Coronavirus Lombardia, Fontana: “Le critiche? Rifarei tutto”

Lombardia

"Mi contesteranno tutto, ma io sono in pace con la coscienza. E ricordiamoci in quali condizioni sono state prese certe decisioni", ha detto il governatore lombardo Attilio Fontana in un'intervista al Corriere della Sera

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Rifarebbe tutte le scelte che ha dovuto fare ma adesso è ora di ripartire e va organizzata una nuova vita, modificando molti comportamenti. Intervistato dal Corriere della Sera, il governatore lombardo Attilio Fontana riflette: "Mi contesteranno tutto, ma io sono in pace con la coscienza". "Uno dei momenti più drammatici è stato quando un professore, di grandissima esperienza, mi lanciò questo allarme: 'stanno finendo i letti in rianimazione, non mi metta in condizione di fare scelte estreme'. Si mise a piangere e mi disse che si poteva arrivare a quello", ha invece detto a Porta a Porta Fontana parlando della necessità dei medici di scegliere chi salvare. "A me - ha aggiunto - non risulta che sia mai capitato. Siamo riusciti ad aumentare i posti in terapia intensiva per consentire di curare tutti quelli che avevano bisogno". La procura della Repubblica di Lodi ha acquisito le statistiche dei morti, dei ricoveri e delle presenze nelle case di riposo della sua giurisdizione, che comprende anche numerosi comuni a sud di Milano. In queste ore sono stati formalmente aperti i fascicoli riguardanti le case di riposo di Melegnano e di Mombretto di Mediglia. Nel frattempo, stando ai dati di oggi, sono in totale 69.092 positivi i casi di positività al Coronavirus in Lombardia, 1.161 in più di ieri. I decessi nelle ultime 24 ore sono state 161, portando il totale a 12.740 morti. In calo il dato dei ricoverati, che in terapia intensiva sono 817 (-34) e negli altri reparti Covid 9.692 (-113). Sono stati eseguiti 13.502 tamponi, in totale 290.699 (DIRETTA).

19:51 - Tassazioni comunali ridotte a Lodi

Il Comune di Lodi praticherà riduzioni sulla tassa rifiuti e sulla tariffa per l'occupazione di spazi e aree pubbliche per le attività che sono dovute rimanere chiuse a seguito dei decreti per limitare la circolazione del coronavirus. Lo ha annunciato oggi l'assessore al Bilancio Angelo Sichel. In particolare, è stato spiegato che la Tosap sarà ridotta fino all'inizio di maggio e la Tari, invece, proporzionalmente all'effettivo periodo di chiusura delle attività.

19:17 - A Brescia sono iniziati oggi i tamponi drive in

Sono iniziati oggi a Brescia, nel parcheggio del Liceo Balestrieri, i tamponi "drive in" effettuati direttamente all'automobilista al volante. Al momento sono sottoposti al tampone le persone che lavorano nelle Rsa del territorio e che vengono contattate direttamente dall'Ats di Brescia. I tamponi "drive in" andranno avanti per i prossimi 60 giorni a Brescia. Sempre nei prossimi giorni la Protezione civile allestirà tende anche in altri parcheggi di scuole superiori della città.

18:23 - Fontana: "Il nostro piano per il rilancio sostiene i sindaci"

"Il nostro piano per il rilancio economico-produttivo della Lombardia - ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana -, va nella direzione di sostenere i sindaci in un momento davvero difficile. Risorse concrete che potranno essere utilizzate per la realizzazione di opere pubbliche di sviluppo per gli enti locali". Il governatore lo ha ribadito dopo l'apprezzamento del presidente di Anci Lombardia, Mauro Guerra, che ha definito quello garantito dalla Regione Lombardia "un importante sostegno agli investimenti dei Comuni per far ripartire cantieri e lavori".

17:40 - In Regione 69092 casi, 161 decessi in più

Secondo i nuovi dati, comunicati nella consueta diretta Facebook di aggiornamento sull'emergenza, sono in totale 69.092 positivi i casi di positività al Coronavirus in Lombardia, 1.161 in più di ieri. I decessi nelle ultime 24 ore sono state 161, portando il totale a 12.740 morti. In calo il dato dei ricoverati, che in terapia intensiva sono 817 (-34) e negli altri reparti Covid 9.692 (-113). Sono stati eseguiti 13.502 tamponi, in totale 290.699.

