale dell'assessorato al Welfare della Lombardia, Marco Trivelli, intervistato da RaiNews24. Trivelli ha spiegato che "sicuramente Milano per i numeri che ha adesso, il tipo di urbanizzazione e altri fenomeni semplici da comprendere è da guardare con grandissima attenzione e quindi non è da escludere nessuna misura". Per Trivelli, si tratta di "provvedimenti che sono sempre a metà tra le indicazioni tecniche e la scelta politica perchè hanno un impatto che va oltre la sfera sanitaria. Nei 5 mesi della riapertura, il covid direi in modo intelligente è riuscito a diffondersi contagiando qualsiasi area di Italia e, in questo momento, il pericolo di una crescita, non di un focolaio, in un'area ampia c'è tutto".

16:48 - Assessore Maran: "Servono spazi quarantena in sicurezza"

"Approntare il prima possibile spazi per la quarantena in sicurezza". È quanto chiede l'assessore all'Urbanistica del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran, che durante la primavera, in piena prima ondata dell'epidemia di Covid, era stato tra i promotori del progetto dell'hotel Michelangelo, dove chi non aveva una abitazione adeguata poteva passare il periodo di quarantena in sicurezza. Un progetto "che ha garantito a centinaia di milanesi di fare il decorso post ospedaliero di quarantena in sicurezza e con servizi adeguati - ha ricordato in un post sulla sua pagina Facebook -. Il servizio è stato aperto fino a luglio, poi Ats Regione Lombardia ci ha comunicato che avrebbero fatto loro in prima persona pubblicando, a tal scopo, un primo bando andato deserto". Un bando che "è stato riaperto e penso sia fondamentale che si individuino rapidamente delle strutture dove dare accoglienza a chi non ha case adeguate alla quarantena - ha concluso -. So che ci son già diversi hotel e strutture che possono essere disponibili e ho offerto ad Ats il pieno supporto nostro, nelle formule che loro ritengono utili, perché sarà, purtroppo, un inverno difficile e ci siamo già passati sapendo che gli spazi di quarantena possono essere una strategia fondamentale".

16:17 - Rimandato il concerto di Roberto Cacciapaglia

Il concerto del compositore e pianista Roberto Cacciapaglia di sabato 24 ottobre al Conservatorio di Milano è stato posticipato al 4 febbraio 2021, a causa della vigente ordinanza emanata in Lombardia e in seguito alla crescita esponenziale di contagi da Covid. Per non fermare la musica, sabato 24 ottobre dalle ore 21.30 il Maestro Roberto Cacciapaglia terrà un concerto in streaming sulla sua pagina ufficiale Facebook.

14:48 - Milano, musei e teatri anticipano chiusure

La Milano della cultura anticipa i suoi orari di chiusura, a seguito dell'Ordinanza del ministro della Salute, di intesa con Regione Lombardia. Così l'orario di apertura serale di Palazzo Reale e del Museo del Novecento terminerà tutti i giovedì alle ore 20.30 (con ultimo ingresso alle ore 19.30) anziché alle ore 23, in modo da consentire il rientro dei visitatori e del personale al proprio domicilio entro le ore 23. Restano invece invariati gli orari di apertura negli altri giorni della settimana: dalle 9.30 alle 19.30, con chiusura settimanale il lunedì. Da stasera, anche il Piccolo Teatro anticipa alle 19.30 gli spettacoli in programma il mercoledì e il venerdì. Sono inoltre anticipati alle ore 19.30 i concerti jazz del 26 ottobre e 2 novembre. Anche alla Scala le rappresentazioni dell'opera La bohème, in scena dal 4 novembre, avranno inizio alle 19.30. L'orario degli altri spettacoli serali è confermato alle ore 20. Vista l'ordinanza del Ministero della Salute che, d'intesa con Regione Lombardia, fissa il cosiddetto "coprifuoco" alle 23.00, anche il Teatro Elfo Puccini ha riprogrammato gli orari d'inizio degli spettacoli, in modo tale che tutti finiscano entro le 22 per consentire agli spettatori il rientro a casa nei termini fissati dai provvedimenti. Cercando inoltre di favorire anche gli spettatori che vivono fuori Milano, a partire da settimana prossima le repliche di sabato sono state anticipate alle 19.30. Restano invariati gli orari d'inizio delle repliche pomeridiane della domenica. Anche il Mudec ha modificato i suoi orari: da oggi l'ultimo accesso previsto al pubblico per le mostre ogni giovedì sarà alle 19:30, con chiusura museo alle 20.30, e non più alle 22,30. Mare Culturale Urbano conferma la sua programmazione e anticipa alle 20 tutti gli spettacoli serali.

