Giorno della Memoria: tutti gli eventi in programma a Milano
LombardiaTra le iniziative si segnalano 28 nuove Pietre d’Inciampo, la chiusura del progetto internazionale “FREE: Non c’è futuro senza memoria” e una serie di appuntamenti tra seminari, mostre, film e testimonianze
La città di Milano si prepara a celebrare il Giorno della Memoria, lunedì 27 gennaio, con un programma diffuso, che nel corso di gennaio ha interessato tutta la città, divenuta capofila nella costruzione di una rete istituzionale tra diversi paesi europei e che dialoga con i giovani a proposito di questo importante tema. Il programma completo è consultabile sul sito “Milano è Memoria”.
Gli eventi
Dopo la posa delle 28 nuove Pietre d’Inciampo (LE FOTO), avvenuta il 15 e il 17 gennaio, la testimonianza della senatrice a vita Liliana Segre ai ragazzi delle scuole riuniti nel Teatro degli Arcimboldi (LE FOTO) e la due giorni di chiusura del progetto internazionale FREE (che si svolgerà tra venerdì 24 e sabato 25 gennaio), il palinsesto prevede una serie di iniziative che vedranno la partecipazione, tra gli altri, dei rappresentanti dell’amministrazione comunale.
Le associazioni coinvolte
Diversi gli enti coinvolti nel palinsesto coordinato dalla piattaforma “Milano è Memoria” del Comune: Associazione Figli della Shoah, Conservatorio G. Verdi di Milano, Fondazione Cdec, Fondazione Memoriale della Shoa, Sea, Municipi, Parco Nord Milano, Fondazione Giorgio Perlasca, ANPI, FAP, ANED, ANPC, ANPPIA, Università Bicocca e l'associazione Giardino dei Giusti.
Le parole del Presidente del Consiglio Comunale Lamberto Bertolé
Lamberto Bertolé, Presidente del Consiglio Comunale di Milano, ha dichiarato: “È importante vedere come all'impegno dell’Amministrazione corrisponda una grande partecipazione da parte dei cittadini e delle Associazioni, sempre più coinvolti nella promozione di incontri e momenti di riflessione sui temi della memoria. Quest’anno, in modo particolare, gli eventi del palinsesto del Giorno della Memoria chiudono un mese intenso di iniziative dedicate al ricordo delle storie individuali di tante persone che, per aver fatto una scelta o per la “sola colpa di essere nati”, non hanno fatto più ritorno alle loro case. È stato un modo di contrastare, a tanti anni di distanza, il disegno di spersonalizzazione operato dal nazifascismo e per combattere ogni tentativo di rimozione o negazionismo”.
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