
Libri e Covid: nel 2020 gli italiani hanno letto di più, crescono ebook e audolibri
Dall’indagine “La lettura e i consumi culturali nell’anno dell’emergenza” dell’Aie e del Centro per il libro e la lettura del Mibact, emerge che a ottobre 2020 il 61% degli intervistati dichiara di aver letto almeno un libro, un dato in crescita di tre punti percentuali rispetto ai valori di maggio 2020 e ottobre 2019. A fronte di una crescita dell’online resistono le librerie: a ottobre dichiarano di frequentarla il 67% dei lettori, dato inferiore al 2019 (era il 74%) ma in netto recupero rispetto al 20% di maggio

In un anno segnato dalla pandemia di Covid gli italiani hanno letto di più ma, rispetto ai numeri pre-emergenza, sono cambiati profondamente i modi della fruizione e degli acquisti di libri
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Lo rivela l’indagine “La lettura e i consumi culturali nell’anno dell’emergenza”, a cura del Centro per il libro e la lettura (Cepell) del Mibact e dell’Associazione Italiana Editori (Aie), con la collaborazione di Pepe Research
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GLI INDICI DI LETTURA - A ottobre 2020 gli italiani (15-74 anni) che dichiarano di aver letto almeno un libro (anche solo in parte, compresi eBook e audiolibri) sono il 61%, in crescita di tre punti percentuali rispetto ai valori di maggio 2020 e ottobre 2019 (58%) e di 6 rispetto al 2018 (55%). In valore assoluto sono 27,6 milioni
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CRESCONO AUDIOLIBRI ED EBOOK - In particolare i lettori di libri cartacei sono il 55%, di eBook il 30% (in crescita di cinque punti percentuali sul 2019) e audiolibri il 12% (+2%). La crescita dei lettori su supporto digitali è evidenziata anche dall’aumento dei lettori forti di eBook (chi legge 4 o più libri in formato digitale passa dal 9% del 2019 al 14%) e di audiolibri (dal 2% al 3%)
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Se si considera l’intero universo di chi a ottobre dice di aver letto un libro negli ultimi 12 mesi, il 40% di essi legge per la maggior parte in digitale, il 46% cartaceo, il 14% utilizza tutti i tipi di supporto. Solo un anno prima, i lettori “digitali” erano il 32%, 51% cartaceo e 17% utilizzava entrambi i supporti
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GLI ACQUISTI ONLINE - Con il lockdown è cresciuta in maniera determinante la platea degli italiani che hanno iniziato ad acquistare online. In particolare, sono 3,4 milioni gli italiani, già lettori di libri e clienti delle librerie tradizionali, che per la prima volta hanno acquistato un libro online e 2,3 milioni un eBook

La platea di chi legge libri cartacei acquistati online sale così al 38% dei lettori, eBook il 30%

RESISTONO LE LIBRERIE - La crescita degli italiani che hanno iniziato ad acquistare online non vuol dire però la fine delle librerie, anzi. A ottobre dichiarano di frequentarla il 67% dei lettori, dato sì inferiore al 2019 (era il 74%) ma in netto recupero rispetto al 20% di maggio

Gli altri punti di vendita fisici, soprattutto supermercati, sono frequentati dal 23% dei lettori contro il 21% del 2019 e l’11% di maggio 2020. Le librerie online sono al 38% rispetto al 31% del 2019 e al 39% di maggio 2020

Il prestito bibliotecario, sommato alla riscoperta di titoli già presenti nella libreria di casa, i prestiti e i regali, è fonte di letture per il 41%

Le librerie, in particolare, sono essenziali nei meccanismi di selezione: sceglie cosa comprare una volta entrato in libreria il 33% dei lettori, si affida alle informazioni raccolte online il 23% e ai media tradizionali il 21%

"I numeri di questa seconda parte dell’indagine Cepell-AIE ci consegnano un quadro più confortante. È innanzitutto emersa una notevole capacità di resilienza da parte dell’intera filiera, grazie alla quale tutti gli attori hanno ripensato e rimodulato le loro attività, focalizzando spesso i loro interventi sul destinatario finale, cioè il lettore”, afferma Paola Passarelli, direttore generale Biblioteche e diritto d’autore del Mibact

“Ad aumentare gli effetti di queste azioni hanno poi provveduto gli interventi voluti dal governo e attuati dalla Direzione - aggiunge Passarelli - sempre a sostegno dell’intera filiera. Possiamo anzi rivendicare, con legittimo orgoglio, che per dimensioni finanziarie e tempestività l’intervento pubblico italiano è stato il primo fra tutti i Paesi europei”

Tra questi, spiega Passarelli, “si va dal fondo emergenze imprese culturali, che ha consentito l’acquisto di libri da parte delle biblioteche pubbliche e l’erogazione di un contributo per i piccoli editori, al tax credit, dall’albo delle librerie di qualità, alla carta della cultura per le famiglie bisognose, dal premio in denaro alle reti locali di sostegno alla lettura e al libro all’assegnazione del premio ‘Capitale italiana del libro’ per il 2020 alla città di Chiari”

“Questa nuova indagine rivela che la lettura torna a crescere e che gli italiani tornano in libreria, fulcro della vivacità culturale italiana - ha spiegato il presidente del Cepell, Diego Marani - Parallelamente aumentano anche gli acquisti su internet e la lettura dei libri digitali. Ci fa piacere constatare che si accresce anche il numero dei lettori forti, tutti elementi positivi, che confermano l’efficacia degli sforzi che il Centro per il libro ha avviato e continuerà a perseguire con le proprie campagne di promozione della lettura”

“I nuovi dati completano la fotografia di un mondo che sta mutando - osserva Angelo Piero Cappello, direttore del Centro per il libro e la lettura - Le novità, determinate dalla brusca accelerazione che la pandemia ha imposto, saranno oggetto di ulteriore analisi: è infatti fondamentale utilizzare al meglio i dati raccolti dall’indagine per ideare e realizzare progetti e soluzioni sempre più in linea con le esigenze dei lettori e le tendenze di un mercato in continua evoluzione”

“I dati sulla lettura sono allineati al trend di ripresa delle vendite e sono un incoraggiamento sia per gli editori che per le istituzioni pubbliche, che molto hanno fatto in questi mesi a sostegno del mondo del libro - commenta il presidente di AIE, Ricardo Franco Levi - Non siamo però ancora fuori dall’emergenza: il periodo natalizio sarà cruciale e, d’altra parte, i rapidi cambiamenti nelle modalità di lettura e acquisto impongono nuove sfide per tutta l’editoria”