Energia elettrica, al via la rivoluzione del quarto d'ora: cos'è e come cambia la bolletta
EconomiaIntroduzione
Dal primo ottobre c'è stata una piccola rivoluzione nel mercato dell'elettricità, con una modifica sui prezzi dell'energia che può riflettersi - sia in senso positivo, che negativo - sulle bollette dei consumatori. In sostanza, l’elettricità in Borsa non viene più considerata a intervalli di prezzo di un’ora, ma di 15 minuti, per un totale di 96 intervalli giornalieri. Una riduzione, insomma, della Market time unit (Mtu), che può avere effetti importanti sugli utenti finali.
Quello che devi sapere
Cos'è la Market time unit (Mtu)
La Market time unit (Mtu), traducibile in italiano con "unità di tempo di mercato", è l'intervallo di tempo per il quale vengono scambiati prodotti e fissati i prezzi nel mercato elettrico. Con la riduzione da 60 a 15 minuti, si permettono scambi su intervalli di tempo più brevi e una maggiore flessibilità per gli operatori. In pratica, con una Mtu più corta, i prezzi e gli scambi di energia riflettono le condizioni di mercato in tempi più ravvicinati, rendendo il mercato più efficiente.
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Un adattamento alle rinnovabili
La nuova unità di tempo è stata scelta per permettere una migliore integrazione delle fonti rinnovabili intermittenti. Una Market time unit di 15 minuti consente infatti di abbinare più efficacemente l'offerta e la domanda di elettricità in intervalli più brevi, considerato che, in futuro, aumenterà la produzione da fonti come l'eolico e il solare, che variano appunto su scala temporale più ridotta. Durante la giornata si passa, com’è noto, da picchi di produzione eolica e solare ad azzeramento in pochi minuti. La cosiddetta "rivoluzione del quarto d’ora" consente di riflettere al meglio queste fluttuazioni, con maggiore stabilità della rete elettrica.
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Come possono cambiare i prezzi
Ma quali potrebbero essere i vantaggi (e gli svantaggi) per i consumatori? Come spiegano gli analisti, in termini di prezzi il nuovo sistema con una Market time unit ridotta potrebbe risultare più vantaggioso per i consumatori flessibili: chi ha tariffe dinamiche, infatti, potrebbe adattare i propri consumi su periodi di 15 minuti anziché di un’ora, sfruttando i momenti più convenienti. Tale tipologia di consumatore sarà tuttavia esposta a una maggiore volatilità, con possibili conseguenze negative (ossia bollette più care) in caso di improvvisi cambiamenti nell’offerta o nella domanda. Chi invece ha una tariffa fissa, gode già di una protezione dalle oscillazioni del mercato e quindi non sarà interessato - nel bene o nel male - dagli effetti del nuovo sistema.
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La bolletta media per la luce
Con le nuove tariffe dell’energia elettrica per il quarto trimestre del 2025, la bolletta media della luce degli utenti vulnerabili - considerato un consumo pari a 2.000 kWh annui a famiglia e nell’ipotesi di prezzi costanti - si attesta a 575 euro, equivalente a una minore spesa annua pari a 47 euro a nucleo rispetto alle tariffe del precedente trimestre. Ad affermarlo è il Codacons, commentando l’aggiornamento tariffario deciso da Arera, l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente. Rispetto allo stesso periodo del 2024, spiega ancora il Codacons, i prezzi dell'energia elettrica nell'ultimo trimestre del 2025 risultano tuttavia più elevati dell’8,6%, pari a una maggiore spesa di +46 euro a nucleo. Se si considera anche la spesa per il gas (1.181 euro all’anno), la bolletta media di un utente vulnerabile - tra luce (con consumi pari a 2.000 kWh annui) e gas (1.100 metri cubi annui) - si attesta a quota 1.756 euro annui.
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Il decreto legislativo sull'energia
Non solo il Market time unit: ci sono altre novità per l'energia elettrica. Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione Tommaso Foti e del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, ha recentemente approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo per l'attuazione della direttiva Ue 2024/1711. Il provvedimento, finalizzato a migliorare l'assetto del mercato dell’energia elettrica dell’Unione, mira a trasferire i benefici della transizione energetica e della crescente diffusione delle rinnovabili ai consumatori finali, siano essi privati cittadini o imprese. Ma quali sono queste altre novità?
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Le ultime novità introdotte
Tra le principali novità introdotte, figurano l’aggiornamento della definizione di "cliente attivo" per includere la condivisione dell’energia elettrica, la possibilità per i clienti di stipulare più contratti di fornitura e accordi di condivisione dell’energia, e l’introduzione di tutele per i clienti vulnerabili e in condizione di povertà energetica per prevenire l’interruzione della fornitura. Inoltre, si stabilisce il diritto per i consumatori di sottoscrivere contratti a prezzo fisso di durata annuale e si ampliano i requisiti informativi nei contratti di fornitura. Infine, come previsto dal provvedimento, le imprese distributrici saranno obbligate a informare gli utenti sullo stato di avanzamento delle richieste di connessione, anche in via digitale.
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