17:01 - Fontana: "Costruttori hanno apprezzato piano d'investimenti"

"Importante e soprattutto utile". Così il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha definito il colloquio avuto con il presidente di Ance Lombardia, l'associazione regionale dei costruttori edili, Luca Guffanti. "Il presidente Guffanti - spiega Fontana in una nota - mi ha espresso l'apprezzamento degli imprenditori edili per il piano di investimenti da tre miliardi di euro messo in campo dalla Regione per sostenere la ripresa economica". Con Guffanti, aggiunge Fontana, "abbiamo condiviso che la strada di un nuovo piano di interventi sia fondamentale, non solo a livello regionale ma per l'intero Paese".

16:34 - Cisl: "A Bergamo tsunami per commercio e turismo"

"Sono numeri impressionanti, per noi assolutamente inediti e inimmaginabili". Così Alberto Citerio, segretario della Fisascat Cisl di Bergamo analizza il report delle 'casse' per commercio, turismo e servizi di Bergamo. Anche il terziario, spesso "stanza di compensazione" delle crisi occupazionali di altri settori, è stato messo in ginocchio dall'epidemia del Coronavirus: sono oltre 40.000 i lavoratori colpiti direttamente da uno 'tsunami economico' senza precedenti, afferma il sindacato. "Dallo 0% che era il dato ricorrente per le casse nel terziario, oggi registriamo 3000 richieste di ammortizzatori per più di 30.000 lavoratori. A questi dobbiamo aggiungere le circa 2000 badanti che facilmente si troveranno senza lavoro, gli 8000 'intermittenti' che sono spariti da qualsiasi rilevazione, perché non computabili nel novero dei cassintegrati ed un numero sicuramente superiore di contratti a termine scaduti od in scadenza che non vedranno una riconferma", aggiunge Citerio.

16:22 - Parroco celebra messa da una gru, smette dopo proteste

Don Giovanni Cominardi, parroco di Pontoglio, nel Bresciano, ogni giorno saliva su una piattaforma di una gru e da un'altezza di una ventina di metri diffondeva preghiere, canti, riflessioni e musica. Alcuni residenti si sono lamentati e il sacerdote è stato costretto a smettere. "Di fronte alle lamentele di ammalati che preferivano il silenzio delle mura domestiche, abbiamo preferito interrompere - ha spiegato don Giovanni -. Sicuramente c'è un pizzico di amarezza, perché moltissimi ci seguivano".

16:20 - I medici di una Rsa del Milanese: "Istituzioni assenti, lasciati soli"

"Quel che non ci spieghiamo è come sia stato possibile che nessuna Istituzione abbia riflettuto sul fatto che le Rsa sono un concentrato di popolazione a rischio. Tutti si sono dimenticati di noi, salvo accorgersene adesso che, chissà come mai, molti anziani sono deceduti". Lo scrive in una lettera un gruppo di medici della Fondazione Castellini Onlus che gestisce una residenza per anziani a Melegnano (Milano). Nella lunga lettera, tra l'altro, gli otto medici fanno riferimento ad una delibera della Regione Lombardia del 30 marzo nella quale si dice che è "opportuno" che gli anziani sopra i 75 anni restino nelle Rsa per le cure e non vengano portati nei pronto soccorso. Una decisione, secondo i firmatari della missiva, "eticamente discutibile". E si domandano ancora in modo polemico: "Dov'erano le Istituzioni quando chiedevamo tamponi che non ci venivano dati, se non col contagocce? Dov'erano le Istituzioni quando i nostri impiegati dell'ufficio acquisti spasmodicamente cercavano di procurare per noi mascherine e dispositivi di protezione introvabili?".
I medici spiegano che hanno "il bisogno di far sapere quanto ci sentiamo feriti dal martellamento mediatico sulle Rsa, come se fossero luoghi dove gli anziani vengono lasciati morire senza cure". Nella struttura dove lavorano, chiariscono, sono ospitati 365 anziani. Spiegano di aver sempre seguito le "disposizioni ministeriali e regionali", ma anche che erano già consapevoli "che se fosse entrato da noi, come in qualsiasi altra Rsa, sarebbe stato un disastro", che era solo "questione di tempo", che "pur con tutte le cautele" il virus sarebbe entrato. E si chiedono ancora, però, dove fossero le istituzioni quando gli ordini di mascherine e altro materiale "non andavano a buon fine, perché il materiale veniva bloccato per essere destinato agli ospedali". E ancora: "Dov'erano quando sono scoppiati focolai nei nostri reparti e siamo stati lasciati soli a gestire la 'nostra' emergenza?". Anche alla Castellini, infatti, ci sono stati "contagi e decessi". Esattamente, scrivono ancora, "come è stato in ospedale o sul territorio, molti non ce l'hanno fatta".  

