Il 30 giugno è l’ultimo giorno del mercato tutelato dell'elettricità. Poi 3,7 milioni di clienti passeranno al servizio a tutele graduali con il fornitore selezionato tramite asta. Quali sono gli scenari? Cosa bisogna fare? E quale strada è la più conveniente?
- Domenica 30 giugno è l’ultimo giorno per molte famiglie nel mercato tutelato della luce. Dall’1 luglio cambia il mercato e 3,7 milioni di clienti passeranno al Servizio a Tutele Graduali con il fornitore selezionato tramite asta, al momento convenienti. Ma bisogna fare in fretta se si vuole tornare dal mercato libero. Ecco cosa succede e come provare a risparmiare qualcosa nelle bollette a seconda delle scelte che si fanno
- Chi si trova già nel mercato libero (e quindi in passato ha già cambiato fornitore) rimane nel mercato libero. Per chi è nel tutelato con una fornitura elettrica ed è over 75, è disabile, usa apparecchi elettromedicali, abita su isole non interconnesse o è una persona indigente e magari riceve il bonus sociale, resterà nel mercato tutelato e per questi utenti “vulnerabili” non cambierà nulla. Invece tutti gli altri che sono nel tutelato ma non sono “vulnerabili” passeranno al mercato a tutele graduali
- Il mercato a tutele graduali è un regime di transizione, che scatta da lunedì 1 luglio. Le famiglie interessate saranno trasferite a un unico fornitore della propria area territoriale, quello che si è aggiudicato un’asta competitiva. Per tre anni si potrà godere di prezzi scontati
- Delle circa 30,2 milioni di utenze domestiche, 22,7 milioni sono oggi servite nel mercato libero, mentre 7,5 milioni sono rimaste o rientrate nella Maggior Tutela (3,8 milioni clienti vulnerabili che continueranno ad essere serviti in tutela e 3,7 milioni di non vulnerabili che passeranno al Servizio a Tutele Graduali)
- I costi fissi, che si trovano in bolletta anche se non viene effettivamente utilizzata la corrente in casa, ammontano a circa 120 euro all’anno nel mercato libero. Nel mercato tutelato questa voce scende a 40 euro. Il sistema a tutele graduali ha il segno meno: anziché pagare questa voce si avranno soldi restituiti in bolletta mese dopo mese (per un totale di circa 70 euro annuali)
- E proprio questa differenza tra spendere 120 euro e vedersene restituiti 70 porta alla cifra di 190 euro di risparmio all’anno. Si tratta di una cifra pari a un terzo della bolletta media. E questo va moltiplicato per tre anni, per chi è nel tutelato e decide di non passare al mercato libero
- C’è anche l’opzione, per chi è nel mercato libero, di tornare nel regime di maggior tutela. Il rientro è un diritto sempre garantito se la richiesta arriva entro il 30 giugno, quindi rimane poco tempo. Tutte le informazioni si possono trovare nel sito di Arera
- Da considerare che da fine 2023 a oggi circa un milione di famiglie che potevano rimanere nel mercato tutelato o passare ora alle tutele graduali ha invece scelto di spostarsi sul mercato libero (rinunciando quindi a questi risparmi)
- Il fatto che il passaggio alle tutele graduali sia vantaggioso lo sostiene anche Assoutenti. Che parla addirittura di un risparmio annuo quasi 300 euro. E critica l'assenza di una campagna informativa che racconti questa convenienza. "I numeri forniti da Arera - spiegano i consumatori - certificano come a maggio 2024 solo 13.823 utenti abbiano abbandonato il mercato libero per rientrare nel mercato tutelato (7.752 ad aprile, 5.239 a marzo)"