L'autore spagnolo è morto a 55 anni nella sua casa di Los Angeles, a causa di un cancro. Da 'L'ombra del vento', il libro che lo ha reso famoso in tutto il mondo, a 'Marina', ecco alcune delle citazioni più celebri contenute nelle sue opere
Lo scrittore Carlos Ruiz Zafón è morto il 19 giugno all’età di 55 anni. L’autore, nato a Barcellona, è deceduto a causa di un cancro. "Volevo che fossero un labirinto emotivo, di idee, di diverse prospettive. Volevo fornire parecchie possibilità di interpretazione", ha spiegato lui stesso parlando dei suoi racconti. Ecco 15 frasi tratte dai suoi libri più famosi, da 'L’ombra del vento' a 'Marina'
È morto Carlos Ruiz Zafón, l'autore de 'L'ombra del vento' e 'Marina': aveva 55 anni
Aveva raggiunto la notorietà internazionale con il suo romanzo 'L'ombra del vento', pubblicato nel 2001 e vincitore di numerosi premi. “A volte è più facile confidarsi con un estraneo. Chissà perché. Forse perché un estraneo ci vede come siamo realmente, e non come vogliamo far credere di essere”, scriveva nel libro
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Sempre ne 'L’ombra del vento', a proposito dell'amore, sosteneva: "Nel momento in cui ti soffermi a pensare se ami o no una persona, hai già la risposta"
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"La gente mette il becco dappertutto. L’uomo non discende dalla scimmia bensì dalla gallina" ('L’ombra del vento')
"Viviamo in un mondo di ombre e la fantasia è un bene raro" ('L’ombra del vento')
"La malvagità presuppone un certo spessore morale, forza di volontà e intelligenza. L'idiota invece non si sofferma a ragionare, obbedisce all'istinto, come un animale nella stalla, convinto di agire in nome del bene e di avere sempre ragione" ('L'ombra del vento')
"Parlare è da stupidi, tacere è da codardi, ascoltare è da saggi" ('L’ombra del vento')
Nel 1994 è uscito il suo ‘Il Palazzo della mezzanotte’, un romanzo fantastico per ragazzi. Nel libro scriveva: “La vita è come la prima partita di scacchi. Quando inizi a capire come si muovono i pezzi, hai già perso"
Molto famoso anche il suo romanzo 'Marina', del 1999. "Tutti custodiamo un segreto chiuso a chiave nella soffitta dell’anima", si legge nel libro
"Il nostro corpo comincia a morire nel preciso istante in cui nasciamo. Siamo fragili. Creature passeggere" ('Marina')
“I problemi sono come gli scarafaggi. Se li porti alla luce si spaventano e scappano”. ('Marina')
“A volte le cose più reali succedono solo nell’immaginazione. Ricordiamo solo quello che non è mai accaduto". ('Marina')
Partendo da 'L’ombra del vento', lo scrittore spagnolo aveva poi dato via alla tetralogia de 'Il cimitero dei Libri Dimenticati' di cui fanno parte anche 'Il gioco dell’angelo', 'Il prigioniero del cielo' e 'Il labirinto degli spiriti’. “Si finisce per diventare ciò che si vede negli occhi di quelli che si desiderano”, scriveva ne ‘Il gioco dell’angelo’
"Sai qual è il bello dei cuori infranti?” Domandò la bibliotecaria. Scossi la testa. “Che possono rompersi davvero soltanto una volta. Il resto sono graffi". ('Il gioco dell’angelo')
'Le luci di settembre' è uscito nel 2011. “Non vale la pena perdere tempo cercando di cambiare il mondo. Basta evitare che il mondo cambi noi”, si legge nel libro
Poco dopo è stato pubblicato 'Il prigioniero del cielo'. Qui Zafón scriveva: "Ci sono epoche e luoghi in cui essere nessuno è più onorevole che essere qualcuno"