Coronavirus Lombardia: in Regione 69092 casi, 161 decessi in più

Lombardia
Foto di archivio (ANSA)

In calo il dato dei ricoverati, che in terapia intensiva sono 817, meno 34 rispetto a ieri, e negli altri reparti Covid 9.692, 113 in meno

Sono in totale 69.092 positivi i casi di positività al Coronavirus in Lombardia, 1.161 in più di ieri. I decessi nelle ultime 24 ore sono state 161, portando il totale a 12.740 morti. In calo il dato dei ricoverati, che in terapia intensiva sono 817 (-34) e negli altri reparti Covid 9.692 (-113). Sono stati eseguiti 13.502 tamponi, in totale 290.699. "Da 18 giorni c'è un costante calo dei ricoveri e questo conferma il trend epidemiologico in calo", ha affermato l'assessore al Lavoro e all'Istruzione della Lombardia, Melania Rizzoli, durante la diretta Facebbok di aggiornamento sull'emergenza. "Questo - ha precisato - non vuol dire che dobbiamo abbassare l'attenzione, ma è un dato che ci conforta e ci incoraggia nelle nostre misure". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - L'EMERGENZA IN LOMBARDIA).

A Milano ancora alto il numero dei contagi

Continua a essere alto il numero dei nuovi contagiati nella città metropolitana di Milano: in totale ci sono 17.000 positivi con un aumento di 480 nuovi casi, di cui 161 nella città di Milano. Ieri c'erano stati 408 nuovi casi, 246 a Milano. Per quanto riguarda le altre province, sono cento i nuovi positivi a Brescia (ieri 74), 60 a Bergamo (ieri 50) e 65 a Cremona (ieri 150).

"Scuole rimangono chiuse"

"Mi pare chiaro che l'anno è chiuso, sicuramente non ci sarà in regione Lombardia il rientro a scuola", sottolinea Rizzoli, ache poi aggiunge: "Le scuole dovrebbero riaprire tutte lo stesso giorno a settembre". L'assessore ha ricordato che "ci sono cose che vanno concordate con il ministro", a partire "dalle modalità di svolgimento degli esami, come quello di maturità. Ancora non sappiamo come arriviamo a settembre, se con protezioni individuali e distanziamento. Ma prima di questo c'è il problema di sistemare i ragazzi, quasi tutte le famiglie ci chiedono come fare se lunedì 4 maggio torneranno al lavoro. Speriamo - ha concluso Rizzoli - di incontrare il ministro Azzolina in settimana o al massimo la prossima perchè non vogliamo farci trovare impreparati".

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