15:29 - Nei supermercati messaggi audio per aiutare vittime violenza domestica

Un messaggio audio in aiuto alle vittime di violenza domestica sarà diffuso nei punti vendita della grande distribuzione organizzata lombarda che decideranno di aderire all'iniziativa. Gli assessori regionali lombardi Silvia Piani (Famiglia) e Alessandro Mattinzoli (Sviluppo economico) infatti hanno chiesto alla rete commerciale di farsi parte attiva nella prevenzione e nel sostegno alle vittime di violenza, essendo le imprese della gdo tra i pochi luoghi raggiungibili, in questa fase di lockdown, anche dai soggetti più fragili senza contravvenire alle misure imposte dal Governo per contenere l'epidemia. "In questi giorni - si sente nel messaggio - dobbiamo stare a casa. Ma se la tua casa è un luogo di paura e di violenza, ricorda che 'Non Sei Da Sola'. La rete dei servizi contro la violenza sulle donne di Regione Lombardia non si ferma di fronte al Covid-19 e continua a tutelarti e proteggerti. In caso di necessità chiama il numero di emergenza 1522, vai sul sito 'Non sei da sola' oppure scarica l'app per cellulari e tablet". In Lombardia i centri antiviolenza hanno continuato le attività nel rispetto delle restrizioni determinate dall'emergenza Covid. I servizi di supporto alle vittime sono stati erogati con modalità 'a distanza' (telefono, mail, videochiamate, messaggi) e sono rimasti attivi h24 sui numeri dedicati. 

15:07 - Provincia Lodi scrive a Mattarella, lasciateci gettito Rca e Ipt

Trattenere la quota da versare allo Stato nel 2021 e che deriva dal pagamento da parte dei cittadini dell'addizionale alla Rca Auto e dell'imposta di bollo per consentire di far fronte ai problemi economici del territorio sorti per l'emergenza Coronavirus e poter dare il via alla' fase 2'. E' la richiesta contenuta in una lettera inviata stamane al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella avanzata dal presidente e dai consiglieri della Provincia di Lodi, quella dove è stato accertato il primo focolaio di Covid-19 in Italia e tra le più colpite dall'epidemia. Nella missiva, indirizzata per conoscenza tra gli altri al premier Giuseppe Conte, il presidente della Provincia Francesco Passerini propone di "poter avere a disposizione per la copertura delle urgenze più impellenti le tasse che regolarmente i cittadini versano allo Stato" nell'ambito della cosiddetta 'legge Delrio'. "Dai conteggi che la Ragioneria provinciale ha prodotto sulla base dei dati dell'anno 2019, - si legge - l'ammontare della cifra introitata dallo Stato, grazie ai versamenti IPT e RCA, sono stati pari a 6.599.248,86 (...). Ma, si potrebbe arrivare ad una somma ancor più consistente e pari a 14.020.335,47, derivanti dall'applicazione del 'concorso alla finanza pubblica'". "Questa somma, già presente sul territorio, - prosegue Passerini nella lettera - potrebbe dare avvio alla cosiddetta Fase 2 e consentire ad una provincia di piccole dimensioni come la nostra di intravvedere una speranza di rinascita in un futuro ravvicinato e prossimo". Intanto proprio per cominciare a programmare la 'fase 2' la Provincia di Lodi ha convocato un 'tavolo' per il prossimo 30 aprile, che si terrà ovviamente in videoconferenza, al quale sono invitate tutte le associazioni di categoria, e i rappresentanti delle istituzioni tra cui il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini e l'assessore regionale Pietro Foroni.

