Dazi, come funzionano e quando vengono applicati

Economia
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Introduzione

L’Unione europea ha deciso di alzare i dazi sulle importazioni di auto elettriche cinesi, accusate di causare un danno economico ai produttori interni all’Ue. Questa mossa ha sollevato alcune critiche da parte della Germania, preoccupata per la stagnazione in cui potrebbe cadere il mercato. I dazi sono di fatto imposte indirette sui consumi, che colpiscono la circolazione dei beni da uno Stato all’altro.

 

Di norma sono pagati da chi importa le merci. Spesso costituiscono un freno al commercio, proprio perché alzano i prezzi e rendono alcuni prodotti meno convenienti. Vengono però utilizzati anche per tutelare il mercato interno di un Paese (nel caso dell’Europa, quello comunitario) e per contrastare frodi o traffici illeciti

Quello che devi sapere

Cosa sono i dazi

  • I dazi sono imposte indirette sui consumi, di riscossione mediata, che colpiscono la circolazione dei beni da uno stato all’altro. Vengono pagati normalmente alla dogana dall’importatore o dall’esportatore, tramite una dichiarazione doganale. Una volta compiuto il pagamento, la merce in questione può circolare liberamente in un determinato mercato 

Per approfondire: Auto elettriche cinesi, Ue conferma aumento dazi e Pechino minaccia ritorsioni

Che effetto hanno sulle merci/1

  • I dazi provocano aumenti anche molto elevati dei prezzi: per questa ragione vengono usati dai governi per ridurre l’utilizzo di una determinata merce all’interno del proprio Paese. In alcuni casi si mette in atto una politica protezionistica, che punta cioè a proteggere la produzione nazionale da fattori esterni 

Che effetto hanno sulle merci/2

  • I dazi costituiscono infatti dei freni al commercio, proprio perché rendono le merci molto poco convenienti. Per chi volesse informarsi, il sito dell'Unione europea ha messo a disposizione una pagina con diversi link al riguardo

Dazi sulle importazioni di auto elettriche

  • Di recente la Commissione europea ha deciso di elevare dal 17,4% al 38,1% i dazi sulle importazioni di auto elettriche cinesi che "beneficiano di sussidi ingiusti" e "stanno causando una minaccia di danno economico ai produttori Ue". I dazi ai tre produttori cinesi inclusi nel campione saranno questi: Byd del 17,4%; Geely: 20%; Saic 38,1% 

La reazione della Germania

  • La Germania non è a favore di questa decisione: "I dazi punitivi della Commissione europea si ripercuotono sulle imprese tedesche e i loro prodotti di punta", ha fatto sapere il ministro tedesco dei Trasporti Volker Wissing. "I veicoli devono diventare più economici attraverso una maggiore concorrenza, mercati aperti e condizioni di localizzazione significativamente migliori nell'Ue, non attraverso guerre commerciali e preclusioni di mercato"

L’Italia è soddisfatta

  • Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso ha invece salutato "con soddisfazione l'annuncio", "per tutelare la produzione europea nella piena consapevolezza che abbiamo anche noi: la possibilità di riaffermare in Italia l'industria automobilistica italiana, uno dei settori trainanti dello sviluppo industriale del nostro paese a cui non vogliano assolutamente rinunciare"

Risorse proprie tradizionali

  • Come si legge sul sito della Commissione europea, i dazi doganali sono definiti risorse proprie tradizionali (Rpt) in quanto sono sempre esistiti come fonte diretta di entrate per il bilancio dell'Ue, a differenza dell'imposta sul valore aggiunto e dei contributi nazionali, che sono messi a disposizione del bilancio dell'Ue dagli Stati membri. I dazi doganali derivano dalle politiche commerciali. Vengono imposti sulle importazioni di prodotti da paesi non appartenenti all'Ue secondo aliquote determinate nella tariffa doganale comune

Responsabilità degli Stati

  • Gli Stati membri sono responsabili della riscossione dei dazi e devono disporre di un'adeguata infrastruttura di controllo per garantire che le loro amministrazioni, in particolare le loro autorità doganali, svolgano i loro compiti in modo adeguato

L’unione doganale

  • All’interno dell'Ue vige invece un’unione doganale, istituita nel 1968, che agevola gli scambi commerciali per le imprese, armonizza i dazi doganali sui beni provenienti dai paesi extra Ue e contribuisce a proteggere i cittadini, gli animali e l'ambiente europei. Le autorità doganali di tutti i Paesi dell'Ue collaborano come se fossero un'unica entità

Il 14% del bilancio totale

  • I vari membri applicano perciò le stesse tariffe alle merci importate nel loro territorio dal resto del mondo, mentre non applicano tariffe fra di loro. Il dazio doganale proveniente dalle merci importate nell'Ue corrisponde a circa il 14% del bilancio totale dell'Unione

Prodotti nocivi

  • I controlli doganali alle frontiere esterne dell'Ue tutelano i consumatori dalle merci e dai prodotti potenzialmente pericolosi o nocivi per la salute. Proteggono gli animali e l’ambiente contrastando il commercio illegale di specie a rischio di estinzione e prevenendo malattie vegetali e animali

Traffici illeciti

  • Le autorità doganali collaborano con servizi di politica e immigrazione nella lotta contro la criminalità organizzata e il terrorismo. Combattono i traffici di esseri umani, droga, armi e merci contraffatte e verificano che chi viaggia con ingenti somme in contanti non stia riciclando denaro, evadendo il fisco o finanziando organizzazioni criminali

Frodi

  • Le dogane dell'Ue lottano anche contro le frodi fiscali e sui dazi doganali da parte di imprese e privati cittadini, che privano i governi nazionali di risorse vitali per la spesa pubblica

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