Giorgetti: “Taglio Irpef e rottamazione cartelle sono un obiettivo, ma seguiremo priorità”
EconomiaIl ministro dell’Economia sul taglio dell’Irpef e la rottamazione delle cartelle, di cui si sta discutendo in vista della Manovra: “L’obiettivo è fare queste cose, ma gli impegni internazionali connessi alle spese della Difesa, al sostegno all'Ucraina, non sono gratis e sono un elemento nuovo che dobbiamo considerare. Metteremo in fila le priorità”. Riguardo all’ipotesi di un intervento sulle banche: le valutazioni “saranno fatte solo quando il quadro di priorità sarà definito, basta aspettare due settimane”
“Il nostro obiettivo è fare queste cose, naturalmente seguendo una lista di priorità". Lo ha detto Giancarlo Giorgetti, riferendosi al taglio dell’Irpef e alla rottamazione delle cartelle. Il ministro dell'Economia ha parlato alla festa nazionale dell'Udc. “Sappiamo perfettamente quelle che sono le priorità”, ha spiegato, ma "tutti gli impegni internazionali connessi alle spese della Difesa, al sostegno all'Ucraina, non sono gratis e quindi sono un elemento nuovo che dobbiamo considerare”. “Tenuto conto del quadro d'insieme, metteremo in fila le priorità”, ha ribadito. Riguardo all’ipotesi di un intervento in Manovra sulle banche, ha aggiunto che le valutazioni “saranno fatte soltanto quando il quadro di priorità sarà definito e basta aspettare due settimane”. Già sabato, parlando dalla Valle d'Aosta, il ministro aveva sottolineato come il quadro della Legge di bilancio al quale il governo stava lavorando, che comprendeva il taglio dell'Irpef e la rottamazione delle cartelle, si fosse complicato a causa delle incertezze internazionali.
Giorgetti: “Seguiremo una lista di priorità”
Parlando oggi alla festa dell’Udc, Giorgetti su Irpef e rottamazione ha spiegato: “Il nostro obiettivo è fare queste cose, naturalmente seguendo una lista di priorità. Tutti gli impegni internazionali connessi alle spese della Difesa, al sostegno all'Ucraina, non sono gratis e quindi sono un elemento nuovo che dobbiamo considerare. Tenuto conto del quadro d'insieme, metteremo in fila le priorità. Sappiamo perfettamente quelle che sono le priorità e decideremo sempre rispondendo a quelle che erano indicate sul nostro programma elettorale. Abbiamo dimostrato con i fatti che siamo in grado di farlo”. Rispondendo a una domanda sulla Manovra, ha aggiunto: "Usiamo un criterio di prudenza nelle nostre stime e avevamo già in qualche modo contemplato un po' i riflessi della guerra commerciale e tutto quello che per noi ne derivava. Ci sentiamo di confermare quelle che sono le previsioni macroeconomiche che noi abbiamo fatto per questi anni".
"Se ogni tanto freno, lo faccio per il bene di tutti"
Il ministro ha poi ribadito che “ci sono altri fattori che incidono e incideranno sulla programmazione" di cui tenere conto, "come fanno tutte le persone serie responsabili". E ha sottolineato l'intento di proseguire con "il sollievo fiscale". Per sottolineare la sua cautela, Giorgetti ha aggiunto: “È come in macchina, c'è chi accelera e chi frena. Il mio obiettivo è garantire che quest’auto arrivi sicura a destinazione in piena efficienza. Quindi se ogni tanto freno, lo faccio per il bene di tutti". Il ministro è tornato poi a escludere la possibilità di una Manovra correttiva: “Non ci sarà una Manovra correttiva", perché "non c'è bisogno di correggere una rotta che già gli arbitri ci dicono essere quella giusta". E ha sottolineato l'obiettivo di tutelare e andare incontro al ceto medio, alle famiglie e ai lavoratori, con uno sguardo alle famiglie numerose e "alle spese che sono connesse a mantenimento del nucleo familiare, a partire dalle spese scolastiche e non solo".
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Giorgetti sull’ipotesi di un intervento sulle banche
Giorgetti ha parlato anche dell’ipotesi di un intervento in Manovra sulle banche. “Io penso – ha spiegato – che chiunque faccia l'amministratore pubblico debba valutare con attenzione ogni euro speso da una pubblica amministrazione, perché implica un sacrificio di tassazione per qualcuno. Allora quello che noi stiamo facendo è di razionalizzare la spesa il più possibile, per ridurre le tasse il più possibile. E nell'ambito di queste tasse c'è chi in qualche modo deve essere tutelato di più e chi forse merita meno tutele. Però queste sono valutazioni politiche. Io ribadisco che saranno fatte soltanto quando il quadro di priorità sarà definito, basta aspettare due settimane". Poi, sempre riguardo al quadro di priorità e alle valutazioni, ha aggiunto: “Non posso farli soltanto io, perché non sono un dittatore finanziario. Io sono semplicemente un servitore di quella che è la volontà politica condivisa da parte dei leader dei partiti”.
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Sul voto di Fitch: "Aspettiamo serenamente"
Il ministro ha anche ricordato come venerdì prossimo sia previsto il voto dell'agenzia di rating Fitch sull'Italia. “L'auspicio è che sia in qualche modo un giudizio obiettivo rispetto alla realtà”, ha detto. E ha aggiunto: “Passeremo bene l'esame. Gli esami dipendono dall'esaminando e dall'esaminatore. L'esaminando deve fare tutto quello che è necessario per fare un buon esame, deve studiare e restare concentrato, non emozionarsi e avere anche un po' di fortuna. Dopodiché l'esaminatore fa il suo mestiere: credo che negli anni scorsi lo abbia fatto e lo stia facendo. Non può non notare quello che tutti i mercati stanno notando e quindi in qualche modo fanno un prezzo rispetto alla nostra affidabilità. In ogni caso serenamente aspettiamo il loro giudizio, pensando di avere fatto e di avere mantenuto gli impegni che noi periodicamente ci prendiamo".
Sulla Bce: "Nuova fase, serve riflessione"
Un passaggio anche sulla Bce: secondo Giorgetti, fa esattamente quello che deve fare secondo il suo mandato prioritario, che è la stabilità della moneta, ma di fronte a questa nuova fase – ha aggiunto il ministro – probabilmente una riflessione è necessaria. “Ora la stabilità della moneta non è l'unica variabile”, ha evidenziato Giorgetti. Che ha anche ricordato come, nelle situazioni eccezionali, qualcuno abbia preso coraggio: "Ricordo semplicemente Draghi con il suo whatever it takes". E se quello che sta avvenendo negli Stati Uniti con le prese di posizione di Trump nei confronti della Fed "è totalmente impensabile a livello europeo, credo che una riflessione trasparente rispetto a quella che è una nuova fase in qualche modo debba essere fatta", ha concluso.