15:02 - Sequestrate 280mila mascherine in Lombardia

I carabinieri del NAS di Cremona hanno eseguito accertamenti in due depositi di un'azienda bresciana che distribuisce prodotti farmaceutici e sanitari, sequestrando 280.000 mascherine protettive tutte importate dalla Repubblica Popolare Cinese, il cui valore commerciale ammonta 355 mila euro. In particolare, in un deposito di Cremona, riconducibile alla ditta bresciana, sono state sequestrate 116.600 "mascherine tre veli" e 1.180 "mascherine FFP2 KN95", messe in commercio circuito in assenza di indicazioni al consumatore in italiano e delle indicazioni d'uso e di sicurezza, mentre, in un altro deposito di Brescia, sono state bloccate altre 133.000 "mascherine tre veli" e 28.500 "mascherine modello FFP2 KN95" per le stesse violazioni. 

14:46 - Lombardia, salvo anno formativo per Its e Ifts

La giunta regionale della Lombardia ha approvato, su proposta dell'assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro Melania Rizzoli, la delibera che stanzia 45,76 milioni di euro per il sistema di alta formazione tecnica e professionale (Its e Ifts) nel biennio 2020-2022 e approva le disposizioni per la tutela dell'anno formativo in corso (2019/2020). Il pacchetto di misure per la tutela dell'anno formativo - spiega una nota - prevede il proseguimento di tutte le attività didattiche, mediante la formazione a distanza, in sostituzione della formazione d'aula e di laboratorio. Anche le esperienze di alternanza scuola-lavoro e di tirocinio potranno essere svolte mediante la modalità dello smart-working, in riferimento ai profili professionali che lo consentono. "Abbiamo voluto tutelare con fermezza gli standard formativi e organizzativi dei percorsi" commenta Rizzoli, spiegando che "in ragione di difficoltà organizzative oggettive da parte di alcune realtà educative ad assicurare l'erogazione del monte ore pieno di 990 ore previsto dall'ordinamento, a seguito delle misure di contenimento del COVID-19, è stata prevista una deroga straordinaria che consente di riconoscere la validità dell'anno formativo anche al di sotto del monte ore minimo stabilito". Inoltre, "consapevoli che esistono ostacoli concreti non superabili, dovuti ad esempio alla scarsa connettività o a situazioni di fragilità, è stata attuata la clausola di deroga prevista dall'ordinamento che consente in presenza di gravi e motivate situazioni la possibilità che gli allievi siano ammessi all'annualità successiva o all'esame finale avendo frequentato meno del 75% del monte ore annuale".  

13:29 - Perquisizioni al Don Gnocchi per quasi 19 ore

E' andata avanti per circa 19 ore, fino a stamani all'alba, l'attività di perquisizione iniziata ieri dalla polizia giudiziaria del dipartimento 'salute, sicurezza, lavoro' della Procura milanese all'istituto Palazzolo-Don Gnocchi nell'inchiesta su contagi e morti per Covid-19 nella Rsa dall'inizio dell'epidemia. Nelle quattro sedi della casa di riposo, le squadre di pg guidate da Maurizio Ghezzi hanno acquisito una grande mole di documenti che dovrà essere analizzata e vagliata per verificare se vi siano state irregolarità nella gestione dell'epidemia e se siano state rispettate le normative per la tutela della salute dei lavoratori. Tra i documenti acquisiti ieri ci sono le cartelle cliniche dei pazienti positivi al Covid e quelle degli anziani deceduti, gli statuti e i regolamenti di Regione Lombardia, le disposizioni dell'Ats (ex Asl) in merito all'emergenza. E nel periodo che va da febbraio (mese della scoperta del primo positivo a Codogno, nel lodigiano) in poi, anche i dati relativi al numero di lavoratori in malattia, dei pazienti trasferiti dagli ospedali e da altre strutture sanitarie, la collocazione degli ospiti, l'elenco (e i rispettivi esiti) dei tamponi effettuati per positività al Coronavirus sia sugli ospiti che sul personale. "Sono certo - aveva spiegato già ieri l'avvocato Stefano Toniolo, legale della Fondazione Don Gnocchi - che la minuziosa ricostruzione dei fatti che la Magistratura svolgerà sul materiale acquisito contribuirà a confermare la linearità e la trasparenza dei comportamenti degli indagati e della Fondazione e chiarirà anche le ricostruzioni frammentarie e incomplete che si sono susseguite in questi giorni".

