Bollette luce e fine mercato tutelato, dai prezzi ai contratti: la guida Arera

Economia
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Introduzione

In vista della scadenza del 30 giugno, giorno ultimo per il mercato tutelato della luce, Arera ha lanciato una campagna per indicare tutti gli strumenti a disposizione dei consumatori, dal modo migliore per difendersi dai call center ai dubbi sulle prossime scadenze.

 

Se un operatore chiama per proporre una nuova fornitura, è diritto del consumatore sapere chiaramente con chi si sta parlando, le ragioni della chiamata e avere anche tempo per riflettere sulla proposta ricevuta. È importante ricordare come sussista il diritto al ripensamento, che permette di recedere dal contratto stipulato telefonicamente entro 14 giorni senza fornire spiegazioni. Il passaggio al mercato libero non interessa i cosiddetti clienti vulnerabili, cioè i consumatori che rientrano in determinate categorie: per loro è prevista la continuazione del servizio di maggior tutela.

Quello che devi sapere

Come difendersi

  • In vista della fine della maggior tutela per le bollette della luce, che scatterà alla fine di giugno, aumenta il pressing dei call center nei confronti dei consumatori per spingere gli utenti a cambiare operatore. Ma come ci si può difendere dalle telefonate insistenti o aggressive che spesso sfociano in un tentativo di raggiro ai danni dei clienti?

 

Per approfondire: Bollette della luce, conto alla rovescia per il servizio a tutele graduali: cosa sapere

La guida Arera

  • Per consentire a tutti di evitare brutte sorprese, l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera) ha appena lanciato una campagna istituzionale radio e tv per indicare tutti gli strumenti a disposizione dei consumatori dal titolo ”Chiedi all’Arera”: verranno pubblicati una serie di tutorial da qui alle prossime settimane. I primi due, già online, sono dedicati ai call center e ai dubbi sulle prossime scadenze che riguarderanno il mercato elettrico

Come difendersi dai call center

  • Cosa fare quindi se un operatore al telefono chiama per un’offerta sulle forniture di gas e luce? Innanzitutto, nel momento in cui si riceve una telefonata da un call center, occorre ricordare che l’interlocutore è obbligato a identificarsi chiaramente, dichiarando per conto di chi sta chiamando, lo scopo della telefonata e anche a comunicare, se lo si richiede, in che modo ha avuto il tuo numero telefonico. È inoltre necessario tenere presente che nessuna Autorità chiama per proporre dei contratti commerciali

Mai fornire codici

  • Inoltre, è importante non fornire per nessuna ragione i codici Pdr e Pod, che sono i numeri identificativi del contatore del gas e della luce necessari per il cambio della fornitura. Si tratta di dati “sensibili” che possono dar luogo a raggiri: per questo motivo, quindi, vanno forniti solo se ha intenzione di cambiare contratto e se le condizioni proposte dall’operatore telefonico sono state illustrate con sufficiente chiarezza e ben comprese dal consumatore

Quando è vincolante il contratto

  • Solitamente il contratto telefonico diventa vincolante solo dopo una conferma scritta: il consenso del consumatore va sempre conservato e reso disponibile su richiesta. Se, invece, l’utente sceglie il consenso per telefono, si può chiedere per tutelarsi se la telefonata è registrata. In caso di interesse, il consumatore può e deve prendersi tutto il tempo necessario per valutare l’offerta, facendo dei confronti con altre proposte presenti sul mercato

Valutare sempre il prezzo finale

  • Quando si esamina il prezzo proposto è importante capire sempre se si tratta del prezzo finale: deve essere chiaro e specificato, quindi, se l’offerta è a prezzo fisso o variabile e se include altri beni o servizi aggiuntivi, che potrebbero far lievitare il costo

Il diritto al ripensamento

  • Se è stato sottoscritto un contratto telefonico, il tutorial di Arera ricorda che possiamo beneficiare del diritto al ripensamento: si può rescindere il contratto entro 14 giorni senza motivazione e costi, inviando una raccomandata A/R o una Pec al fornitore con cui esprimiamo in modo chiaro la nostra volontà di recedere

I servizi non necessari

  • E se riceviamo un’attivazione non richiesta? In questo caso possiamo chiedere innanzitutto al fornitore che ha inviato la bolletta di produrre la prova del nuovo contratto redigendo un apposito reclamo. Se il contratto è stato attivato senza il nostro consenso, abbiamo diritto a non pagare la fornitura ai sensi dell’articolo 66-quinquies del Codice del Consumo

La fine della maggiore tutela

  • Arera, poi, ha stilato una guida anche per ricordare cosa succede dal 1° luglio, quando avverrà il passaggio dal mercato tutelato a quello libero nel settore dell’energia elettrica. Innanzitutto, suggerisce l’Authority, prima di fare qualsiasi scelta occorre capire se ci si trova nella maggior tutela o nel mercato libero, indicazione che si può apprendere consultando la propria bolletta

Chi sono i clienti vulnerabili

  • Una volta individuato il tipo di regime, occorre capire se si rientra o meno nella condizione di clienti vulnerabili: rientrano in questa categoria gli over 75, i titolari di bonus sociale per svantaggio economico o gravi condizioni di salute, gli utenti di isole minori non interconnesse o di strutture abitative d’emergenza, e, infine, i soggetti che usufruiscono della legge 104 per le disabilità. Se ci si trova nel mercato libero e si è clienti vulnerabili, si può cambiare in qualsiasi momento, anche dopo la scadenza del 1° luglio. Per tutti gli altri, invece, cioè i cosiddetti non vulnerabili, è possibile tornare alla maggior tutela ma solo fino al 30 giugno

 

Per approfondire: Bollette luce e gas, l'Antitrust in pressing su 13 società per offerte non conformi