14:19 – Al Trivulzio positivi 14 ospiti e 5 dipendenti

Quattordici ospiti del Pio Albergo Trivulzio sono risultati positivi al Coronavirus, dopo gli esami di screening eseguiti nella settimana dal 12 al 16 ottobre. Lo si legge nel bollettino pubblicato sul sito dell'istituto milanese per la terza età, già al centro di un'ondata di contagi e morti la scorsa primavera. Sono risultati positivi anche cinque dipendenti. Nella nota della struttura si legge anche che "stante l'incremento della curva epidemica a Milano, i ricoveri in cure intermedie sono temporaneamente sospesi sino al 25 ottobre e le palestre nelle sezioni di degenza sono temporaneamente chiuse".

13:13 - Zampa, non ci sono condizioni per Milano zona rossa

"Ritengo che al momento Milano non possa essere dichiarata zona rossa e so che il sindaco Sala sta monitorando costantemente e con rigore lo stato della città". Lo ha detto in una nota la Sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa.

13:04 -Pediatri Milano: tamponi sfalsati genitori-bambini

Dieci giorni a casa in quarantena seguiti da tampone, o 14 giorni a casa in isolamento senza tampone prima di essere riammessi a scuola o sul lavoro, se si è un contatto stretto di un caso confermato di Covid-19: è questa la prassi adottata dall'Ats di Milano, per gestire i possibili casi di coronavirus. A spiegarlo all'ANSA è Rinaldo Missaglia, segretario del Simpef (Sindacato medici pediatri di famiglia). "Questa prassi, che recepisce le indicazioni del Ministero della Salute, è indicata per i contatti stretti di un caso confermato che non abbiano sintomi. Se invece hanno sintomi, il tampone va fatto prima", precisa.

12:55 - Ats Milano: "La gente si contagia in coda per avere il tampone"

"Una delle cose che abbiamo visto anche in questa ultima stagione è che l'eccessiva fiducia nel tampone provoca dei paradossi. Le persone si fanno il tampone e poi continuano a uscire prima dell'esito, le persone paradossalmente si contaminano facendo la coda per avere il tampone". Lo ha sottolineato Vittorio De Micheli, direttore dell'Ats di Milano, alla trasmissione Prisma di Radio Popolare. Parlando della secondo ondata dell'epidemia De Micheli ha sottolineato come "la prima cosa da ricordare a tutti è che questa volta non è un problema solo milanese. Quando la pandemia è partita lo ha fatto in Lombardia, ci siamo fermati, poi quando abbiamo ripreso le attività il contagio si è diffuso in tutto il paese. Durante il momento di minima questa estate le attività di prevenzione erano al massimo della loro potenza, ad agosto abbiamo tamponato centinaia di migliaia di viaggiatori in Italia, a Milano quasi 100mila rientrati dalle vacanze. L'attività di prevenzione è stata espletata al massimo della sua potenzialità ma le attività che sono riprese evidentemente sono state più importanti di questo tentativo di contenimento".