13:23 - Fontana: "Piano segreto? Conte chiarisca"

"Il governo era al corrente dei rischi della pandemia ma li ha tenuti segreti. L'ha detto il direttore generale del ministero della Sanità, Urbani, parlando di un piano riservato. Sono rivelazioni gravissime: è la verità?": è quanto chiede via social il presidente della Lombardia Attilio Fontana convinto che "l'Italia e la Lombardia hanno il diritto di sapere". "Chiedo chiarimenti al presidente del Consiglio Giuseppe Conte" ha concluso.  

11:40 - Milano, indagini su degenze in Rsa oltre delibera

Al centro delle indagini della Procura di Milano sui contagi avvenuti nelle residenze assistenziali, vi sarebbero non solo i pazienti risultati positivi e trasferiti dagli ospedali in alcune Rsa, ma anche malati accolti nelle strutture, dopo lo scoppio dell'epidemia, non ufficialmente contagiati in quanto non sottoposti a tampone ma affetti da polmoniti. Tali pazienti sarebbero stati accolti sulla base di "convenzioni" già in atto da tempo riguardanti le degenze nelle case di riposo di anziani provenienti da strutture sanitarie. La delibera regionale dell'8 marzo, al centro anche di un dibattito tra Regioni, dava la possibilità alle strutture, su base volontaria, di ospitare pazienti positivi al coronavirus dimessi dagli ospedali. Il trasferimento dei pazienti Covid potrebbe aver influito sulla diffusione del contagio all'interno delle strutture assistenziali, dove si è verificato un grande numero di decessi. Le indagini riguardano inoltre la carenza di dispositivi di protezione per ospiti e operatori nelle Rsa.

11:36 - Lezione online nel Bergamasco e spunta Totti

Doveva essere la consueta riunione settimanale con la preside e i prof per i circa 600 studenti dell'Istituto comprensivo di Albino, in provincia di Bergamo, dove sono 1400 gli iscritti dall'asilo alle medie. Ma ieri pomeriggio i ragazzi si sono trovati davanti Francesco Totti e hanno avuto "una reazione esplosiva" ha raccontato la preside Veronica Migani all'Eco di Bergamo. Talmente tante le richieste di poter intervenire e fare domande che il collegamente è saltato. Si è trattato di "una sorpresa. L'ho saputo pochi minuti prima del collegamento: Totti è entrato nella conversazione, ma non so chi l'abbia fatto operativamente". "L'Italia è unita, abbiamo superato tante cose, ce la faremo anche questa volta, tutti insieme" ha detto ai ragazzi che, immancabilmente, gli hanno chiesto anche dell'Atalanta che ha definito "una grande squadra”.

11:30 - Giuseppe Sala: "Comportamenti siano ancora da fase 1"

"Si sta cominciando a parlare di fase 2, benissimo. Aspettiamo di vedere cosa deciderà il governo, però vi ricordo che siamo ancora nella fase uno e quindi i comportamenti devono essere ancora da fase uno”. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala nel consueto video pubblicato sui social, rivolgendosi ai cittadini del capoluogo lombardo. 

11:18 - Militari russi al lavoro in Rsa bresciane

È iniziata questa mattina nella Rsa di Orzinuovi, nel bresciano, e proseguirà in quella di Orzivecchi e Barbariga, la sanificazione degli ambienti fatta da un gruppo di militari arrivati dalla Russia. Nelle tre strutture collegate in una unica fondazione sono morte 56 persone in questa emergenza legata al Covid. A completare la sanificazione sono medici ed infermieri militari russi con sette uomini dell'esercito italiano. Lo stesso contingente che ha operato nelle Rsa bergamasche. Tre gruppi misti di 25 persone che lavorano simultaneamente nelle tre case di riposo. In totale sono 75 militari. "Bene che questa iniziativa sia partita dal nostro comune che è il più colpito del territorio. La gente adesso chiede tamponi e test sierologici" ha commentato il sindaco di Orzinuovi e senatore di Fratelli di Italia Giampietro Maffoni. 

11:05 - 258 sanzioni ieri a Milano e provincia

Sono state 13.067 le persone controllate ieri a Milano e provincia nell'ambito dell'attività contro la diffusione del coronavirus e di queste 258 sono state sanzionate in base al più recente Decreto anti Codiv-19 Una sola quella denunciata per gli articoli 495 e 496 del Codice penale (Falsa attestazione o dichiarazione a Pubblico ufficiale o False dichiarazioni sulla identità o su qualità personali proprie o di altri), un'altra quella denunciata per aver violato la quarantena. Sono stati invece 4.500 gli esercizi commerciali posti sotto controllo e 19 i gestori denunciati. 

