Ecofin, Dombrovskis: “Bene ambizione Italia, stop procedura se porta deficit sotto 3% Pil”
EconomiaIl commissario Ue all'Economia, nella conferenza stampa al termine dell'Ecofin informale a Copenhagen, ha dichiarato: “Se l'Italia porterà il deficit sotto il 3% del Pil, allora la procedura per disavanzo eccessivo potrà essere abrogata”. Parole arrivate dopo che il ministro dell’Economia Giorgetti, rispondendo a chi chiedeva se già nel 2025 l'Italia possa chiudere con un deficit sotto il 3% del Pil, ha detto: "È possibile, è un'opportunità storica e io penso che debba essere colta"
“Se l'Italia porterà il deficit sotto il 3% del Pil, allora la procedura per disavanzo eccessivo potrà essere abrogata”. Lo ha detto il commissario Ue all'Economia Valdis Dombrovskis, nella conferenza stampa al termine dell'Ecofin informale a Copenhagen. Parole che sono arrivate dopo che il ministro italiano dell'Economia Giancarlo Giorgetti, rispondendo a margine del vertice a chi chiedeva se già nel 2025 l'Italia possa chiudere con un deficit sotto il 3% del Pil, ha detto: "È possibile”.
Le parole di Dombrovskis
Parlando alla fine dell'Ecofin informale, Dombrovskis ha dichiarato: “In effetti questo è quanto è stato dichiarato dal governo italiano e dal ministro Giorgetti, cioè che puntano a ridurre il deficit di bilancio dell'Italia al di sotto del 3% del Pil quest'anno. Noi accogliamo con favore questa ambizione e, ovviamente, se sarà questo il caso, se l'Italia porterà il deficit sotto il 3% del Pil, allora la procedura per disavanzo eccessivo potrà essere abrogata". "In ogni caso, normalmente effettueremo questa valutazione nel ciclo del Semestre europeo di primavera", ha aggiunto il commissario Ue all'Economia.
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Le parole di Giorgetti
"Non c'è nessuna fantasia: l'opportunità di uscire dalla procedura per deficit eccessivo è reale ed è interesse del Paese coglierla", aveva detto poco prima Giorgetti, a margine dell'Ecofin informale, rispondendo a chi chiedeva se già nel 2025 l'Italia possa chiudere con un deficit sotto il 3% del Pil. "È possibile, siamo a settembre: per arrivare a dicembre manca ancora qualcosa. Credo che tutte le turbolenze a livello globale non ci hanno aiutato per quanto riguarda le esportazioni e quindi per quanto riguarda la crescita. Però mancano tre mesi. Vediamo anche i dati Istat che arriveranno, com’è andato il terzo trimestre. Però l'opportunità di uscire dalla procedura è un'opportunità storica e io penso che debba essere colta", ha sottolineato il ministro. Le domande a Giorgetti sulle previsioni sul rapporto del deficit sul Pil italiano sono partite dalle stime di Fitch, secondo cui il Paese chiuderà il 2025 con un disavanzo del 3,1% e non al 3,3% come da stima pubblica.
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Dombrovskis sulle violazioni russe
Dombrovskis, nella conferenza stampa, ha parlato anche dell’incidente di venerdì con i jet russi che hanno violato lo spazio aereo estone. "Le recenti violazioni dello spazio aereo Ue, tra cui la scandalosa violazione di ieri dello spazio aereo estone da parte di un aereo russo, sottolineano la necessità e l'urgenza che l'Europa si assuma la responsabilità della propria sicurezza, nonché la crescente pressione sull'aggressore russo", ha detto. "Le sanzioni stanno paralizzando l'economia di guerra russa. Con il nostro 19esimo pacchetto pubblicato ieri proponiamo di aumentare ulteriormente la pressione sull'aggressore. Stiamo ampliando il pacchetto in materia di commercio, servizi finanziari, energia ed elusione delle sanzioni, e non ci fermeremo finché l'aggressore non sarà fermato", ha aggiunto.