Stellantis, in 9 mesi la produzione in Italia è crollata di un terzo

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Lo ha riportato l'osservatorio periodico di Fim-Cisl secondo cui nei primi nove mesi del 2025 sono state realizzate nel complesso 265.490 unità tra autovetture e veicoli commerciali, con un calo del -31,5% rispetto a 12 mesi prima. In particolare, la produzione di autovetture è scesa del 36,3% a 151.430 unità, mentre quella di veicoli commerciali è a -23,9% con 114.060 unità

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Il 2025 sta evidenziando un evidente peggioramento dei dati produttivi di Stellantis in Italia, anche rispetto a quanto rilevato nel 2024. Lo sottolinea l'osservatorio periodico di Fim-Cisl secondo cui nei primi nove mesi di quest'anno sono state realizzate nel compleso 265.490 unità tra autovetture e veicoli commerciali, con un calo del -31,5% rispetto a 12 mesi prima. In particolare, la produzione di autovetture è scesa del 36,3% a 151.430 unità, mentre quella di veicoli commerciali è a -23,9% con 114.060 unità. Tutti gli stabilimenti, è emerso, hanno fatto registrare dati in flessione rispetto al 2024, con perdite comprese tra il -17% e il -65%. 

Una riduzione complessiva dei volumi produttivi

Stando a questi dati, secondo il sindacato osserva anche il 2025, come l'anno passato, si dovrebbe chiudere con una riduzione complessiva di circa un terzo dei volumi produttivi, andando così a proporre un risultato peggiore rispetto a quanto previsto ad inizio anno. Le previsioni per la chiusura dell’anno, ad oggi, restano infatti piuttosto negative a poco più di 310.000 unità complessive, con le autovetture che scenderanno sotto le 200.000. E, al momento, quasi la metà della forza lavoro del gruppo è interessata da ammortizzatori sociali. La stessa Fim ha segnalato, ancora, come le nuove produzioni, passando per la 500 ibrida in partenza a novembre a Mirafiori e arrivando ai modelli di Melfi (DS8 già in produzione e Jeep Compass nelle prossime settimane, potranno fornire risultati significativi solamente nel corso del prossimo anno.

Una prospettiva occupazionale certa

Il prossimo 20 ottobre, a Torino, è in programma il primo incontro tra le organizzazioni sindacali italiane e il nuovo Ceo di Stellantis, Antonio Filosa, per quello che viene considerato un appuntamento "cruciale" dal momento che " è indispensabile costruire relazioni sindacali solide e costruttive per affrontare le gravi difficoltà del gruppo e del settore". L’obiettivo della FIM-CISL - è stato spiegato - "resta quello di garantire a ogni sito produttivo una prospettiva industriale e occupazionale certa, contrastando qualsiasi atto unilaterale, chiusura o licenziamento, e orientando la transizione tecnologica verso soluzioni concrete, condivise e socialmente sostenibili. Un obiettivo tutt’altro che scontato, alla luce dei livelli produttivi registrati nel 2024 e nel 2025".  Per il sindacato, dunque, è "necessario rafforzare e migliorare il piano di investimenti" che prevede anche per l’Italia la nuova piattaforma Small con due nuovi modelli compatti a Pomigliano dal 2028. 

 

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