10:31 - Al Cimitero Maggiore di Milano un campo per i morti Covid senza familiari

"Sessantuno croci bianche spiccano sulla terra ancora brulla, appena seminata a prato, del Cimitero Maggiore di Milano. Il nome e la data scritti sopra, raccontano la storia dei milanesi sconfitti nella battaglia del nemico invisibile. I caduti del Covid. Al 'Campo 87' c'è il primo cimitero di guerra in tempo di pace, seicento posti dedicati a chi morto lontano dai suoi cari, ostaggio del Coronavirus". Lo scrive oggi il quotidiano La Repubblica. Sono i defunti che le famiglie non hanno potuto reclamare nei cinque giorni prescritti dal nuovo regolamento comunale dei cimiteri, deciso proprio per l'emergenza Coronavirus, a volte perché in quarantena. Nel campo ci sono 600 posti, ora occupate con croci bianche tutte uguali. E resterà così almeno per due anni, perché per due anni non si potranno costruire monumenti funebri "Milano ha retto ma ha pagato un prezzo altissimo - ha detto il sindaco, Giuseppe Sala - Questo spazio è quello dove sono stati sepolti coloro le cui spoglie non sono state richieste da un famigliare, la tragedia nella tragedia".

10:24 - Multato perché dice messa, prete non vuol pagare

Ha annunciato che non pagherà la sanzione che gli è stata comminata per aver celebrato messa il parroco di Gallignano, nel Cremonese, da cui ieri ha preso le distanze anche la Curia con una nota in cui spiega che vanno rispettati i provvedimenti dell'autorità "Non pagherò - ha spiegato alla Provincia di Cremona il sacerdote ottantenne - perché quello che mi hanno contestato non è il fatto che ci fossero i fedeli. ma che stessi officiando la messa. C'è scritto nel verbale e impugnerò questo comportamento". In realtà il ricorso al prefetto Vito Danilo Gagliardi non è stato d'aiuto: "ha già detto tutto il vescovo" si è limitato a dire. I Carabinieri che hanno interrotto la funzione "se avessero proprio voluto multarmi per la presenza dei fedeli - ha aggiunto -, avrebbero dovuto farlo all'uscita della chiesa. Allora avrei pagato, ma non adesso, non quando mi si dice che non posso celebrare, e con questi modi". 

9:50 – Nel Pavese controlli sulle persone in quarantena

In provincia di Pavia le forze dell'ordine controlleranno giornalmente che le persone in quarantena a causa dell'emergenza coronavirus rispettino l'obbligo di stare in casa. A deciderlo è il nuovo prefetto Rosalba Scialla. La notizia è riportata oggi dal quotidiano "La Provincia pavese". "Ho disposto verifiche serrate - spiega il prefetto Scialla -. Dobbiamo operare tutti insieme per combattere questa pandemia, che anche in provincia di Pavia, purtroppo, ha provocato centinaia di vittime". Dall'inizio dell'epidemia di Covid-19 sono 888 i pavesi morti. Ogni giorno carabinieri, polizia e polizia locale riceveranno dall'Ats di Pavia i nominativi dei nuovi contagiati. Le forze dell'ordine controlleranno casa per casa, per verificare la presenza dei pazienti positivi al Covid-19. Se una persona che deve stare in quarantena non rispetta il divieto di uscire dalla sua abitazione, può andare incontro a una denuncia e ad una condanna. E' quanto è accaduto in Lomellina dove un 35enne residente a Cilavegna (Pavia), è uscito di casa. I carabinieri della stazione di Gravellona (Pavia), che erano a conoscenza della situazione sanitaria dell'uomo, hanno effettuato un controllo e non l'hanno trovato. Poco dopo l'hanno rintracciato nelle vicinanze della sua abitazione. L'uomo ha cercato di scusarsi, ma non è bastato. Nei suoi confronti è scattata la denuncia per delitto colposo contro la salute pubblica.

