Bonus busta paga, da luglio fino a 100 euro in più per 16 milioni di lavoratori
Il beneficio ha origine dal taglio del cuneo fiscale, supera il bonus Renzi e riguarda i lavoratori con redditi fino a 40mila euro. La platea interessata è composta da circa 16 milioni di dipendenti o assimilati e si calcola avrà un effetto complessivo di 7 miliardi e 458 milioni di euro

Ribattezzato bonus busta paga, in realtà è il beneficio che ha origine dal taglio del cuneo fiscale. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di una somma di 100 euro mensili, che una platea di lavoratori si vedrà riconosciuta a partire dallo stipendio relativo a luglio 2020
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Il taglio del cuneo fiscale sulle retribuzioni del lavoro dipendente e assimilato supera il bonus Renzi ed è contenuto nella legge di conversione del decreto 3/2020 approvata il 31 marzo 2020
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Si tratta comunque di una misura elaborata già prima della pandemia di coronavirus che ha colpito il nostro Paese e tutto il mondo
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Il bonus busta paga riguarda tutti i lavoratori con redditi fino a 40mila euro
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Si stima che il bonus busta paga sarà percepito da circa 16 milioni di lavoratori e avrà un effetto da 7 miliardi e 458 milioni

Per gli 11 milioni di lavoratori che percepivano il bonus Renzi (reddito da 8.174 a 26.600 euro), il beneficio mensile sale a 100 euro
Percepiranno 100 euro al mese anche tutti i lavoratori con redditi tra i 26.600 fino a 28mila euro e che non avevano diritto invece al bonus Renzi

Da 28mila euro a 40mila euro di redditi, il bonus si trasforma in una detrazione fiscale decrescente fino ad azzerarsi

Avranno un beneficio complessivo annuale tra i 480 e gli 80 euro i redditi fino a 35 mila euro

Avranno tra 80 euro e zero coloro che fanno parte dell’ultima fascia di stipendi ovvero quelli fino a 40mila euro

Il bonus spetta anche a stagisti e borsisti; lavoratori socialmente utili; collaboratori di giornali e riviste

Il beneficio sarà recapitato anche ad amministratori, sindaci e revisori di società con i requisiti previsti
Il bonus non spetta invece agli autonomi e ai pensionati. Sono esclusi anche gli incapienti, cioè coloro che hanno un’imposta lorda inferiore alle detrazioni fiscali nel limite di 8.145 euro

Ma il decreto Rilancio ha chiarito che il bonus busta paga va riconosciuto comunque a chi si trova in situazione di incapienza per effetto degli ammortizzatori sociali o dei congedi parentali speciali introdotti dai decreti sul coronavirus

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