Ucraina, l'Ue vara il 19esimo pacchetto di sanzioni alla Russia: cosa prevede

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©IPA/Fotogramma

Introduzione

La Commissione europea ha adottato il diciannovesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia (GUERRA UCRAINA-RUSSIA: LE NEWS IN DIRETTA). L’annuncio è arrivato in mattinata dalla portavoce Paula Pinho. Il provvedimento è stato poi illustrato dalla presidente Ursula von der Leyen insieme all’alto rappresentante Kaja Kallas. Le nuove misure colpiscono settori chiave dell’economia russa, dal price cap sul petrolio alle restrizioni finanziarie, fino al commercio energetico e digitale. 

Quello che devi sapere

Von der Leyen: “È ora di chiudere i rubinetti del gas russo”

“È venuta l'ora di chiudere i rubinetti del gas dalla Russia”, ha annunciato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen presentando il 19esimo pacchetto di sanzioni. "Le minacce all'Ue stanno crescendo, i droni hanno violato lo spazio aereo di Polonia e Romania: queste non sono le azioni di chi vuole la pace e l'Ue aumenta la pressione"

Von der Leyen: “È ora di chiudere i rubinetti del gas russo”

Abbassato il tetto al prezzo del petrolio

La Commissione Ue ha ridotto il price cap sul petrolio russo a 47,6 dollari al barile. “Al fine di rafforzare l'implementazione del price cap sulla vendita del greggio russo, l'Ue intende anche sanzionare altre 118 navi della flotta ombra russa, portando il totale a oltre 560 navi”, ha riferito von der Leyen. Con la nuova serie di misure l'Ue sta colpendo "coloro che alimentano la guerra della Russia acquistando petrolio in violazione delle sanzioni. Prendiamo di mira raffinerie, commercianti di petrolio e società petrolchimiche in Paesi terzi, inclusa la Cina", ha proseguito von der Leyen, sottolineando che in tre anni i ricavi petroliferi della Russia in Europa sono diminuiti di oltre il 90%: "ora, chiudiamo definitivamente questo capitolo"

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Sanzioni al settore finanziario e alle criptovalute

Il nuovo pacchetto di sanzioni dell'Ue prevede il divieto totale delle transazioni sulle piattaforme di scambio di criptovalute e sulle criptovalute, restrizioni alla fornitura di servizi di cripto-asset e all'emissione di moneta elettronica ai cittadini russi, oltre al divieto totale delle transazioni su ulteriori banche in Russia e in paesi terzi, come Kazakistan, Bielorussia, Kirghizistan, Tagikistan. Nel mirino anche il sistema di carte di credito nazionale messo a punto dalla Russia (MIR) nonché il sistema di pagamento veloce (SBP). "Stiamo puntando alle scappatoie
finanziarie che la Russia utilizza per eludere le sanzioni” ha dichiarato la presidente della Commissione europea

Sanzioni al settore finanziario e alle criptovalute

Stop totale alle transazioni con Rosneft e Gazpromneft

Nel pacchetto di sanzioni rientra anche il divieto totale di transazioni con principali società di trading energetico russe Rosneft e Gazpromneft  

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Sanzioni anche a chi rapisce bambini ucraini

Kaja Kallas ha denunciato che, “oltre a condurre la guerra in Ucraina, le forze russe continuano a strappare i bambini ucraini alle loro famiglie e a deportarli nei campi di rieducazione”. “Oggi proponiamo anche sanzioni nei confronti delle persone coinvolte nel rapimento e nell'indottrinamento dei bambini ucraini. Stiamo inoltre facilitando l'adozione di sanzioni nei confronti delle persone e delle organizzazioni coinvolte in questi atti abominevoli in futuro”, ha annunciato l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas

Sanzioni anche a chi rapisce bambini ucraini

L’impatto sull’economia russa

Von der Leyen ha ribadito che le sanzioni “stanno colpendo gravemente l’economia russa”, ricordando come il tasso di interesse sia al 17%, l’inflazione costantemente elevata e l’accesso ai finanziamenti e alle entrate in calo. “L’economia di guerra della Russia sta raggiungendo i suoi limiti”, ha spiegato, aggiungendo che molti partner internazionali riferiscono come Mosca chieda in via prioritaria la revoca delle sanzioni. “Sappiamo che le nostre sanzioni sono uno strumento efficace di pressione economica. E continueremo a utilizzarle finchè la Russia non si siederà al tavolo dei negoziati con l'Ucraina per una pace giusta e duratura", ha aggiunto

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Von der Leyen: “I 27 approvino rapidamente le nuove sanzioni”

Von der Leyen ha ricordato che le nuove sanzioni si stanno “allineando con quelle dei nostri partner del G7, sotto la guida della presidenza canadese”. 
“Per sostenere l'Ucraina nella sua lotta per la libertà, stiamo anche lavorando in stretta collaborazione con la Coalizione dei volenterosi. L'Europa è stata al fianco dell'Ucraina fin dall'inizio. Di fronte all'escalation della Russia, l'Europa ha raccolto la sfida. Continueremo a utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione per porre fine a questa guerra brutale”, ha riferito. Poi l’appello agli Stati membri: “Chiedo ora agli Stati membri di approvare rapidamente queste nuove sanzioni. Vogliamo che la Russia lasci il campo di battaglia e si sieda al tavolo dei negoziati. Questo è il modo per dare una reale possibilità alla pace"

Von der Leyen: “I 27 approvino rapidamente le nuove sanzioni”

Le dichiarazioni di Kaja Kallas

"L'Europa vuole la pace per l'Ucraina. Ma nonostante settimane di sforzi diplomatici, la Russia sta solo intensificando la sua aggressione e ora sta violando i confini dell'Unione Europea. Privare Mosca dei mezzi per condurre la guerra è essenziale per porre fine a questo conflitto e proteggere la sicurezza del nostro continente. L'aggressione della Russia non può continuare senza controllo”, ha dichiarato l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas. "Il nostro messaggio è chiaro: Intensificheremo la pressione sulla Russia con sanzioni sempre più severe, accompagnate dal sostegno militare all'Ucraina, fino a quando la Russia non accetterà una pace autentica, giusta e duratura", ha detto ancora Kallas. "Oggi abbiamo proposto agli Stati membri il 19esimo pacchetto di sanzioni, che prende di mira i settori chiave che sostengono lo sforzo bellico russo. Le nostre sanzioni sono efficaci e stanno avendo un impatto visibile sulle finanze pubbliche e sulla crescita economica della Russia. Questi sforzi devono essere rafforzati collettivamente dall'Ue e dai suoi partner fino al raggiungimento della pace. Qualsiasi fonte di reddito che consenta al Cremlino di continuare la sua aggressione è un obiettivo"

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Ue al lavoro per proposta uso asset russi

Presentando le nuove sanzioni Ue alla Russia, von der Leyen ha riferito che la Commissione è al lavoro “a una nuova soluzione per finanziare gli sforzi di difesa dell'Ucraina sulla base dei beni russi immobilizzati. Dobbiamo essere molto chiari: questa è una guerra della Russia e chi l'ha provocata deve pagare. Con i saldi di cassa associati a questi beni russi, possiamo fornire all'Ucraina un prestito di riparazione. I beni stessi non saranno toccati. Il rischio dovrà essere sostenuto collettivamente”. “L’Ucraina rimborserà il prestito solo dopo che la Russia avrà pagato i risarcimenti. Presenteremo presto una proposta”, ha riferito

Ue al lavoro per proposta uso asset russi
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