
Recovery Fund, il piano da 137 progetti per utilizzare i fondi Ue. FOTO
I 209 miliardi che il Paese riceverà verranno utilizzati sulla base del Programma nazionale di riforma che il governo aveva già presentato in attesa dell'accordo sul piano europeo. Prevede tre linee strategiche (modernizzazione, transizione ecologica e inclusione), nove ambiti di intervento e sette macro-settori da rilanciare, tra cui quello sanitario. Dai progetti per le infrastrutture tra alta velocità e banda larga all'economia sostenibile, fino al rinnovamento digitale della Pa e della giustizia: ecco il piano

Tre linee strategiche, nove ambiti di intervento e sette macro-settori da rilanciare, per un totale di 137 progetti. Sarà questa la base da cui l'Italia partirà per investire i 209 miliardi stanziati dal Recovery fund europeo tra sussidi a fondo perduto e prestiti da rimborsare. Il macro-programma è contenuto nel Piano nazionale delle riforme, elaborato durante gli Stati generali che si sono tenuti a giugno, e già presentato dall'Italia in attesa che l’Unione europea desse il via libera al Recovery fund
Recovery Fund, ecco cosa prevede. FOTO
Il Piano è costruito intorno a tre linee strategiche: modernizzazione del Paese, transizione ecologica, inclusione sociale e territoriale e parità di genere
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Le tre linee strategiche verranno attuate attraverso nove direttrici di intervento. La prima è "un Paese completamente digitale". Tra i progetti il rinnovamento e lo sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazione e di trasporto (5G e fibra ottica)
L'accordo sul Recovery Fund
Il piano ha anche una dimensione macro-settoriale, che punta al rilancio e allo sviluppo di settori e filiere di particolare rilevanza. Il primo ambito è il settore sanitario, poi turismo, patrimonio culturale, cultura e spettacolo, industria automobilistica, siderurgia ed edilizia
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Il secondo ambito di intervento è "un Paese con infrastrutture sicure ed efficienti"
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Si prevede per esempio l'estensione dell’alta velocità ferroviaria al Sud, che attualmente arriva a Salerno
Il piano del governo
Il terzo ambito di intervento è chiamato "un Paese più verde e sostenibile"

Tra i progetti il sostegno all’efficientamento energetico dell’edilizia pubblica e privata, e il sostegno alla mobilità sostenibile e alla transizione verso un’economia circolare

La quarta direttrice è quella per "un tessuto economico più competitivo e resiliente"

L'obiettvo è "creare un ambiente favorevole all’innovazione, promuovere la ricerca e utilizzare al meglio le tecnologie disponibili per incrementare la produttività dell’economia e la qualità della vita quotidiana"

Il quinto punto di intervento è "un piano integrato di sostegno alle filiere produttive"

Le filiere produttive individuate dal Piano sono la sanità e la farmaceutica, il turismo e i trasporti, le costruzioni, la produzione e distribuzione di energia, la meccanica avanzata e la robotica, la siderurgia, l’auto e la componentistica, l’industria culturale

Particolare attenzione sarà dedicata alla sanità, settore messo a dura prova dall'emergenza coronavirus. Il piano del governo è migliorare la qualità dell’assistenza, la capacità ricettiva degli ospedali compresi i letti di terapia intensiva e incrementare il personale, oltre alla digitalizzazione dell’assistenza medica ai cittadini, promuovendo la diffusione del fascicolo sanitario elettronico e la telemedicina

La sesta direttrice di intervento è "una Pubblica Amministrazione al servizio dei cittadini e delle imprese"

Nel settore della Pa saranno fondamentale la transizione digitale e il ridimensionamento della burocrazia

La settima linea di intervento prevede "maggiori investimenti in ricerca e formazione"

Il piano del Governo è di utilizzare le risorse del Recovery fund per aumentare le spese per l’istruzione, la ricerca e lo sviluppo. La maggiore spesa per la ricerca - spiega il governo - sarà anche destinata al finanziamento di progetti di ricerca che perseguano obiettivi di sostenibilità ambientale e digitalizzazione e che contestualmente abbiano un rilevante effetto sull’incremento della produttività

L'ottava linea di intervento individuata è quella per "un’Italia più equa e inclusiva"

Nelle intenzioni del governo l'obiettivo di questa linea di intervento è "ridurre le disuguaglianze e la povertà, migliorare l’istruzione e la conoscenza degli strumenti digitali, ottenere una migliore qualità della vita nei centri urbani e nelle periferie, ridurre il gap infrastrutturale fra Nord e Sud. Ma anche rafforzare il sistema sanitario"

La nona e ultima linea di intervento è quella per un "ordinamento giuridico più moderno ed efficiente"

Riduzione dei processi, attraverso l’adozione di interventi di riforma e il potenziamento e adeguamento delle risorse di personale e tecnologiche, ma anche interventi di edilizia giudiziaria realizzando strutture multifunzionali (cittadelle giudiziari) sono i progetti del governo in questo ambito