Manovra, si lavora a misure di sostegno per i salari più bassi. Ipotesi Dta per banche

Economia
Ansa/Ipa

Introduzione

Continua il cantiere della prossima legge di Bilancio. Il governo punta sulla riduzione dell'Irpef al ceto medio, si mira a detassare i premi di risultato e le tredicesime, ad alzare la soglia esentasse dei buoni pasto e all’Irpef zero per i neoassunti. C'è il tema dei salari bassi, con la necessità di attenuare il peso delle tasse, al centro di molte delle proposte recapitate al Ministero dell'Economia in vista della manovra. Alcune sono ipotesi di lavoro altri dei desiderata politici, il cui destino verrà deciso quando sarà più chiaro il quadro delle risorse a disposizione

Quello che devi sapere

Il contributo delle banche

Una volta definito il quadro delle priorità si procederà anche a decidere sull'eventuale contributo dalle banche. Su cui iniziano a spuntare varie indiscrezioni su opzioni valutate nei tavoli tecnici. Secondo l'agenzia Bloomberg il governo punta a raccogliere ulteriori 1,5 miliardi dalle banche, posticipando di un altro anno la sospensione della deduzione delle imposte differite attive (Dta). Ma il Mef chiarisce: "È solo una delle possibili opzioni prese in considerazione e al momento non ci sono quantificazioni numeriche. Dobbiamo ancora sederci con le banche e discutere la questione"

 

Per approfondire: Giorgetti: “Taglio Irpef e rottamazione cartelle sono un obiettivo, ma seguiremo priorità”

Le reazioni politiche sul tema

Il ministro Giancarlo Giorgetti, interpellato in merito, replica: "Lo apprendo solo adesso". Si farà comunque una "valutazione politica", aveva già chiarito il titolare del Mef. La Lega è favorevole, con Salvini pronto ad incontrare gli a.d. Ma gli alleati rumoreggiano. FI non arretra: "No a nuove tasse, nessuna ipotesi di tassare gli extraprofitti, le banche italiane sono già le più tassate d'Europa". Mentre Fratelli d'Italia è cauta: "Bisogna studiare delle misure che siano eque”

 

Per approfondire: Manovra 2026, dal taglio Irpef a rottamazione e Tfr per le pensioni anticipate: le ipotesi

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I dati di Bankitalia

Qualche indicazione sull'andamento dei conti pubblici arriva intanto dai dati della Banca d'Italia che certifica il calo a luglio del debito pubblico, diminuito di 14,5 miliardi a 3.056,3 miliardi. Aumentano invece le entrate tributarie, che nello stesso mese toccano i 68,3 miliardi (+13% rispetto al 2024) grazie anche agli "effetti di una disomogeneità temporale in alcune scadenze di versamento". Nei primi sette mesi le entrate segnano un +5,3% a quota 325,6 miliardi

I prossimi passi

Al Tesoro si attende anche il quadro dei conti economici nazionali che l'Istat diffonderà lunedì 22. Numeri che serviranno per definire le stime del Documento programmatico di finanza pubblica (Dpfp), la vecchia Nadef. Che quest'anno, in base alla risoluzione di maggioranza condivisa con le opposizioni che dovrebbe essere votata entro mercoledì alla Camera e al Senato, dovrebbe contenere anche un primo assaggio dell'articolazione delle misure della manovra. Il Dpfp andrà poi presentato in Parlamento entro il 2 ottobre

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L’intervento sull’Irpef e le altre misure

Il taglio della seconda aliquota Irpef per dare un po' di ossigeno al ceto medio è in cima agli intenti del governo. Mentre si studia anche l'innalzamento della soglia esentasse dei buoni pasto da 8 a 10 euro, la strada sembra già tracciata per un'altra misura in chiave salari: la detassazione dei premi di produttività. Più in salita la detassazione delle tredicesime, che richiederebbe uno stanziamento superiore al miliardo e che il leader azzurro Tajani non esclude di spalmare anche "in 2-3 anni". Per "garantire stipendi più alti" soprattutto per i giovani il presidente di Noi Moderati Lupi punta invece a portare in manovra l'azzeramento dell'Irpef per 5 anni ai neoassunti

Le risorse

Il taglio di 2 punti dal 35 al 33% dell'Irpef peserebbe circa 4 miliardi. Sulla rottamazione delle cartelle il viceministro Leo aveva frenato nei giorni scorsi. Ci dovrebbe essere il rinnovo per un altro anno della social card “Dedicata a te” su cui per il 2025 il governo ha messo 500 milioni. In pole position anche altre norme per famiglie e natalità, ancora tutte allo studio, ma che dovrebbero essere costruite sulla formula del “quoziente famigliare”. Salvini, ha chiesto esplicitamente una revisione dell'Isee per evitare che “i bonus vadano sempre agli stessi”. Dal Mimit inoltre si starebbe lavorando a un nuova Transizione 6.0 per le imprese ma al momento non c'è ancora un confronto su eventuali coperture

 

Per approfondire: Manovra 2026, allo studio rottamazione quinquies delle cartelle: cosa sappiamo

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Attesa per rating Fitch

Intanto venerdì parte con Fitch la stagione della revisione dei rating sul debito sovrano. Giorgetti dice apertamente di aspettarsi buone sorprese, "un giudizio obiettivo rispetto alla realtà"; "passeremo bene l'esame", perché l'esaminato fa i compiti e "l'esaminatore fa il suo mestiere" e "non può non notare quello che tutti i mercati stanno notando"

 

Per approfondire: Manovra, Giorgetti: "Quadro complicato per taglio Irpef e nuova rottamazione cartelle"

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