Rottamazione-quater, ultimo giorno per pagare le prime rate e non perdere le agevolazioni
Oggi, mercoledì 20 marzo, scade il termine ultimo per pagare le prime tre rate della rottamazione-quater delle cartelle fiscali. Se non si paga neppure questa volta, il beneficio decade definitivamente. In ballo ci sono 5,4 miliardi che potrebbero rientrare in cassa in queste ultime ore
- Scade l’ultimo termine per chi non ha pagato le prime rate della rottamazione quater: oggi, mercoledì 20 marzo, è l’ultimo giorno per rientrare e pagare il dovuto. Se non si paga neppure questa volta, il beneficio decade definitivamente
- Di recente, la sottosegretaria al Mef Lucia Albano ha spiegato che gli incassi della rottamazione quater nel 2023 sono stati 6,8 miliardi di euro. Il tasso di decadenza complessivamente registrato, cioè chi non ha pagato, si è attestato al 45,4%, pari a 5,4 miliardi
- Si tratta, ha sottolineato Albano, di una percentuale “nettamente inferiore rispetto a quella registrata con riferimento alle precedenti procedure di agevolazione agevolata". I tassi di decadenza, infatti, sono stati del 53% nella prima rottamazione, del 67% nelle seconda e del 70% nella terza
- Restano ancora in ballo, quindi, 5,4 miliardi che potrebbero rientrare in cassa in queste ultime ore. I termini sono stati riaperti per i ritardatari: saranno considerati tempestivi i versamenti effettuati entro oggi, mercoledì 20 marzo
- In realtà la scadenza per pagare le prime tre rate della rottamazione-quater delle cartelle fiscali e non perdere le agevolazioni previste era il 15 marzo, ma è slittata a oggi grazie ai cinque giorni di tolleranza aggiuntivi concessi dalla legge di conversione del decreto Milleproroghe. Oggi, però, è l’ultima chiamata
- Il decreto, come ha ricordato l'Agenzia della Riscossione, ha differito i pagamenti della definizione agevolata delle cartelle con scadenza 31 ottobre 2023 (prima o unica rata), 30 novembre 2023 (seconda rata) e 28 febbraio 2024 (terza rata)
- Il termine del 20 marzo, inoltre, riguarda anche le prime due rate della definizione agevolata, con scadenza 31 gennaio e 28 febbraio 2024, per i soggetti colpiti dagli eventi alluvionali di maggio 2023 residenti nei territori indicati nell'allegato 1 al Decreto Legge n. 61/2023, cioè il cosiddetto decreto Alluvione
- Per pagare bisogna utilizzare i moduli allegati alla Comunicazione delle somme dovute già inviata da Agenzia delle entrate-Riscossione e disponibili su www.agenziaentrateriscossione.gov.it
- In caso di mancato pagamento o di pagamento eseguito oltre il termine ultimo oppure ancora di ammontare inferiore rispetto all'importo previsto, “verranno meno i benefici della definizione agevolata e quanto già corrisposto sarà considerato a titolo di acconto sul debito residuo”, ha spiegato l’Agenzia delle Entrate
- È possibile pagare in banca, agli sportelli bancomat abilitati ai servizi di pagamento Cbill, con l'internet banking, agli uffici postali, dai tabaccai e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it oppure con l'App Equiclick tramite la piattaforma pagoPa. Si può pagare anche direttamente agli sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione, prenotando un appuntamento