Enti locali, verso rinnovo del contratto: 2.500 euro di arretrati e aumenti di stipendio
EconomiaIntroduzione
Per i dipendenti degli enti locali, l'eventuale firma sui contratti dei trienni 2022-2024 e 2025-2027 avrebbe effetti significativi in busta paga, con l'accredito di 2.500 euro di arretrati e aumenti lordi mensili di 190 euro per quest'anno, di 230 euro nel 2026 e di 280 euro a regime nel 2027. Tutto questo in aggiunta all'aumento dei premi di risultato grazie al fondo di perequazione.
Quello che devi sapere
Il fondo di perequazione
Sono in arrivo importanti novità sul fronte degli stipendi dei dipendenti degli enti locali. Il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo ha infatti proposto al ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti di destinare circa 100-150 milioni di euro all'istituzione di un fondo di perequazione, strumento che mira a ridurre le disparità tra diverse regioni ed enti con la garanzia di crescita salariale. Tale fondo, che potrebbe rientrare nella Manovra 2025, aiuterebbe gli enti in difficoltà economica a rinforzare il salario accessorio, come consentito dal decreto Pa, con cui l'esecutivo ha inteso colmare il divario tra le buste paga di chi lavora in Comune e chi lavora alle amministrazioni centrali, a partire dai ministeri. Già i sindaci di molte città, grazie al decreto, stanno aumentando le retribuzioni di risultato.
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"Questa è la direzione giusta"
La proposta del ministro Zangrillo di destinare tra i 100 e i 150 milioni di euro al fondo di perequazione per gli enti locali "va nella direzione giusta", sostiene Roberto Chierchia, segretario generale della Cisl Fp. "Dopo anni di blocchi e vincoli orizzontali sui fondi decentrati, è un primo segnale importante utile per colmare il divario retributivo che, nel mondo del lavoro pubblico, penalizza chi lavora ogni giorno a stretto contatto con i cittadini, spesso in condizioni difficili e con risorse limitate", spiega. "Il fondo ipotizzato dal ministro Zangrillo a sostegno dei Comuni in difficoltà economica può rappresentare un primo passo importante per garantire più crescita salariale, soprattutto nei territori dove il costo della vita è più alto e le opportunità del mercato privato sono più competitive", conclude Chierchia.
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Il doppio contratto sul tavolo
Il fondo per sostenere le retribuzioni del personale degli enti locali, specie nei Comuni e nelle Province con maggiori difficoltà di bilancio, non è l'unica novità in arrivo. Anzi, l'accelerazione su questa misura sembra essere propedeutica al raggiungimento di un altro obiettivo: la chiusura del contratto 2022-2024 e l'apertura senza altri ritardi di quello del triennio 2025–2027. Se le trattative, infatti, verranno aperte in tempi brevi, i dipendenti degli enti locali potrebbero presto vedere nuovi aumenti. La data cerchiata in rosso è il 2 ottobre, giorno in cui è prevista la riunione all’Aran, ossia l’Agenzia per la Rappresentanza negoziale delle Pubbliche amministrazioni, che rappresenta - appunto - le Pa nella contrattazione collettiva nazionale.
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Due rinnovi ravvicinati?
A sottolineare l’importanza di questa data è ancora Chierchia, che preme per la chiusura della tornata contrattuale in corso: "Alla riunione del 2 ottobre all’Aran, auspico che i sindacati rappresentativi al tavolo chiudano insieme il contratto 2022-2024 e aprano senza ulteriori ritardi la stagione 2025–2027, con risorse aggiuntive in legge di Bilancio. Dopo la Sanità e le Funzioni centrali, anche nelle Funzioni locali possiamo realizzare per la prima volta due rinnovi contrattuali ravvicinati e riportare centralità al lavoro pubblico", sottolinea. Al momento, al tavolo del rinnovo del contratto degli enti locali, sia dalla Cgil che dalla Uil è arrivato un "no": entrambi i sindacati, infatti, non hanno firmato l’accordo perché chiedono al governo più risorse per alzare gli stipendi.
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Gli aumenti in busta paga
Come spiegano Il Sole 24 Ore e il Messaggero, un’eventuale firma ravvicinata nei prossimi mesi sui contratti 2022-2024 e 2025-2027 incrementerebbe la busta paga dei dipendenti degli enti locali di somme importanti: potrebbero ricevere subito circa 2.500 euro di arretrati, con un aumento lordo mensile di 190 euro per quest’anno, che salirebbero a 230 euro nel 2026, fino ai 280 euro a regime del 2027. Tutto ciò in aggiunta all’aumento dei premi di risultato.
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E il settore della Sanità?
Non solo enti locali: sono in arrivo novità anche per il settore della Sanità. Il ministero dell'Economia e delle Finanze ha infatti esaurito la procedura di controllo, soprattutto sulla parte finanziaria del contratto 2022-2024, e adesso l'ipotesi di accordo deve passare all'esame del Consiglio dei ministri e poi alla Corte dei Conti. Come annunciato da Antonio Naddeo, presidente dell’Aran, il contratto dovrebbe essere firmato definitivamente entro il prossimo 15 ottobre, considerato che la Corte dei Conti ha 15 giorni di tempo per la certificazione della compatibilità economico-finanziaria. Si chiude, dunque, il tavolo 2022-2024, "con l'obiettivo di avviare al più presto la tornata contrattuale 2025-2027 che dovrebbe partire a gennaio 2026", ha detto il presidente dell'Aran. "Si sta già lavorando sugli atti di indirizzo per le funzioni centrali, ma ora con la sottoscrizione definitiva del comparto Sanità si potrà lavorare anche sul nuovo atto di indirizzo", ha aggiunto, ricordando come "il passaggio degli adempimenti che bisogna fare per avviare la tornata contrattuale oltre a quella degli atti di indirizzo è la certificazione della rappresentatività che arriverà nei primi giorni di novembre".
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