7:34 – Fontana: “Le critiche? Rifarei tutto”

Rifarebbe tutte le scelte che ha dovuto fare ma adesso è ora di ripartire e va organizzata una nuova vita, modificando molti comportamenti. Intervistato dal Corriere della Sera, il governatore lombardo Attilio Fontana riflette: "Mi contesteranno tutto, ma io sono in pace con la coscienza. E ricordiamoci in quali condizioni sono state prese certe decisioni". Sulla ripartenza della regione, ricorda i 'lombard bond' e il piano di investimenti da tre miliardi: "sono soldi veri, che saranno spesi in tempi brevi e arriveranno a tante imprese".

7:23 – Fontana: “I medici non hanno scelto chi salvare”

"Uno dei momenti più drammatici è stato quando un professore, di grandissima esperienza, mi lanciò questo allarme: 'stanno finendo i letti in rianimazione, non mi metta in condizione di fare scelte estreme'. Si mise a piangere e mi disse che si poteva arrivare a quello", ha detto a Porta a Porta il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, parlando della necessità dei medici di scegliere chi salvare. "A me - ha aggiunto - non risulta che sia mai capitato. Siamo riusciti ad aumentare i posti in terapia intensiva per consentire di curare tutti quelli che avevano bisogno".

7:23 – La Procura di Lodi indaga sui decessi nelle case di riposo

La procura della Repubblica di Lodi ha acquisito le statistiche dei morti, dei ricoveri e delle presenze nelle case di riposo della sua giurisdizione, che comprende anche numerosi comuni a sud di Milano. L'obiettivo è indagare, alla luce di esposti e di articoli di stampa riguardanti decine di decessi tra i ricoverati, sulla sussistenza di eventuali ipotesi di reato, che potrebbero spaziare dall'omicidio alle lesioni colpose. In queste ore sono stati formalmente aperti i fascicoli riguardanti le case di riposo di Melegnano e di Mombretto di Mediglia. Per la struttura di Mediglia più di una trentina di parenti di ricoverati avevano depositato un articolato esposto segnalando, tra l'altro, che il 43 per cento dei 147 ricoverati risultano deceduti dal 20 febbraio in poi, e che tuttora risulterebbero una trentina di positivi al coronavirus all'interno della stessa struttura.

7:17 – Fontana: “A giorni daremo la nostra idea di fase 2 al Governo”

"Entro la fine di questa settimana potremo presentare al governo la nostra idea, in senso propositivo" di riapertura e di fase 2. Lo ha detto il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, in collegamento a #Cartabianca, su Rai3. "Nel frattempo - ha aggiunto Fontana - è chiaro che dovrà esserci una collaborazione tra tutte le regioni all'interno della cabina di regia e con gli esperti che il governo ci metterà per fare la sintesi di tutto". "Bisogna far coesistere la sicurezza e le necessità di lavorare", ha concluso Fontana.

7:13 – Fontana: “Per trasporti chiederemo aiuto al Governo”

Nella fase 2, "il problema più grosso che stiamo trattando anche ai tavoli specifici è quello del trasporto pubblico". Lo ha detto il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, a Cartabianca su Raitre, chiarendo che "in azienda si possono far adottare e rispettare certe regole, su un treno e in metropolitana la cosa diventa più complicata" e infatti "è li che chiederemo un aiuto al governo, perché se devo far viaggiare lo stesso numero di persone anziché su treno su tre treni, i costi triplicano" e "avremo necessità di avere un aiuto in quel senso"

7:07 - Multa a una Oss invalida, vigili: “Tuteliamo salute”

"I miei agenti hanno agito esclusivamente nell'interesse della tutela della salute pubblica come previsto dalla normativa vigente. Non stiamo parlando infatti di un semplice divieto di sosta, ma di una pandemia che ad oggi ha fatto registrare 181.228 casi positivi e 24.114 decessi su tutto il territorio nazionale. Contrastare comportamenti scorretti che possono mettere a repentaglio gli enormi sacrifici della nostra comunità è un preciso dovere delle forze dell'ordine". Lo precisa in una nota Giovanni Pagliarini, comandante della Polizia locale di Vimodrone, in provincia di Milano.
Il comandante fa riferimento alla vicenda, riportata ieri dall'ANSA e che risale al 3 aprile scorso, di una multa da 533 euro a un uomo che si è spostato in auto dal suo comune di residenza (Cernusco sul Naviglio, in provincia di Milano) per andare a prendere sua moglie, invalida al 46 per cento, che stava finendo il turno di lavoro come operatrice socio sanitaria all'ospedale San Raffaele di Milano.

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