Lire italiane, chi c'era sulle vecchie banconote prima dell'Euro. FOTO
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Rimaste in circolazione fino al 28 febbraio 2002, dopo l’entrata in vigore della moneta europea a gennaio dello stesso anno, sono state la forma di pagamento cartaceo italiano dall’introduzione come valuta del Regno d’Italia
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- Le banconote della lira italiana sono state in circolazione nel nostro Paese, come valuta nazionale, dalla loro introduzione con decreto del 24 agosto 1862 del Regno d’Italia fino a due mesi dopo l’entrata in vigore dell’euro. Soppiantate il 1° gennaio 2022 dalla moneta ufficiale dell’Eurozona, si è potuto continuare a usarle fino al 28 febbraio dello stesso anno
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- Nel corso della loro storia, sono stati emessi 19 tagli di banconota, dal più basso di valore, la banconota da 50 centesimi di lira, al più alto, quella da 500.000 lire. Nel 1895 il governo italiano affidò la stampa delle banconote alla Banca d’Italia e venne emesso il primo regolamento per i biglietti di banca. Ma chi c’era sulle banconote in circolazione negli anni ’90 fino al ritiro dalla circolazione?
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- Sulla banconota da 1.000 lire, a partire dal 1990, era raffigurata sul fronte Maria Montessori e sul retro parte del quadro "Bambini allo studio" di Armando Spadini
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- Sulla banconota da 2.000 lire, sempre dal 1990, sul davanti c’era l’immagine di Guglielmo Marconi e nel retro la nave degli esperimenti Elettra
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- L’ultima versione della banconota da 5.000 lire è entrata in circolazione dal 1985: c'era Vincenzo Bellini, con alle spalle il Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania, mentre sul verso era riportata una stilizzazione di una scena della Norma
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- La versione introdotta dal 1984 della banconota da 10.000 lire presentava sul davanti Alessandro Volta, mentre sul retro compariva una veduta del Tempio Voltiano di Como, in cui sono conservati cimeli e altre testimonianze sullo scienziato
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- La banconota da 20.000 lire fu emessa solamente una volta, e rimase in vigore dal 1975 al 1985. Era dedicata al pittore Tiziano. Infatti, sul davanti è raffigurata una riproduzione dell’Amor sacro e l’amor profano, mentre sul recto è rappresentato lo stesso artista
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- Infine, il taglio più alto, quello da 500.000 lire, introdotto nel 1997, fu dedicato a Raffaello Sanzio, infatti sul recto era riportato il suo autoritratto, attualmente conservato agli Uffizi, insieme a un particolare del Trionfo di Galatea; mentre sul verso è raffigurato il suo affresco “La scuola di Atene”