Fitch alza rating dell'Italia da BBB a BBB+ con outlook stabile. Meloni: "Percorso giusto"

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L'agenzia prevede una "continua e graduale riduzione del deficit nel 2025-2027", con il disavanzo atteso quest'anno al 3,1% del Pil. Il debito invece è atteso salire al 137,6% nel 2026, riflettendo aggiustamenti legati al superbonus. Sempre questa sera l'agenzia Morningstar Dbrs ha tagliato il rating francese e ha rivisto il trend a stabile da negativo. La premier: "Conferma che il percorso del nostro governo è quello giusto"

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Fitch ha alzroa il rating dell'Italia a BBB+ da BBB. L'outlook è stabile. L'agenzia già un anno fa aveva migliorato l'outlook di Roma portandolo da 'stabile' a ‘positivo', lasciando intravedere un possibile scatto in avanti per l'affidabilità del credito. Alla base della decisione di Fitch c'è "una maggiore fiducia nella traiettoria fiscale dell'Italia, sostenuta da una crescente prudenza nei conti pubblici e da un forte impegno a raggiungere gli obiettivi di bilancio a breve e medio termine previsti dal nuovo quadro di bilancio dell'UE", come sottolinea l'agenzia in una nota. Fitch evidenzia poi come "un contesto politico stabile, il continuo slancio riformatore e la riduzione degli squilibri esterni migliorano ulteriormente gli indicatori di credito dell'Italia. Questi fattori mitigano i rischi derivanti dal debito pubblico ancora elevato e dalle crescenti sfide esterne".

Meloni: percorso del governo è giusto

"L'Italia ottiene una promozione da Fitch: la conferma che il percorso del nostro governo è quello giusto. Conti in ordine, responsabilità nelle scelte di bilancio, l'economia che si rafforza grazie all'aumento dell'occupazione: questi non sono slogan, ma risultati concreti". Lo afferma la premier Giorgia Meloni in una dichiarazione. "È un chiaro segnale di fiducia dai mercati internazionali: stabilità politica, politiche economiche credibili e sostegno a chi crea lavoro e ricchezza stanno dando i loro frutti", aggiunge Meloni: "Siamo consapevoli delle sfide che ci attendono — crescita, debito, sostenibilità — ma oggi possiamo guardare avanti con orgoglio: il nostro impegno viene riconosciuto, e questo ci dà ulteriore forza per fare sempre di più, per l'Italia e le sue famiglie". 

Apprezzamento anche dal ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, che ha commentato: "Tanto studio, tanto lavoro. Serio e riservato. Abbiamo riportato l'Italia sulla giusta strada” (RATING: I PAESI CON LA TRIPLA A).

L'agenzia di rating prevede una ulteriore riduzione del deficit

Fitch prevede una continua e graduale riduzione del deficit nel periodo 2025-2027, sostenuta da miglioramenti strutturali sul lato delle entrate e da un rigoroso controllo della spesa. L'agenzia prevede un deficit del 3,1% del PIL quest'anno (rispetto all'obiettivo ufficiale del 3,3%), riflettendo una solida performance del gettito fiscale in linea con un ampliamento della base imponibile (grazie al miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro) e un aumento del rispetto delle norme fiscali. È probabile che il governo continui ad attuare modeste misure di sgravio fiscale, ma è improbabile che ciò comprometta gli obiettivi di bilancio. Misure simili sono state attuate nel 2024 e nel 2025, ma i risultati di bilancio continuano a superare gli obiettivi.

"Autorità italiane mantengono impegno a limitare la spesa"

L'agenzia ricorda come le autorità italiane "mantengono l'impegno a limitare la spesa, con l'obiettivo di ridurre il deficit al 2,6% nel 2027 e al di sotto del 2% entro il 2029, sostanzialmente in linea con le nostre previsioni". "La spesa per la difesa è sulla buona strada per raggiungere il 2% del PIL nel 2025, ma ciò è dovuto principalmente alla riclassificazione" della spesa e la stima è solo una di un limitato aggravio per la difesa nel periodo 2026-2027 (meno di 0,1 punti percentuali all'anno).  Per Fitch, poi "l'Italia è sulla buona strada per raggiungere l'obiettivo di crescita della spesa netta per il 2025 (1,3%) e ridurre il deficit strutturale di almeno lo 0,5% nell'ambito della Procedura per i disavanzi eccessivi". 

"Quadro politico italiano stabile favorisce raggiungimento obiettivi"

Secondo Fitch, "l'attuale quadro politico e il contesto politico stabile favoriscono il raggiungimento degli obiettivi da parte dell'Italia", con gli impegni di pianificazione pluriennale che "fungono da importante ancoraggio per sostenere la prudenza sui conti pubblici" e questo - si sottolinea - "è in netto contrasto con il recente passato, quando l'Italia ha sofferto di inversioni di rotta e instabilità politica, che hanno portato al mancato raggiungimento degli obiettivi".
Sul fronte debito l'agenzia ricorda come quello italiano sia diminuito di oltre 20 punti percentuali nel periodo 2020-2024, tornando ai livelli pre-pandemici più rapidamente del previsto (e in contrasto con molti altri paesi dell'eurozona). "Prevediamo che il debito aumenterà modestamente dal 135,3% del PIL nel 2024 al 137,5% nel 2026, riflettendo gli aggiustamenti stock-flussi legati principalmente al regime di superbonus" ma - continua l'agenzia - "prevediamo che il rapporto debito/PIL inizierà a diminuire di circa 1 punto percentuale all'anno (al 134% entro il 2030) man mano che questi effetti si dissipano, riflettendo avanzi primari sostenuti e una crescita nominale modesta (prossima al 3%)".

Morningstar Dbrs taglia il rating della Francia

L'attenzione sul nostro Paese era particolarmente alta, soprattutto dopo il declassamento della Francia ad A+, con Parigi al centro delle turbolenze politiche seguite alla crisi del governo Bayrou. Sempre questa sera l'agenzia Morningstar Dbrs ha tagliato il rating francese e ha rivisto il trend a stabile da negativo. Il downgrade è legato alla valutazione che il consolidamento di bilancio francese sarà più graduale di quanto anticipato in seguito alla crescente frammentazione politica interna.

Le prossime tappe

Guardando al futuro, il voto di Moody's sul rating sovrano dell'Italia arriverà il 21 novembre (il 23 maggio l'agenzia ha alzato da stabile a positivo l'outlook che accompagna il Baa3 attribuito a Roma ormai da 7 anni). Per il giudizio di S&P bisogna attendere il 10 ottobre (l'11 aprile l'agenzia ha promosso Roma con un 'BBB+' da 'BBB', con outlook stabile). Una settimana dopo, il 17 ottobre, a esprimersi sarà Morningstar Dbrs (il 22 aprile ha confermato il rating a 'BBB' con trend che resta positivo).

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