
Verso conferma pensione a 62 anni anche nel 2024, i requisiti e le ultime notizie
Quota 103, la forma di pensione anticipata che permette l'accesso al trattamento pensionistico con 41 anni di contributi versati e 62 anni d'età, potrebbe essere confermata per un altro anno

Quota 103, la forma di pensione anticipata che permette l'accesso al trattamento pensionistico con 41 anni di contributi versati e 62 anni d'età, potrebbe essere confermata per un altro anno
Pensioni, l’Inps aggiorna la procedura per le domande di Quota 103
La conferma non è ancora ufficiale ma il tempo stringe perché a settembre 2023 il governo dovrà aver chiare le risorse da destinare alla riforma delle pensioni così da poterle indicare nella nota di aggiornamento al Def, Documento di economia e finanza, principale dossier di programmazione finanziaria dello Stato
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Negli ultimi giorni sono quindi in ascesa le quotazioni di una conferma di Quota 103. Una soluzione che andrebbe ad accontentare coloro che per poco non sono riusciti a raggiungere i requisiti nel 2023, come chi il prossimo anno arriverà ai 41 anni di contributi richiesti o chi è nato nel 1962
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Quota 103 ha il vantaggio di consentire l’accesso alla pensione già all’età di 63 anni, richiedendo però un numero di contributi maggiori. Inoltre, prevede un numero di contributi vicino a quello richiesto per la pensione anticipata (42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 anni per le donne) risultando non particolarmente penalizzante ai fini dell’assegno pensionistico
Quota 103, le opzioni per chi matura i requisiti necessari per la pensione anticipata
Vediamo ora come funziona oggi quota 103 e quali sono i requisiti richiesti. Per prima cosa, come detto, vengono richiesti il compimento dei 62 anni di età e almeno 41 anni di contributi versati. Secondo quanto prevede la norma, bisogna averne maturato i requisiti entro l’anno in corso
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Chi decide di aderire a questa opzione, fino alla maturazione dei requisiti dell’età per la pensione di vecchiaia, ovvero 67 anni, non potrà ricevere un assegno superiore a cinque volte quello minimo
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Quindi tra i 62 e i 67 anni chi sceglie quota 103 dovrà rinunciare a un trattamento superiore a cinque volte l’assegno minimo. Dai 67 anni in poi, invece, riceverà l’assegno che gli spetta secondo la sua specifica situazione contributiva
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Inoltre, non è possibile cumulare la pensione con i redditi da lavoro almeno fino a quando non vengono maturati i requisiti per la pensione di vecchiaia, quindi fino al compimento dei 67 anni
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Sono anche previste delle finestre mobili che ritardano la decorrenza della pensione rispetto alla data in cui vengono maturati i requisiti. Per i lavoratori del settore privato l’erogazione del primo rateo pensionistico avviene 3 mesi dopo la maturazione dei requisiti
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Per quanto riguarda i lavoratori del settore pubblico l’erogazione avviene sei mesi dopo la maturazione dei requisiti. Nel settore scolastico, invece, la decorrenza è sempre e comunque al 1 settembre 2023
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