Montagna, settimana bianca a Capodanno, un lusso per pochi? L'indagine
Si arriva a spendere fino a 4.500 euro a coppia. Secondo un’analisi di Altroconsumo sono quasi proibitivi i prezzi per 7 giorni sugli sci nelle vacanze di Natale. Le destinazioni più costose e quelle dove si può risparmiare
- Andare qualche giorno sulla neve sta diventando sempre più costoso. Durante le festività, poi, i prezzi crescono ulteriormente. Bormio, Madonna di Campiglio, Courmayeur, Cortina. Sono solo alcune delle mete più ambite dagli sciatori, certamente tra le più gettonate per la tanto attesa settimana bianca. Ma quanto costa andarci a sciare tra soggiorno, skipass e viaggio?
- Secondo un’indagine di Altroconsumo il costo per passare la settimana bianca in due nel periodo che va dal 30 dicembre al 6 gennaio va da poco più di 1.500 euro a oltre 4.500 euro
- L’organizzazione di consumatori ha studiato i prezzi in sette rinomate località alpine, tra le mete più gettonate dagli sciatori, per un'ipotetica coppia di 2 adulti per una settimana in hotel o in bed and breakfast, 5 giorni di skipass e il viaggio (carburante e pedaggio) per raggiungere le località alpine
- La destinazione più costosa è Cortina d’Ampezzo, dove una settimana bianca per due persone nelle vacanze di Natale ha un prezzo medio di 4566 euro. Gli skipass incidono moltissimo sulla cifra totale
- Anche Madonna di Campiglio non scherza: per una settimana in due ci vogliono in media 3.750 euro (di cui 704 solo di skipass). A seguire Courmayeur, un’altra località sciistica dove vanno messi in preventivo oltre 2.500 euro per sciare la settimana di Capodanno. Tra viaggio, skipass e soggiorno, a Bormio si spendono 2.553 euro
- Lo skipass di Dolomiti Superski è la porta d’accesso per una cornice d’eccezione, è vero, ma richiede di investire sino a 74 euro a testa per una giornata di sci. Le spese di viaggio con un'auto diesel o benzina incidono in media per il 5% circa dei costi complessivi, contro oltre l'75% circa del soggiorno. Paradossalmente il viaggio pesa decisamente meno degli skipass che da soli pesano sulle tasche dello sciatore per circa il 20%
- Cortina, confermandosi la destinazione sciistica più costosa già lo scorso anno, risulta ancora più inaccessibile quest'anno, soprattutto a causa di un aumento del 46% nei costi relativi all'alloggio, praticamente il doppio rispetto alla media degli aumenti registrati nelle altre città
- Per chi desidera risparmiare, la soluzione è il Friuli-Venezia Giulia, nello specifico Tarvisio. Questa località offre l'opportunità di ridurre i costi di viaggio di quasi il 50% rispetto alla media delle altre destinazioni considerate. Tarvisio si distingue anche per essere una delle mete con gli incrementi più moderati, registrando un aumento del 7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (2022-23)
- Tra le località sciistiche meno onerose, seguono dopo Tarvisio, Champoluc, con una spesa media di 2.235 euro, e Vigo di Fassa, nell'Alto Adige, dove si registra una spesa media di 2.306 euro. secondo il monitoraggio di Altroconsumo su 29 stazioni sciistiche in tutto il territorio nazionale, il prezzo dello skipass giornaliero ha subito un aumento medio del 7,4%, mentre il settimanale (5 giorni) addirittura del 9,3%
- Due località l'Abetone nell'Appennino toscano e l'impianto locale di Champorcher, fuori dal circuito Monterosa Ski in Valle d’Aosta, hanno mantenuto invariato il prezzo dello skipass giornaliero. Nel circuito del Monterosa Ski, che collega quattro valli tra Valle d'Aosta e Piemonte, addirittura, il costo dello skipass giornaliero ha registrato una riduzione. Da un precedente di 58 euro, il prezzo attuale è sceso a 56 euro, rappresentando un calo del 4,3%