Ristorazione, aumento di 200 euro per milioni di lavoratori: le novità del nuovo CCNL
Il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro, siglato da Fipe-Commercio, Federazione italiana Pubblici Esercizi, con i sindacati di categoria, prevede un'importante revisione della classificazione e dell'inquadramento di oltre un milione di dipendenti dei settori dei pubblici esercizi e della ristorazione. Tra le novità anche il rafforzamento dell'assistenza sanitaria integrativa e maggiori tutele per i diritti di lavoratrici e lavoratori
- I lavoratori della ristorazione riceveranno un aumento di 200 euro. È questa la grande novità del nuovo CCNL, il contratto collettivo nazionale di lavoro, rinnovato a distanza di due anni e mezzo dalla scadenza, nel dicembre 2021, della precedente intesa
- Siglato da Fipe-Commercio, Federazione italiana Pubblici Esercizi, con i sindacati di categoria, Filmcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, il nuovo accordo è stato sottoscritto, dopo un lungo negoziato, anche da Legacoop Produzioni e Servizi, Confcooperazione Lavoro e Servizi e Agci-Servizi
- Il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro prevede un'importante revisione della classificazione e dell'inquadramento di oltre un milione di dipendenti dei settori dei pubblici esercizi e della ristorazione
- Oltre all'aumento in busta paga di 200 euro a regime, tra le novità più importanti del nuovo CCNL troviamo anche il rafforzamento dell'assistenza sanitaria integrativa e una durata di tre anni e mezzo, con scadenza il 31 dicembre 2027
- Come sottolinea Il Sole 24 Ore, il nuovo accordo potrebbe aprire ora la strada a tutti i contratti del terziario dei servizi, come il turismo, ormai scaduti da anni
- “Il rinnovo di questo CCNL, che rappresenta il terzo contratto di lavoro più applicato nel nostro Paese dopo quello del terziario e del settore metalmeccanico, rappresenta un risultato importante in vista dell'ormai imminente avvio della stagione estiva”, ha detto Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe-Confcommercio, citato dall'Adnkronos
- “Aver sottoscritto il contratto in questo contesto, dopo i danni delle tante recenti emergenze, è segno di responsabilità sociale, capacità di visione, competenza tecnica e coraggio di tutte le Parti presenti al tavolo negoziale”, continua Stoppani
- Il nuovo accordo rappresenta, secondo il presidente di Fipe-Confcommercio, “un presidio di legalità per operare in un mercato con regole chiare, migliorare la qualità dei servizi resi alla collettività e dare maggiori tutele ai lavoratori”