Eurispes, il 57% degli italiani fa fatica a far quadrare i conti a fine mese: l'indagine
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E' quanto emerge dalle indagini campionarie del Rapporto Italia 2024 coordinato dall'istituto di ricerca. Si tratta, ha spiegato il presidente Gian Maria Fara, di un contesto in cui "incertezza e instabilità sono diventate la norma in grado di condizionare ogni nostra possibilità di ulteriore sviluppo". I problemi maggiori per la maggior parte delle famiglie? Sono rappresentati da bollette (33,1%), affitto (45,5%) e rate del mutuo (32,1%)
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- La situazione economica delle famiglie italiane, considerando l'ultimo anno, ha fatto segnalare un leggero miglioramento. Ma più della metà della popolazione, circa il 57%, ha ancora difficoltà a far quadrare i conti alla fine del mese
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- I problemi maggiori per la maggior parte delle famiglie? Sono rappresentati da bollette (33,1%), affitto (45,5%) e rate del mutuo (32,1%). E sebbene risulti in crescita la fiducia verso le istituzioni, quella relativa alle condizioni economiche e sociali del prossimo futuro resta ancora bassa
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- Questo il quadro emerso dalle indagini campionarie del Rapporto Italia 2024 coordinato dall'Eurispes. Si tratta, ha spiegato il presidente dell'istituto di ricerca, Gian Maria Fara, di un contesto in cui "incertezza e instabilità sono diventate la norma in grado di condizionare ogni nostra possibilità di ulteriore sviluppo"
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- Ma ecco alcuni dettagli dell’indagine. Il 40,9% dei cittadini italiani afferma che la situazione economica personale e familiare dell’ultimo anno è rimasta stabile, ma circa un italiano su tre per arrivare alla fine del mese deve attingere ai risparmi (il 36,8%) oppure chiedere una mano d’aiuto alla famiglia di origine (32,1%)
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- Ancora: 4 italiani su 10 (il 42,7%), inoltre, è costretto a pagare a rate le proprie spese e quasi 3 su 10 (il 28,3%) si vede costretto rinunciare a cure, interventi dentistici o a controlli medici
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- Guardando al futuro prossimo, è solamente il 10,8% dei cittadini che vede un periodo di crescita economica. Il motivo di maggior ansia? La precarietà lavorativa, nel 13,8% dei casi, che, tra l’altro, si riversa anche sulla salute psicologica. Tanto che circa 6 su 10 (il 58,9%) degli italiani si dichiara “depresso”
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- Passando ad altri temi, rileva ancora la ricerca, torna ad aumentare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, sebbene più della metà dei consensi sia solo ad alcune di queste. Spicca il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (60,8% +8,6% rispetto all’anno scorso), alle forze dell'ordine (+16%), alla Chiesa, alla scuola, alla sanità e alle associazioni di volontariato
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- Nei confronti dell’attuale governo esprime il proprio consenso poco più di un terzo degli italiani, ma gli sfiduciati restano oltre il 55%. In calo la fiducia in partiti, sindacati e in altre confessioni religiose
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- Ecco poi altre tematiche toccate dall’indagine, tra cui quella che riguarda il ponte sullo Stretto, il Reddito di cittadinanza o il Superbonus. Il 60,4% degli italiani si dichiara contrario alla costruzione della grande opera, il 61,2% alla reintroduzione del sostegno al reddito e il 58,5% al prolungamento degli incentivi edilizi
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- Infine, uno sguardo all’estero. Considerando il conflitto in Medioriente, il 18,8% nega in modo netto il diritto di esistenza dello Stato israeliano mentre quasi il 40% degli italiani ritiene che il rischio di un nuovo conflitto globale sia piuttosto concreto