Ponte sullo Stretto, chieste 239 “integrazioni” dal ministero dell’Ambiente
"La richiesta di integrazione a un progetto di un'opera è normale nella prima parte della procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via)”, ha sottolineato il ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin. Il Mit: "Integrazioni entro 30 giorni"
- Il ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica ha richiesto 239 integrazioni di documenti alla Società Stretto di Messina S.p.A, nell'ambito della valutazione del progetto del Ponte sullo Stretto. Ecco tutti i dettagli
- Per la Valutazione di impatto ambientale (Via) della grande opera, sono state richieste 155 integrazioni. Altre 66 integrazioni sono state richieste per la Valutazione di incidenza (Vinca), che verifica le conseguenze di un'opera sui siti Natura 2000, i siti protetti di interesse Ue. Per il Piano di utilizzo terre (Put) sono state richieste 16 integrazioni, per la Verifica di ottemperanza (Vo) sono infine due le richieste di integrazioni e di documenti supplementari
- "La richiesta di integrazione a un progetto di un'opera è normale nella prima parte della procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via)”, ha però sottolineato il ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin
- Intanto il Mit, in una nota, ha fatto sapere che le integrazioni al progetto del Ponte sullo Stretto saranno fornite entro 30 giorni: “Si tratta della normale procedura ed è corretto approfondire tutti gli aspetti di un'opera che sarà unica al mondo"
- Il parere della Commissione Via-Vas del ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica, arrivato "nella giornata di lunedì 15 aprile, entro il termine stabilito dalla legge", ha trasmesso alla società Ponte sullo Stretto di Messina spa la richiesta di integrazioni sulla istanza presentata da quest'ultima lo scorso 26 febbraio
- Con questa istanza - aggiunge il ministro - "si è dato avvio, ai fini del relativo aggiornamento e completamento, alla procedura di valutazione di impatto ambientale relativa all'opera"
- Il procedimento era stato avviato addirittura nel 2011 e proseguito con una nota che la presidenza del Consiglio dei ministri ha trasmesso alla Commissione Ue l'8 novembre 2023
- Associazioni e opposizioni hanno però rimarcato che lo “stop” imposto dal Ministero dell'Ambiente mette in dubbio la realizzazione dell’opera: l’intervento della Commissione, ha affermato Marco Simian, capogruppo Pd in Commissione Ambiente della Camera, “sconfessa clamorosamente Matteo Salvini bloccando di fatto il progetto del Ponte sullo Stretto i cui lavori, secondo il governo Meloni, sarebbero dovuti partire entro l'anno. Oltre 12 miliardi di euro già stanziati”
- Il Codacons, intanto, chiede l’intervento della Corte di Conti: "La Commissione Tecnica di Verifica dell'Impatto Ambientale del Ministero dell'Ambiente ha evidenziato come il progetto non sia affatto definitivo e ha richiesto un lungo elenco di documenti che toccano i più disparati aspetti, da quello ambientale al tema della sicurezza, nonché un'analisi più approfondita dei costi e dei benefici dell'opera"