Raccolta differenziata, Italia ancora indietro: solo Cagliari supera il target. I DATI
Nel capoluogo sardo la quota di rifiuti smaltita correttamente arriva al 75%. Bocciati invece gli altri centri metropolitani. La situazione migliore si registra al Nord, più staccati invece Centro e Sud. A certificarlo una ricerca dell'Istat sull'ambiente urbano
- Le grandi città italiane sono ancora in ritardo sulla raccolta differenziata. Lo certifica l’ultimo report dell’Istat sull’ambiente urbano, ripreso dal Sole 24 Ore. Dalla ricerca, che fa riferimento all’anno 2022, emerge che tra i capoluoghi metropolitani solo Cagliari supera il target previsto del 75%
- Tale target, ricorda il quotidiano economico, era previsto per l’anno 2012 (quindi esattamente 12 anni fa) da un decreto legislativo del 2006. Più precisamente, Cagliari registra il 74,8% di raccolta differenziata. Ma vediamo ora qual è la situazione negli altri capoluoghi metropolitani
- Anche se la quota di raccolta differenziata è in aumento rispetto al 2021, nei capoluoghi metropolitani il valore generale si attesta al 46,6%, ben 18 punti percentuali in meno rispetto ai comuni capoluogo. Leggermente in diminuzione il valore di Milano (-0,4%), così come quello di Venezia (-2,5%)
- I maggiori progressi, riporta il Sole 24 Ore, si registrano al Sud, precisamente a Catania (+10,7%) e Messina (+10,5%). Ben diversi sono però i valori di raccolta differenziata delle due città: la prima raggiunge solamente il 22%, mentre la seconda arriva al 53,3%
- Ma qual è il risultato della raccolta differenziata a livello nazionale? Ce lo dice l’Istat nella ricerca: 65,2% dei rifiuti urbani prodotti, un valore in crescita dell’1,1% rispetto all’anno 2021. Tuttavia, solo il 60,2% della popolazione risiede in Comuni che hanno raggiunto il target del 65%
- Anche se, come abbiamo visto, il maggior aumento percentuale si ha in città del Sud, è nel Nordest che vive la quota più ampia (53,3%) di popolazione residente in capoluoghi in cui il target del 65% è stato raggiunto. Secondo gradino del podio per il Nordovest (30,7%), terzo per le Isole (23,7%), quarto per il Sud (19,7%) e quinto il Centro (18%)
- Ancora più precisamente, scrive il Sole 24 Ore, il target del 65% di raccolta differenziata (di 10 punti più basso rispetto a quello toccato da Cagliari) si registra in 62 capoluoghi. Sono 45, invece, quelli con una quota inferiore o comunque stabile rispetto all’anno precedente
- Ma perché è importante conoscere la quota di raccolta differenziata? L’Istat spiega che i rifiuti urbani, nonostante siano solo il 17,9% di quelli totali, sono di difficile gestione perché eterogenei sia nella composizione che nella provenienza
- Come scrive il Sole 24 Ore, l’Istat sottolinea che elevati standard di qualità e quantità di raccolta differenziata sono fondamentali per raggiungere i target di preparazione al riutilizzo e al riciclaggio previsti dal pacchetto sull’economia circolare (ossia una direttiva Ue del 2018) e dal Pnrr
- Il tasso di preparazione al riutilizzo e al riciclo dei rifiuti urbani, riporta ancora il quotidiano economico, è pari al 49,2% (+1,1% rispetto al 2021). Un dato molto vicino all'obbiettivo del 50% che era stato fissato dall'Unione euopera per il 2020. Per il 2025, invece, tale target è stato incrementato al 55%. Quindi, per il momento, gli sforzi italiani non bastano