Fuorisalone 2024, la collezione Armani Casa a Palazzo Orsini. FOTO
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Credit: Federica Bottoli
Durante la settimana del design milanese, Giorgio Armani riapre le porte di Palazzo Orsini, storica sede della maison, per presentare la nuova collezione di arredo Armani Casa. Il percorso espositivo, dal titolo "Echi dal mondo", unisce moda e design
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- In occasione della Milano Design Week, Giorgio Armani apre nuovamente le porte di Palazzo Orsini, storica sede della maison di moda e design di lusso fondata dallo stilista nel 1975. Protagonista dell'evento è la nuovissima collezione di arredo Armani Casa, dal titolo Echi dal mondo
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- Concepito come un vero e proprio dialogo tra moda e design, il percorso espositivo si snoda attraverso le sale del primo piano del Palazzo, ognuna delle quali corrisponde a una delle aree geografica a cui lo stilista fa spesso riferimento: Europa, Giappone, Cina, Arabia, Marocco
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- Seguendo sul pavimento la traccia di un nastro oro, che accompagna allo scalone d’onore e poi al primo piano, il visitatore ha la possibilità di immergersi in un ambiente elegante e raffinato, tra finissimi decori e affreschi settecenteschi
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- Le terre d’ispirazione dello stilista prendono forma nell'esposizione attraverso una serie di creazioni uniche, che rimandano a diverse culture estetiche e vestimentarie: dagli iconici abiti della collezione Giorgio Armani Privé, fino agli oggetti molto amati dall'artista provenienti dalla sua abitazione privata
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- Nell'itinerario, la moda si fonde con il design e persino con i ricordi dei viaggi di Armani in giro per il mondo. Protagonista assoluta è, ovviamente, la libertà creativa dello stilista piacentino, che si manifesta soprattutto nella raffinata sperimentazione di accostamenti inusuali di materiali, tecniche di decoro e lavorazioni preziose
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- Dall'Europa alla Cina, Echi dal mondo raduna una serie di oggetti e arredi di design ispirati a varie culture e iconografie. I riferimenti al Vecchio Continente, ad esempio, si ritrovano nella essenzialità delle linee e ai giochi di trasparenze e luce del tavolo "Trocadero"
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- Gli influssi della cultura berbera si ritrovano invece nel letto "Morfeo" in noce canaletto, rivestito con velluto dai motivi geometrici, e nei tavolini "Esagono", anch'essi rivestiti in tessuto e impreziositi con delle nappine
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- Il fascino di Armani per i dettagli delle armature dei Samurai, in passato sintetizzato in una storica collezione ispirata a Kagemusha, si ritrova anche nel mobile contenitore "Virtù", nella maniglia che richiama l’impugnatura della katana e negli interni effetto stuoia con grafiche personalizzate
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- Ispirati invece alle atmosfere arabe sono la nuova versione del mobile-contenitore "Club", caratterizzato da interni di pelle blu, il pouf dalle linee morbide e il paravento. Tutti gli oggetti sono rivestiti con lo stesso tessuto canneté impreziosito da un ricamo a tema floreale
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- “Avrei voluto fare il regista e in fondo ho realizzato il mio sogno: il mio modo di vedere lo stile è completo, va dagli ambienti alle persone che lo abitano. Per questa edizione del Salone del Mobile ho immaginato un viaggio ‘cinematografico’ nei paesi che da sempre mi ispirano: luoghi e culture dai quali colgo spunti che innescano personalissime rielaborazioni. Per questo ho voluto che l’arredo dialogasse con la moda", ha dichiarato Giorgio Armani
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