Introduzione
Il governo "è interessato" a tutte le proposte della maggioranza, ma la coperta è corta e le risorse andranno valutate ed indirizzate su alcune priorità. A dichiararlo è stato il viceministro dell'Economia Maurizio Leo, che ha sottolineato l'interesse dell'esecutivo su operazioni come il taglio dell'Irpef e anche la rottamazione delle cartelle. Quest'ultima, però, andrà effettuata in maniera "selettiva", a vantaggio cioè di chi è realmente in difficoltà con il fisco, e non dei "recidivi" che ne approfittano per non pagare le tasse. Ecco cosa sapere
Quello che devi sapere
Leo: “Manovra work in progress”
Davanti alla platea degli artigiani della Cna, per i quali il peso del fisco supera il 52%, Leo ha sottolineato più e più volte che i conti sono ancora in fieri, che quello sulla manovra è un work in progress in cui tutte le richieste in arrivo sia dalla maggioranza che dalle associazioni di settore sono attentamente prese in considerazione
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Leo: “Rottamazione da fare cum grano salis”
Sempre sul fronte fiscale, passando ad uno dei cavalli di battaglia della Lega, "nessuno nella maggioranza è contrario alla rottamazione" ma va fatta "cum grano salis", ha puntualizzato Leo. Il vicemonistro, però, ha sottolineato come non debba favorire "chi ha un suv e usa metodi pretestuosi per non pagare le tasse". In questo caso, il riferimento non è probabilmente solo alla prossima legge di bilancio, ma anche al ddl a prima firma Romeo
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Slittati di dieci giorni emendamenti al ddl sulla nuova rottamazione
Infatti è slittato di dieci giorni, al 22 settembre, il termine per presentare in Senato gli emendamenti al ddl Romeo riguardante la nuova rottamazione. Le proposte di modifica al ddl sulla rateizzazione a lungo termine di carichi fiscali, contributivi e di altra natura affidati all'agente della riscossione, all'esame della commissione Finanze di Palazzo Madama, erano attesi inizialmente per venerdì 12 alle ore 12. La data è stata però spostata a lunedì 22 sempre alle 12. La decisione, secondo quanto si apprende, è stata presa in seguito all'arrivo di alcune richieste in questo senso
Salvini: “Porterò rottamazione decennale in Manovra”
Sul tema della rottamazione si è espresso poi anche il segretario della Lega Matteo Salvini che ha dichiarato: "Il secondo tema su cui stiamo lavorando, su cui ogni giorno mi arrivano mail, messaggi in posta privata ecc., sono le cartelle esattoriali e i pignoramenti. Ci sono quasi 20 milioni di italiani, quindi uno su tre. La soluzione che voglio portare in legge di bilancio, quindi quest'anno, non tra tre anni, è la rottamazione nell'arco di 10 anni di tutte le cartelle esattoriali, togliendo le sanzioni e gli interessi. Secondo me, ed è quello che voglio fare, restituire ossigeno e speranza a questi 20 milioni di italiani, mi dai quello che mi devi, in rate di 10 anni, ti tolgo le sanzioni e gli interessi, lo Stato incassa e questi italiani tornano a sorridere, a lavorare, a pagare, a fatturare"
La rottamazione non per tutti: le soglie d’accesso
La proposta avanzata dalla Lega si scontra con le ridotte disponibilità finanziarie previste per la prossima Legge di Bilancio. Per renderla concretamente realizzabile, potrebbero essere introdotti correttivi che limiterebbero la platea dei beneficiari della rottamazione. I tecnici, infatti, stanno considerando la possibilità di stabilire delle soglie di accesso, così da permettere soltanto a una parte dei debitori di usufruire della misura. L’idea sarebbe quella di suddividere i contribuenti in fasce basate sull’ammontare delle somme dovute, escludendo di conseguenza chi supera determinati livelli
L’alternativa
Un altro scenario al vaglio prevederebbe l’imposizione di requisiti legati alla situazione reddituale o patrimoniale dei richiedenti. Non è esclusa, inoltre, l’introduzione di criteri più severi per impedire ai cosiddetti “recidivi”, ovvero chi in passato ha aderito alle sanatorie per bloccare esecuzioni forzate o fermi amministrativi senza poi rispettare le rate, di beneficiare nuovamente della misura
Il costo della rottamazione quinquies
Come già accennato, l’esito della misura sarà strettamente legato sia ai fondi realmente disponibili sia agli ambiti che l’esecutivo deciderà di privilegiare. Secondo le stime riportate da Il Sole 24 Ore, la rottamazione quinquies potrebbe avere un costo fino a 5 miliardi di euro, cifra che però potrebbe ridursi grazie agli eventuali aggiustamenti in fase di approvazione
Le precedenti edizioni
Resta il fatto che le precedenti quattro edizioni non hanno garantito i risultati attesi: il divario tra le somme ipotizzate e quelle effettivamente riscosse, in particolare con la rottamazione quater, si è rivelato piuttosto ampio e insoddisfacente. Oltre alla questione finanziaria, un ulteriore elemento destinato a occupare il dibattito tecnico nelle prossime settimane riguarderà la definizione dei criteri di applicazione, su cui non mancheranno le discussioni
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