Parte bene la stagione sciistica 2023-2024. Ora si guarda alle feste di Natale e Capodanno
I numeri registrati durante il ponte dell'Immacolata fanno ben sperare per le settimane a venire. E - anche se rimane preoccupazione tra gli sciatori per le spese per la montagna - in molti resteranno in Italia anche per le prossime feste
- La crisi economica in generale si sente. Ma la stagione per il settore sciistico è partita bene. Sulle Dolomiti nel ponte dell’Immacolata si è registrato il tutto esaurito nel ricettivo. Adesso si spera che i numeri restino positivi anche nei prossimi mesi
- Esprime la sua soddisfazione Andy Varallo, presidente del consorzio Dolomiti Superski: le prevendite degli skipass “sono a numeri da record”, ha detto a Il Sole 24 Ore
- Arrivano conferme anche da altre voci della zona. Il 90% degli hotel ha registrato una percentuale di riempimento dell’80%, spiega il presidente dell’Associazione albergatori Cortina d’Ampezzo Stefano Pirro sempre al quotidiano economico
- La sensazione è la stessa anche tra le altre mete più gettonate. Come a Courmayeur, dove la prima giornata del ponte ha registrato 9mila ingressi sulle piste. Sold out anche per alberghi e ristoranti. Nella località valdostana i numeri di inizio stagione sono i migliori da 15 anni, spiega il sindaco Roberto Rota
- Sembra quindi che l’inflazione non stia frenando la voglia di vacanze degli italiani. Il 64% dei connazionali prevede infatti di fare almeno un periodo di vacanza tra gennaio e marzo 2024, riportando la percentuale dei vacanzieri ai livelli pre-pandemia (a novembre 2019 la quota di viaggiatori invernali era pari al 63%)
- Sono i dati che emergono dal nuovo aggiornamento dell'indagine Ipsos, Future4Tourism. L'Italia - pur perdendo consensi rispetto al passato più recente - rimane saldamente al primo posto nelle scelte dei viaggiatori: 62%; -6 punti percentuali in confronto all'inverno 2023
- Nonostante i dati confortanti che arrivano dal ponte dell’Immacolata, dalla ricerca emerge che tra gli sciatori resta un po’ di preoccupazione sulle spese. Solo il 20% dichiara che non modificherà le proprie abitudini rispetto agli scorsi anni
- Il restante 80% pare che si veda costretto ad adottare strategie di contenimento della spesa. Come? Si sceglieranno località con prezzi degli impianti di risalita più contenuti (31%)
- Altri sciatori (27%) ridurranno le giornate tra le piste. Chi andrà a sciare nel periodo natalizio rimarrà comunque in Italia: è così per circa 8 connazionali su 10
- Il Capodanno rimane la festività che si decide di includere prevalentemente nel proprio periodo di viaggio. Ha preso questa scelta il 47% dei viaggiatori