12:11 - Scatta piano screening con tamponi in Tribunale Milano

Un piano di screening con tamponi rapidi dovrebbe scattare da lunedì prossimo e coinvolgere tutti i lavoratori, magistrati e non solo, del Palazzo di Giustizia di Milano, dove ormai da giorni con l'acuirsi dell'emergenza Covid si contano sempre più casi di contagi. Un piano di tamponi che mano a mano dovrebbe arrivare a coprire le migliaia di persone che lavorano nel Palagiustizia. Solo in Procura ce ne sono circa 1000 e per ora soltanto tra i pm si contano 5 positivi e un caso sospetto (ieri si era parlato di 6 in totale), ma con la sensazione che anche altri contagi verranno presto accertati.

Il piano di screening di massa negli uffici giudiziari milanesi, gestito dal personale di Ats, e organizzato in collaborazione con Regione Lombardia parità con la Procura lunedì prossimo. Ovviamente i 5 pm positivi hanno costretto anche una serie di ufficiali di polizia giudiziaria, quelli con cui hanno avuto contatti ai fini delle indagini (Gdf, alla polizia e ai carabinieri), a stare in isolamento fiduciario per poi sottoporsi al tampone, All'ufficio gip, accanto a quelli già previsti a livello nazionale, si stanno prendendo ulteriori provvedimenti per evitare i contagi. Le udienze con i detenuti, dove ci sono parecchie parti e che non possono essere rinviate, oramai già da tempo vengono celebrate solo nelle aule bunker o in Fiera messe a disposizione. Nelle aule dedicate al settimo piano è stato disposto che vengano installate le protezioni in plexiglas, per altro già comparse in alcune stante dei giudici. Stanze nelle quali al momento si celebrano i procedimenti con al massimo un paio di imputati proprio per evitare assembramenti e contenere le presenze nei locali a 5 persone e non di più. Anche nelle aule del Palagiustizia e della sezione distaccata di via san Barnaba si è deciso di dare una stretta sulle presenza in aula e di potenziare i processi da remoto laddove c'è il consenso delle parti. Sta ritornando, infine, ad essere privilegiato lo smart-working. I vertici degli uffici giudiziari stanno insomma muovendosi per evitare sia la diffusione del Covid e sia il blocco dell'attività che ha subito già un notevole rallentamento per l'ondata della scorsa primavera e che ha creato parecchi arretrati.

11:55 - Assessore Milano: "Da domani sospesa ztl Area B"

Da domani a Milano sarà nuovamente sospesa Area B, la zona a traffico limitato che corrisponde a quasi tutta la città e che vieta l'ingresso e la circolazione in città dei veicoli più inquinanti, che a causa del lockdown e dell'epidemia di Covid era già stata bloccata dallo scorso marzo al 15 ottobre . "Da domani Area B sarà di nuovo sospesa - ha scritto l'assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Marco Granelli, sulla sua pagina Facebook -. In questo periodo dobbiamo continuare a monitorare l'andamento dei contagi e del traffico e di conseguenza attivare o sospendere i provvedimenti di mobilità". L'assessore regionale all'Ambiente Raffaele Cattaneo "attacca dicendo che area B non va bene, ma intanto lui mantiene i divieti per i vecchi diesel, gli stessi di area B. Se vietiamo noi i diesel con le telecamere di area B non va bene, se li vieta lui solo con una delibera va bene. Lui li vieta con delibera ma poi non controlla, delibera che rimane carta straccia, Milano invece realizza un sistema vero per diminuire le emissioni bloccando i vecchi diesel e distribuendo 15 milioni di euro per cittadini e imprese per cambiare i veicoli inquinanti e 23 milioni per cambiare le caldaie". "Suggerisco a Cattaneo e ai suoi colleghi di Regione Lombardia come la Terzi, di fare sul serio la lotta all'inquinamento e al traffico: saremo più forti anche contro il virus del covid-19 - ha concluso -. Chiedo a Regione di fare veri provvedimenti su ambiente e traffico, e di non lasciare sola la città di Milano e i suoi cittadini stretti nella morsa dell'inquinamento, frutto anche del loro immobilismo e dell'inefficacia delle loro misure. Milano deve sconfiggere il virus, ma anche l'inquinamento e il traffico".

