Conti pubblici, procedura d'infrazione Ue per l'Italia e altri 6 Paesi: cosa significa
Per gli Stati coinvolti si avvia ora un iter che in autunno si tradurrà in impegni per il rientro a tappe forzate dei conti. Anche di questi temi si è occupata la puntata di Numeri, di Sky TG24, andata in onda il 19 giugno
- Per l'Italia e altri sei Paesi europei si è aperta la procedura d’infrazione Ue per deficit eccessivo: la comunicazione ufficiale, già attesa, è arrivata il 19 giugno. Per gli Stati coinvolti si avvia ora un iter che in autunno si tradurrà in impegni per il rientro a tappe forzate dei conti. Ma cosa significa? E cosa dovrà fare ora il governo Meloni? Anche di questi temi si è occupata la puntata di Numeri, di Sky TG24, andata in onda il 19 giugno
- Va subito sottolineato che questa procedura di infrazione per deficit eccessivo non riguarda solo l’Italia, ma anche Francia, Belgio, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia
- Di tutti i Paesi europei, però, l’Italia è quella che per il 2023 ha il deficit più alto in assoluto, come mostra questa grafica. Il nostro Paese sarebbe stato più al centro di questa classifica, ma il Superbonus ha fatto sballare i dati sul deficit del 2023
- Nella grafica, invece i dati sul rapporto deficit/pil nel 2024
- Tra i Paesi più in difficoltà nel rispettare i conti pubblici, ce ne erano anche altri, come la Spagna e il Portogallo. La Spagna, per esempio, aveva il deficit del 2023 sopra al 3%, ma quest’anno è andata sotto, e anche se ha il debito complessivo sopra la soglia non riceve la procedura di infrazione. Mentre Francia, Italia e Belgio erano sopra la soglia nel 2023 e sono sopra anche quest’anno
- Interessante anche il caso della Francia, dove il possibile futuro primo ministro Jordan Bardella, del Rassemblement National, ha già detto, rispetto al debito francese: "Porremo fine a tutto ciò". Ma il suo partito ha un programma economico fortissimamente sbilanciato sulla spesa pubblica