Spopolano sui social le versioni più disparate di ricette italiane rivisitate, e tra l'ormai iconica pizza con l'ananas e gli spaghetti conditi con il ketchup, scopriamo l'orribile sorte che tocca ai nostri amati spaghetti: fritti, spezzati o frullati, ecco le ricette horror del web
In principio fu lei, la pizza con l'ananas, ormai da anni terreno di discordia. Ma il web non si è fermato qui, e tra abbinamenti assurdi e altre follie culinarie scopriamo il trattamento horror subito dagli spaghetti sui social
Slegati, scotti e con un condimento che rientra sicuramente nella categoria horror. Prima di altri vilipendi alla cucina italiana, partiamo dagli spaghetti con i wurstel, uno degli orrori in cucina che spopola sul web
Un'immagine che vale più di mille parole: su TikTok alcuni utenti hanno spezzato gli spaghetti per poi frullarli, il video prosegue, ma la maggioranza degli italiani faticherà ad andare oltre a questi frame
Le 12 migliori marche di spaghetti secondo Altroconsumo
Basta uno spago e una dose generosa di olio per compiere questo omicidio culinario. Questa volta uno dei formati di pasta più amati in tutto il mondo viene fritto, ma non è dato sapere quale sarà il suo condimento
Una tavola imbandita da una dose generosa di sugo, polpette e formaggio, sul quale vengono riversati gli spaghetti, rigorosamente scotti, e dell'insalata, prima di richiudere il tutto in un panino. Ricetta decisamente horror
Olio sulla padella e spaghetti, crudi, avvolti da carne macinata, uno di quei casi in cui non vuoi sapere come questa ricetta si concluderà
L'ennesimo attentato alla cucina italiana e al buongusto comparso sui social. Ecco come non cucinare gli spaghetti: adagiati ovviamente crudi in una pirofila e ricoperti di strati di sugo cipolle e aglio, prima di terminare questo orrore culinario in forno
Un altro, inspiegabile, metodo di cottura con cui gli spaghetti sono maltrattati: inseriti in una piastra con sugo e formaggio. Il risultato finale sarà un colpo al cuore per ogni italiano
Carbonara con sugo e pancetta, l'ira italiana sulla ricetta del New York Times