11:15 - Massimo Galli: "Focolaio al Sacco circoscritto e arrivato da fuori"

"Non fa bene al morale ma è una di quelle cose che si doveva mettere in preventivo in una situazione come questa". Si tratta comunque di un episodio "circoscritto" e "ci stiamo lavorando". Lo ha detto Massimo Galli, direttore del Dipartimento Malattie infettive dell'Ospedale Sacco di Milano, durante la trasmissione Agorà, su Rai 3, in merito alla chiusura del reparto di Cardiologia dell'ospedale Sacco di Milano, dove si è sviluppato un focolaio di casi di Sars-Cov-2. "Questo è uno degli eventi che si potevano prevedere come possibili", ha proseguito, ed è probabile che "più che essersi generato all'interno dell'ospedale sia stato portato da un contesto esterno, portando poi all'infezione di colleghi, infermieri e purtroppo pazienti. Maggior dettagli saranno forniti nei prossimi giorni dalla direzione sanitaria" ma "parliamo di un reparto che non aveva connotazioni anti Covid".

11:03 - Sala: “Chiedo agli anziani di stare a casa”

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha rinnovato anche oggi in un video sulle sue pagine social l'invito ai cittadini più anziani a rimanere a casa vista la crescita dei contagi da Covid. “È davvero importante che gli anziani stiano in casa in questa fase critica e la mia richiesta a loro è 'state in casa', ai familiari dico di aiutarli a stare in casa e lato Comune è chiaro che dobbiamo fare alcune cose - ha spiegato -. Ho dato disposizione perché si ritorni a portare mascherine nelle case di edilizia popolare, dove c'è più bisogno".

10:38 - Udienze sezione immigrazione Milano tornano da remoto

Il Tribunale di Milano torna ad utilizzare la modalità della videoconferenza per alcune udienze e in particolare per quelle della Sezione immigrazione sulla convalida o la proroga del trattenimento dei richiedenti asilo e dei cittadini comunitari destinatari di provvedimenti di allontanamento e che si trovano nei Cpr, i centri di permanenza per il rimpatrio. Lo ha stabilito il presidente del Tribunale milanese Roberto Bichi in accordo col presidente dell'Ordine degli avvocati milanesi Vinicio Nardo, sentita anche la Questura. Sarà il giudice d'udienza a dare atto che si procede "con la partecipazione a distanza 'per ragioni di sicurezza', stante l'emergenza sanitaria" della pandemia Covid.

9:59 - Scuola: Sala, no didattica a distanza a superiori. Ci opporremo

La didattica a distanza alle superiori, misura prevista nell'ordinanza della regione Lombardia firmata ieri, non trova d'accordo il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che dai microfoni di Rtl si dice "totalmente contrario". E annuncia un nuovo incontro oggi alle 13, in video, tra i sindaci e il presidente Attilio Fontana. "Non ha senso in questo momento - spiega -, bisogna alternare didattica a distanza e presenza nelle scuole. Così deve essere per tutti gli ordini di scuola. Siamo totalmente contrari, e lo voglio dire con chiarezza, alla sola didattica a distanza per le superiori. Ci opporremo". Eppure l'ordinanza era stata condivisa con i sindaci, quindi cosa è successo? "L'ordinanza è uscita un po' in velocità, noi sindaci l'abbiamo vista ma eravamo concentrati sul tema del cosiddetto coprifuoco, questa cosa ci è scappata - ammette il sindaco - e da quando ce ne siamo accorti ci stiamo opponendo tutti".

