Giorgio Armani, dai 2,3 miliardi di fatturato ai 10 mila dipendenti: i dati del gruppo
Nella giornata di ieri è morto Giorgio Armani, uno degli stilisti italiani più conosciuti al mondo e vero e proprio simbolo del Made In Italy: alle nipoti e al collaboratore Leo Dell’Orco lascia un gruppo finanziariamente solido, con oltre 2 miliardi di fatturato, 12 siti produttivi e oltre 2 mila negozi sparsi nel mondo
L’ADDIO A RE GIORGIO
- In ogni mondo ci sono un prima e un dopo: per la moda, Giorgio Armani - un nome che da solo evoca uno stile inconfondibile - è lo spartiacque del "niente sarà più come prima". Lo stilista, soprannominato Re Giorgio e venuto a mancare nella giornata di ieri a Milano a 91 anni, è stato simbolo assoluto di coerenza. Di pensiero, che si è fatto stile, e che lo ha portato in 50 anni a essere capo di un gruppo simbolo del Made in Italy
LA NASCITA
- Cinquant’anni fa nasceva l’impero di Giorgio Armani: l’ex dipendente della Rinascente, dove era impiegato come vetrinista, fonda il suo marchio con 10 milioni di lire
IL PATRIMONIO OGGI
- E oggi? Giorgio Armani era uno degli uomini più ricchi d’Italia, con un patrimonio personale di 9,4 miliardi di dollari, investiti perlopiù nella società
I DATI DEL GRUPPO
- Oltre 10 mila dipendenti, 12 siti produttivi e oltre 2 mila negozi sparsi nel mondo, questi i numeri del gruppo Armani oggi
IL FATTURATO DI ARMANI
- Se confrontato con altri giganti, il fatturato del gruppo resta decisamente più piccolo: nel confronto, infatti, si mettono i 2,3 miliardi di dollari di fatturato di Armani contro quello di colossi come LVMH (84,7 miliardi di dollari); Kering (17,2 miliardi) e Hermes (15,2 miliardi)
LA VOLONTÀ DEL FONDATORE DI NON VENDERE
- Molti hanno provato ad avvicinarlo, ma con poche fortune: Armani ha sempre dichiarato che non avrebbe mai voluto vendere
LA SUCCESSIONE
- Si parlava della successione già da anni e lui stesso, in una delle ultime interviste, aveva dichiarato che avrebbe voluto una successione organica, più che di rottura
LE MODALITÀ
- A prendere il potere, secondo le espresse volontà del fondatore, dovrebbero essere le nipoti e il collaboratore Leo Dell’Orco
CHI POSSIEDE LA SOCIETÀ
- La società è stata finora al 99,9% di Giorgio Armani e allo 0,1% della Fondazione Giorgio Armani, che adesso avrà un ruolo importante nella gestione del gruppo
IL SUCCESSORE
- Ma chi è Leo Dell’Orco? Responsabile dell’Ufficio Stile Uomo, è in azienda da 45 anni ed è sempre stato vicinissimo al fondatore che ha anche dichiarato: “A lui ho affidato i miei pensieri più privati"