Bonus casa 2025, ecco quali sono quelli ancora disponibili e chi ne ha diritto
EconomiaIntroduzione
Per chi desidera o ha necessità di intervenire in un'abitazione, anche nel 2025 c'è la possibilità di accedere a diversi bonus e agevolazioni. L’ultima Legge di Bilancio ha però dato una stretta al Superbonus, ma anche altre misure conosceranno dall’anno prossimo un giro di vite: ecco quali sono ancora in vigore per quest’anno, e chi ne ha diritto
Quello che devi sapere
Il Superbonus nel 2025
Il primo beneficio analizzato è il Superbonus: come riportato dall’Agenzia delle Entrate, spetta per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025. Tuttavia è possibile richiederlo solamente per gli interventi effettuati da condomini, oppure “persone fisiche, al di fuori dell'esercizio di attività di impresa, arte o professione, per interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche”. Ne possono fare richiesta anche organizzazioni non lucrative di utilità sociale e organizzazioni di volontariato.
Per approfondire: Decreto acconti Irpef 2025, nuove aliquote e detrazioni: cosa cambia
Quanto vale il Superbonus nel 2025
A cambiare nel tempo è stato anche il valore del Superbonus: infatti, all’interno dell’agevolazione, “sono compresi gli interventi effettuati dalle persone fisiche sulle singole unità immobiliari all’interno dello stesso condominio o dello stesso edificio e quelli effettuati su edifici oggetto di demolizione e ricostruzione”. E se la detrazione è stata del 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023 e del 70% per quelle sostenute nel 2024, è scesa al 65% per quelle sostenute nel 2025. Inoltre non è possibile presentare nuove domande: la Comunicazione di inizio lavori deve essere stata depositata e la delibera assembleare approvata entro il 15 ottobre del 2024
Il bonus ristrutturazione nel 2025
Resta invece in vigore il bonus ristrutturazione anche nel 2025: “i contribuenti che ristrutturano le abitazioni e le parti comuni di edifici residenziali situati nel territorio dello Stato possono detrarre dall’Irpef una parte delle spese sostenute per i lavori”, spiega l’Agenzia delle Entrate. Il beneficio prevede un tetto di 96 mila euro in dieci anni e il 50% di sgravio: le regole sono invariate, ma scende al 36% l’aliquota per le seconde case e gli immobili non residenziali. Invece, per le spese degli anni 2026 e 2027, “la detrazione è del 30% (36% in caso di abitazione principale), sempre su un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare”
Rimane anche l’ecobonus
Anche l’ecobonus è in vigore nel 2025: come spiegato dall’Agenzia delle Entrate, “i contribuenti che eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti possono detrarre una parte delle spese sostenute per i lavori dall’Irpef o dall’Ires”. Il sito dell’Agenzia sottolinea che “per le spese relative agli interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici sostenute nel 2025, la detrazione spetta nella misura del 36%”, che sale al 50% in caso di abitazione principale. Invece, per le spese degli anni 2026 e 2027, la detrazione è pari al 30%. In caso di abitazione principale, sale al 36%. C’è infine da sottolineare una novità: da quest’anno non sono invece detraibili le spese per sostituire gli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili
Bonus barriere architettoniche nel 2025
La legge prevede che perquest’anno siano in vigore anche “una serie di agevolazioni alternative dedicate ai contribuenti che effettuano interventi per superare ed eliminare le barriere architettoniche”. Il bonus è pari al 75% delle spese sostenute fino a un importo massimo variabile, da 30mila a 50mila euro, a seconda dell’edificio su cui sono eseguiti i lavori. La detrazione è ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Il bonus, come riportato dal Corriere della Sera, “agevola l’installazione di ascensori e montacarichi purché adatti all’uso di persone con ridotta capacità motoria; la realizzazione di rampe di accesso; la sostituzione di gradini con scivoli; l’installazione di tecnologie avanzate per agevolare le persone con disabilità motorie e sensoriali”
Il bonus arredi e mobili
Per quanto riguarda le altre agevolazioni, il Corriere della Sera riporta ancora che rimane il bonus arredi al 50%, con un tetto di spesa massima di 5mila euro. Questa agevolazione è disponibile per chi acquista entro il 31 dicembre prossimo mobili ed elettrodomestici nuovi, di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, e ha realizzato interventi di ristrutturazione edilizia agevolati dall’apposito bonus a partire dal 1° gennaio 2024. Si applica anche alle seconde case
Il bonus elettrodomestici
Rimane, infine, anche il bonus elettrodomestici: vale 100 euro, che salgono a 200 per le famiglie con un Isee sotto i 25mila euro. Questa agevolazione vale per l’acquisto di frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavastoviglie, piani cottura, forni, stufe elettriche e sistemi di ventilazione, ed è svincolata dall’obbligo di lavori di manutenzione. Per avere il bonus è necessario che i prodotti acquistati siano almeno di classe B e siano fabbricati in Europa.
Per approfondire: Bonus Maroni, nuovi beneficiari: a chi spetta, come funziona e quali sono le cifre