9:42 - Massimo Galli: "Temo battaglia di Milano con contagio dilagante"

"A marzo temevo moltissimo la 'battaglia di Milano', ora stiamo per averla. 'Battaglia di Milano' che fu risparmiata dal relativo tempestivo lockdown dell'altra volta". Lo ha detto Massimo Galli, direttore Malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, ad Agorà su Rai 3. Il rischio maggiore "ora deriva in parte dal fatto che Milano ha molta più gente suscettibile a infettarsi - ha spiegato - e che le persone si sono mosse in maniera intensiva d'estate, e poi c'è stata la ripresa di numerose attività. I dati che ho mi dicono che durante il lockdown a Milano avevamo il 7-8% di persone infettate tra i 30 e i 50 anni contro il 40% nella Bergamasca. Ora il timore che l'infezione vada avanti in modo dilagante è un timore reale ed è testimoniato da quello che vediamo negli ospedali".

9:35 - Esperto: "Con Rt a 2,35 inevitabile lockdown a Milano"

Lockdown imminente per Milano: è la previsione di Antonio Giampiero Russo, responsabile Epidemiologia dell'Agenzia di tutela della salute del capoluogo lombardo. Magari, ipotizza, uno stop di due settimane "proseguendo con eventuali altri brevi lockdown a 'fisarmonica'". Secondo l'esperto "è inevitabile con un Rt a 2,35. È chiaro che questa volta siamo più consapevoli, le restrizioni potrebbero durare per un tempo minore. La verità è che occorre agire sulla coscienza sociale. I casi a Milano ci dicono che il virus si è riattivato questa estate, con le persone che sono andate ovunque in Spagna, Grecia e Croazia e hanno riportato il virus in casa. Oggi Milano è come era Lodi a marzo". "Certamente - dice ancora Russo - si fanno più tamponi, cerchiamo meglio il virus, ma è anche vero che il virus è cresciuto di più, soprattutto nelle fasce giovani, quelle che hanno figli a scuola e contatti professionali. Se Milano è veloce, è veloce anche il virus". 

7:21 - Giulio Gallera: "Poche ore per riconvertire i posti in ospedale"

"Una volta che si è ridotta la curva epidemica abbiamo cercato di riconvertire velocemente tutti quegli spazi dedicati al Covid per curare i pazienti con altre patologie, come gli oncologici, e che fino a quel momento non erano stati curati. I posti Covid si riaprono nel giro di poche ore". Lo ha detto a Zapping su RaiRadio1, l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, secondo il quale - in merito alla polemica sullo smantellamento dei posti riservati ai malati Covid - "Tito Boeri ha preso una cantonata clamorosa". Perché, secondo l'assessore, sarebbe stata "un'assurdità" tenere "le sale operatorie vuote in attesa dei pazienti Covid".

7:25 - Gallera: "Boom contagi causato da ripresa vita sociale"

L'impennata dei contagi è dovuta "al ritorno alla vita sociale". Lo ha detto l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, intervenendo a Zapping su RaiRadio1. "Più che le scuole, dove i ragazzi sono molto ligi e i presidi attenti, il problema riguarda il trasporto pubblico, i mezzi affollati, le attività extrascolastiche, gli sport di contatto, la movida, il ritrovarsi, le cene con gli amici, il passare i fine settimana tutti insieme. Tutto questo - ha detto Gallera - ha favorito la diffusione del virus". La fascia più colpita in Lombardia, ha aggiunto l'assessore, è quella tra i 25 e i 49 anni. 

7:26 - Giulio Gallera: "Tracciamento a Milano quasi impossibile"

"Oggi facciamo tanti tamponi e non solo a chi ha dei sintomi, ma anche alle persone collegate ai sintomatici. Ma il sistema di tracciamento a Milano, con tanti contagiati, oggi è particolarmente difficile, per non dire quasi impossibile". Lo ha detto l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, intervenendo a Zapping su RaiRadio1. Gallera ha poi smentito che il leader della Lega Matteo Salvini abbia rallentato i tempi dell'ordinanza. "La bozza dell'ordinanza - ha aggiunto - è stata inviata ieri pomeriggio al ministero della Salute ed è tornata stamattina con le modifiche del ministro Speranza. Solo questo è il motivo per cui si è atteso".