Auto elettriche, 10 fake news: dalle batterie ai costi di ricarica
Federcarrozzieri, l’associazione delle autocarrozzerie italiane, ha sfatato alcune delle opinioni diffuse sui veicoli elettrici, dal fatto che prendano fuoco più facilmente a quello che sia impossibile smaltirne le batterie
- È vero che le auto elettriche prendono fuoco facilmente? E che le loro batterie non si possono smaltire e vanno ricaricate di continuo perché hanno bassa autonomia? Queste e altre fake news sulle auto elettriche sono state raggruppate da Federcarrozzieri, l’associazione delle autocarrozzerie italiane, che ha smentito 10 luoghi comuni falsi sui veicoli elettrici
- I veicoli ad alimentazione elettrica, ha riportato Federcarrozzieri, presentano lo stesso rischio di incendio delle auto a motore termico. La presenza di una batteria al litio non alimenta affatto la possibilità di fenomeni incendiari. Ciò che cambia sono i tempi tecnici necessari per spegnere le fiamme che, secondo alcuni studi, sarebbero più lunghi in caso di batteria al litio a fuoco
- Secondo i dati diffusi di recente da Sima, Società Italiana di medicina ambientale, nel loro intero ciclo di vita le auto elettriche immatricolate oggi in Europa emettono in media il 69% in meno di CO2 in atmosfera rispetto a una vettura a gasolio, 75 grammi di CO2 equivalente per chilometro nel suo intero ciclo di vita, contro i 250 g di CO2 di una vettura diesel. Senza contare che l’energia necessaria per ricaricarle proviene spesso da fonti rinnovabili come nel caso dell'energia eolica o solare
- Sempre sul tema inquinamento, Federcarrozzieri riferisce che le auto a motore termico hanno senza dubbio fatto enormi passi in avanti sul fronte delle emissioni inquinanti, ma continuano purtroppo a rappresentare un enorme problema per la qualità dell’aria. Bisogna anche tenere conto che l’efficienza di un motore elettrico si aggira tra l’80 e il 90% mentre quella di un veicolo a benzina si ferma al 30% e non supera il 40% per il diesel
- Le batterie delle auto elettriche possono essere recuperate, riciclate e riutilizzate. È possibile, per esempio, creare unità di stoccaggio energetico per impianti fotovoltaici, prolungando così il ciclo di vita delle batterie sotto altre forme
- Per Federcarrozzieri si tratta di una affermazione del tutto infondata. Con una batteria da 50 kWh si possono percorrere in media tra i 250 e i 300 chilometri. Inoltre, numerose auto montano oggi batterie da 75/100 kWh che garantiscono autonomie elevate. L’associazione ha ricordato anche che, così come avviene per le auto a motore termico, il consumo dipende da numerosi fattori, come lo stile di guida del conducente, la tipologia di percorso, la velocità e il peso del veicolo
- Per quanto riguarda i prezzi di ricarica, anche senza contare l'impennata dei listini dei carburanti registrata negli ultimi mesi, oggi tutte le società che gestiscono le colonnine offrono pacchetti e abbonamenti per fidelizzare i clienti, offerte che consentono enormi risparmi sui costi per le ricariche. Va poi considerato che il costo del pieno a una auto elettrica è pari a zero se si autoproduce in casa l’energia, ad esempio attraverso un impianto fotovoltaico
- Il numero di colonnine, ha spiegato Federcarrozzieri, va sempre rapportato al numero di auto elettriche in circolazione. Oggi in Italia si contano più di 45mila punti di ricarica pubblici o aperti al pubblico e 25mila colonnine in 16.557 location. Il numero di auto elettriche circolanti è oggi pari a 209mila vetture, una proporzione che smentisce del tutto la tesi secondo cui i punti di ricarica sarebbero insufficienti
- Attualmente la maggior parte delle batterie gode di una garanzia del costruttore di almeno 8 anni o 160.000 chilometri e del miglioramento dei componenti dei rivestimenti e delle prestazioni. Inoltre, alcuni studi recenti hanno evidenziato che dopo i 160mila chilometri percorsi le batterie riescono a conservare un 70-80% delle carica massima iniziale. Motivo per cui il tasso di sostituzione delle batterie è molto basso e attorno all’1,5%, escludendo i richiami effettuati da alcuni costruttori
- Nonostante i più elevati costi di listino, ha sottolineato Federcarrozzieri, i prezzi delle auto elettriche stanno scendendo velocemente e presto si avvicineranno a quelli delle vetture tradizionali. Va inoltre preso in considerazione il fatto che, seppur in presenza di una maggiore spesa di acquisto, un'auto con motore elettrico consente risparmi su più voci, dal bollo alle assicurazioni fino ai parcheggi, passando per il pieno
- In termini di manutenzioni ordinarie, senza quindi considerare incidenti, guasti e altri fattori fuori dall'ordinario, una vettura a motore termico ha un costo superiore rispetto a un'auto elettrica. Quest'ultima, invece, richiede una bassissima manutenzione. Quelli che costano di più, semmai, sono gli interventi di riparazione in caso di sinistro con danni a motori e carrozzerie, in quanto le auto elettriche hanno una componentistica particolare che rende più complessi, lunghi e costosi i lavori delle autocarrozzerie