
Bonus colf e badanti 2020, chi può richiederlo e con quali modalità. FOTO
L’indennità per i lavoratori domestici ammonta a 500 euro per aprile e maggio, per un massimo di 1.000 euro che saranno erogati in un’unica soluzione. Chi lo richiede deve avere, alla data del 23 febbraio 2020, uno o più contratti di lavoro per una durata complessiva superiore a 10 ore settimanali e non può essere convivente del datore di lavoro

Tra le varie misure introdotte dal Decreto rilancio per far fronte alle conseguenze della pandemia di Coronavirus c’è anche l'indennità Covid-19 per lavoratori domestici, ovvero il bonus per figure professionali come colf e badanti. Ecco quali sono i requisiti e le modalità per richiederlo
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L’importo dell’indennità ammonta a 500 euro per ciascuna delle mensilità di aprile e maggio e, dunque, non può superare complessivamente l’importo di 1.000 euro, che sarà erogato in un’unica soluzione
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Come specifica l’Inps, possono chiedere l’indennità colf e badanti che, alla data del 23 febbraio 2020, avevano in essere uno o più contratti di lavoro per una durata complessiva superiore a 10 ore settimanali
Bonus busta paga, fino a 100 euro in più per 16 milioni di lavoratoriLa durata complessiva, superiore a 10 ore settimanali, deve risultare dalle comunicazioni inviate all’Inps dal datore di lavoro entro il 23 febbraio 2020
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Chi chiede il bonus deve avere un rapporto di lavoro attivo e iscritto nella Gestione dei Lavoratori domestici dell’Inps
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Inoltre, il lavoratore domestico non deve essere convivente del datore di lavoro
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Anche la condizione della “non convivenza” è desunta dalle comunicazioni inviate all’Inps dal datore di lavoro entro il 23 febbraio 2020, sulla base del contratto
Assegno unico per i figli fino ai 21 anni: ecco come funzionaL’accesso alla domanda on line di indennità lavoratori domestici è disponibile direttamente nella homepage del sito www.inps.it.

Per poter presentare la domanda, il richiedente dovrà essere in possesso di una delle seguenti credenziali: PIN ordinario o dispositivo rilasciato dall’Inps; SPID di livello 2 o superiore; Carta di identità elettronica 3.0 (CIE); Carta nazionale dei servizi (CNS)

Chi non possiede questo tipo di credenziali, può richiedere il PIN all’Inps sul sito internet www.inps.it, utilizzando il servizio “Richiesta PIN”, oppure chiamando il numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa), oppure 06 164164 (a pagamento da rete mobile)

In alternativa si può richiedere una credenziale SPID, anche con riconoscimento a distanza via webcam, attraverso uno degli Identity Provider accreditati (la lista si trova su www.spid.gov.it).

Nel caso di richiesta del PIN tramite il sito dell’Istituto, qualora il cittadino non riceva, entro 12 ore dalla richiesta, la prima parte del PIN e riceva un SMS che lo informa di una successiva chiamata da parte del Contact Center per la verifica dei dati, è invitato ad attendere il ricontatto. Se il ricontatto non dovesse avvenire entro 2-3 giorni, l’interessato potrà chiamare il Contact Center per la validazione della richiesta

Non è possibile presentare la domanda on line accedendo al servizio con la sola prima parte del PIN. Inoltre, sebbene sia possibile presentare la domanda on line con il PIN ordinario, l’indennità verrà erogata solo dopo che il richiedente avrà convertito il proprio PIN on line in PIN dispositivo. Tale operazione potrà essere effettuata tramite la funzione “Converti PIN”

Ma la domanda di indennità potrà essere presentata anche tramite il servizio di Contact Center Multicanale, telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori)

A tale scopo l’utente dovrà essere munito di PIN ovvero, per i possessori di SPID, CIE o CNS, di PIN Telefonico generato mediante l’apposita funzione disponibile nella sezione personale MyINPS del portale istituzionale

L’indennità può essere richiesta anche avvalendosi dei servizi gratuiti degli Enti di Patronato

Il bonus viene poi erogato mediante accredito su conto corrente bancario o postale, accredito su libretto postale, carta prepagata con IBAN o bonifico domiciliato presso gli uffici di Poste italiane S.p.A., secondo la scelta indicata all’atto della domanda