Bollette luce, nuove offerte e tariffe più basse a settembre: la simulazione
EconomiaIntroduzione
La fine dell'estate può essere un periodo favorevole per valutare un nuovo fornitore di luce e garantirsi un prezzo più vantaggioso per le bollette dei mesi più freddi. Sul sito delle proposte di Arera, infatti, si trovano oggi condizioni particolarmente competitive rispetto al regime di tutela, che rimane il punto di riferimento per interpretare le offerte del mercato libero. Ecco cosa sapere.
Quello che devi sapere
La simulazione
Da una verifica effettuata il 1° settembre da parte di Repubblica, è emerso che sul mercato sono disponibili dieci proposte a tariffa bloccata e nove a prezzo indicizzato che consentono una spesa annuale inferiore rispetto al regime di tutela. Solo pochi mesi fa, le alternative davvero convenienti erano molte meno
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Le proposte presenti
Per il trimestre luglio-settembre l'Arera ha fissato una tariffa di riferimento pari a 16 centesimi per kWh, a cui si aggiungono 44 euro di oneri fissi ogni anno. Alcuni fornitori, tuttavia, propongono soluzioni a prezzo fisso decisamente più basso, intorno agli 11-13 centesimi/kWh. Anche le offerte collegate al mercato indicizzato risultano vantaggiose: considerando che il PUN (Prezzo Unico Nazionale, aggiornato quotidianamente) è attualmente vicino agli 11 centesimi/kWh, persino con uno spread di 3 centesimi complessivi si riesce a ottenere una tariffa molto competitiva
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Per chi consuma molta energia
Tra le offerte presenti non mancano anche quelle con un prezzo al kilowattora molto basso e, viceversa, un costo fisso annuo piuttosto oneroso. Queste tariffe sono pensate soprattutto per i clienti che consumano molta energia e, quindi, sono in grado di assorbire la componente fissa. Chi ha consumi più bassi, pur con un occhio al costo unitario, dovrebbe orientarsi su tariffe con costi fissi più moderati
Le ragioni
Ma perché sono improvvisamente spuntate offerte tanto convenienti? Dal 2022 fino a tempi recenti il settore energetico è stato caratterizzato da forte instabilità, una situazione che frenava le aziende dal proporre tariffe particolarmente esposte al rischio. Come ha spiegato Mario Rasimelli, managing director utilities di Facile.it a Repubblica, oggi lo scenario è più stabile grazie soprattutto a due elementi: da un lato la riduzione generale dei consumi, dall’altro l’incremento consistente della produzione da rinnovabili, trainata in particolare dall’eolico (+53,4%) e dal fotovoltaico (+17,8%). Per anni ci si è chiesti quale fosse il reale beneficio della liberalizzazione del settore, senza riscontri immediati per i consumatori. Ora, sottolinea Rasimelli, “il mercato libero dimostra finalmente la sua ragione d’essere: la competizione costringe i fornitori a migliorare l’efficienza e a proporre condizioni più favorevoli pur di attrarre clienti”
A chi conviene cambiare?
Ma a chi può convenire cambiare adesso? Se si escludono i consumatori che si trovano in tutele graduali, una modifica può convenire a tutti visto che, in inverno, i consumi elettrici tendono ad aumentare. È ovvio che molto dipende dal tipo di contratto che si ha: il consiglio è sempre quello di verificare la propria tariffa e da luglio questo è molto più facile grazie al nuovo scontrino dell’energia. Chi si trova in tutela, ad esempio, è come se avesse una tariffa variabile "a scoppio ritardato" visto che l’aggiornamento viene effettuato ogni tre mesi e, in questo caso, non ha potuto tener conto della discesa estiva del Pun. Chi si trova già nel mercato libero, invece, potrebbe invece sfruttare i bonus di benvenuto o gli sconti speciali offerti dalle compagnie
Il bonus per le famiglie in disagio economico
In Italia sono previsti diversi incentivi che possono risultare utili a molti nuclei familiari. Per chi si trova in difficoltà economiche esistono i Bonus Gas e Luce, mentre per la sola energia elettrica è riconosciuto anche un sostegno dedicato a chi soffre di gravi condizioni sanitarie e necessita di apparecchiature elettromedicali. Nel primo caso è indispensabile rientrare nei limiti ISEE stabiliti (9.530 euro come soglia generale, oppure fino a 20 mila euro per i nuclei numerosi con almeno quattro figli a carico); nel secondo è invece necessario inoltrare apposita domanda con la certificazione richiesta. Il contributo destinato alle famiglie in disagio economico viene accreditato automaticamente in bolletta: in questi casi è sufficiente aver presentato la Dichiarazione ISEE per vedere applicato lo sconto, ripartito sulle varie fatture annuali. L’entità varia in base alla composizione del nucleo e per il 2025 oscilla tra 167,90 e 240,90 euro. Cifre diverse, invece, per il sostegno per disagio fisico che prevede importi modulabili, compresi fra 167,90 e 543,85 euro. Per quanto riguarda invece il gas, il valore del bonus dipende non soltanto dal numero di componenti della famiglia, ma anche da elementi come l’area climatica di residenza e la tipologia di combustibile
Il decreto bollette
Esiste infine un’ulteriore agevolazione, introdotta dal cosiddetto Decreto bollette, che amplia i requisiti economici: con un ISEE non superiore a 25 mila euro si ottiene infatti un contributo di 200 euro applicato direttamente nella fattura dell’elettricità. Questo importo è cumulabile con gli altri bonus e viene riconosciuto automaticamente, senza necessità di presentare domanda
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