Arera, a settembre bolletta gas vulnerabili -0,8%. Quanto risparmieranno gli utenti?

Economia
Ansa/Ipa

Introduzione

L'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) ieri ha comunicato il valore della materia prima del Servizio di tutela della vulnerabilità gas per il mese di settembre 2025: il prezzo di riferimento per il nuovo cliente tipo è pari a 106,49 centesimi di euro per metro cubo (-0,8% su agosto). Ecco le stime e i calcoli per gli utenti.

Quello che devi sapere

Il prezzo per settembre

Per il mese di settembre, che ha visto le quotazioni all'ingrosso in leggero calo rispetto a quelle registrate ad agosto, il prezzo della sola materia prima gas - si legge nella nota -, per i clienti nel servizio di tutela della vulnerabilità, è pari a 34,89 euro al MWh.

 

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Unc: “Calo gas vulnerabili atteso, sono 10 euro in meno”

Marco Vignola, vicepresidente dell'Unione Nazionale Consumatori, commentando i dati di Arera sul prezzo di riferimento del gas per i vulnerabili, ha detto che si tratta di un "calo atteso, senza però effetti sulle tasche dei consumatori. Sarà il prezzo di ottobre, infatti, con l'accensione dei riscaldamenti nella zona climatica E, in città come Milano, Torino e Bologna, a determinare conseguenze sui bilanci delle famiglie. Purtroppo, non ci attendiamo niente di buono, dato che ancora nulla è stato fatto per impedire le speculazioni sul prezzo del gas e i conseguenti extraprofitti milionari, nemmeno tassati". 

 

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Le simulazioni per gli utenti

Secondo lo studio dell'Unione Nazionale Consumatori, "per il nuovo utente tipo che consuma 1100 metri cubi di gas, il -0,8% significa spendere 10 euro (9,68 centesimi) in meno su base annua. La spesa totale nei prossimi dodici mesi (non, quindi, secondo l'anno scorrevole, ma dal primo settembre 2025 al 31 agosto 2026), nell'ipotesi di prezzi costanti, scende così, per i vulnerabili, a 1171 euro che, sommati ai 575 euro della luce, determinano una stangata complessiva annua pari a 1746 euro. Se il prezzo del gas scende oggi dello 0,8%, rispetto ai tempi pre-crisi del settembre 2020, in base alla nuova serie storica ricostruita secondo il nuovo cliente tipo, è oggi superiore del 76,1%, mentre rispetto al picco del settembre 2022 è inferiore di appena il 14,1%".

 

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Codacons: “Su 2021 prezzi +25,7%”

Anche secondo il Codacons, "con le nuove tariffe del gas per gli utenti vulnerabili la bolletta media, considerato un consumo pari a 1.100 metri cubi annui a famiglia, si attesta a 1.171 euro, equivalente ad una minore spesa annua, nell'ipotesi di prezzi costanti, pari a -10 euro e nucleo rispetto alle tariffe di agosto”. Ma facendo il confronto con lo stesso periodo del 2021, prima dello scoppio dell'emergenza energia,” i prezzi del gas risultano tuttavia ad agosto più elevati del 25,7%, pari ad una maggiore spesa da +240 euro a nucleo rispetto a 4 anni fa”. Secondo i calcoli del Codacons, "se si considera anche la spesa per l'energia elettrica (575 euro all'anno) la bolletta media di un utente vulnerabile, tra luce (con consumi pari a 2.000 kWh annui) e gas (1.100 metri cubi annui), si attesta a quota 1.746 euro annui".

 

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Assoutenti: “Bene calo gas vulnerabili, ma non si sentirà su spesa”

Invece Assoutenti, commentando l'aggiornamento tariffario per i vulnerabili disposto da Arera, dice: "Bene il ribasso dello 0,8% delle bollette del gas, ma gli effetti di tale calo, purtroppo, non avranno effetti sulla spesa delle famiglie, poiché la riduzione delle tariffe si registra quando i consumi di gas degli italiani sono ai minimi".

Cosa può succedere

"Le cose però potrebbero cambiare nei prossimi mesi, quando la corsa agli accaparramenti da parte dei vari Paesi potrebbe far salire repentinamente il prezzo dell'energia sui mercati internazionali”, afferma il presidente di Assoutenti Gabriele Melluso. “A pesare sulle bollette degli italiani sarà anche l'accordo siglato da Unione Europea e Stati Uniti, che impegna il Vecchio Continente ad acquistare 750 miliardi di dollari di energia americana nei prossimi tre anni, riducendo le forniture da Paesi più competitivi con conseguente rialzo dei prezzi in bolletta", conclude.

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Confartigianato: caro-energia frena competitività Pmi

Intanto un rapporto di Confartigianato, presentato alla convention Energies & Transition High School, rivela che nel 2024 le micro e piccole imprese italiane hanno speso per l'energia elettrica 8,8 miliardi, con un esborso superiore di 1,6 miliardi rispetto alla media europea. Secondo i dati, il prezzo medio dell'elettricità per le PMI italiane è stato di 28 centesimi al kWh, con un divario del 22,5% rispetto alla media Ue. Una forbice determinata in larga parte dal peso delle imposte: tasse e oneri ammontano a 7,78 centesimi al kWh, più del doppio rispetto al livello medio europeo. "Il caro-energia frena la competitività delle piccole imprese - ha commentato il presidente di Confartigianato, Marco Granelli.

 

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