Pensioni, assegni più ricchi da aprile grazie a Irpef e arretrati: le simulazioni
Gli importi pensionistici saranno più corposi dal prossimo mese, grazie alla riforma Irpef, che prevede l’eliminazione dell’aliquota al 25% e ha prodotto già a marzo i primi effetti, e ai suoi arretrati, visto che è in vigore già da inizio anno. Attenzione però alle addizionali locali: i consigli comunali di alcune città hanno aumentato le percentuali applicate alle pensioni
- Si prospettano pensioni più ricche ad aprile, per via di aumenti e arretrati. Quelle di marzo sono appena state erogate, ma c'è chi guarda già al prossimo mese: infatti, il cedolino di aprile sarà disponibile nel proprio portale Inps tra il 20 e il 22 marzo
- E i pagamenti arriveranno da martedì 2 aprile perché lunedì 1 è festivo (Pasqua è il 31 marzo, Pasquetta il primo aprile)
- Già da marzo le cifre sono state più alte: l’Inps ha infatti iniziato ad erogare gli aumenti previsti dalla nuova riforma dell’Irpef, che ha visto l’eliminazione dell’aliquota al 25% e l’estensione della platea dello scaglione al 23% per i redditi fino a 28 mila euro annui
- Secondo le simulazioni del Messaggero, per i redditi di 16 mila euro annui l’Irpef sarà di 3.680 euro anziché 3.700 euro, con un risparmio di circa 1,67 euro al mese. Leggermente superiore, invece, il risparmio per i redditi di 18 mila euro annui: l’Irpef sarà di 4.140 euro anziché 4.200 euro, con un risparmio di circa 5 euro al mese
- Il risparmio sale ancora per i redditi di 20 mila euro annui: in questo caso l’Irpef sarà di 4.600 euro anziché 4.700 euro, con un risparmio di circa 8,35 euro al mese. Invece, per i redditi di 23 mila euro annui, l’Irpef sarà di 5.290 euro anziché 5.450 euro: una differenza che, rapportata al mese, è di circa 13,33 euro
- Sempre il Messaggero evidenzia come per i redditi di 25 mila euro annui l’Irpef sia di 5.750 euro anziché 5.950 euro, con un risparmio di circa 16,66 euro al mese. Sale ancora per i redditi di 28 mila euro annui: in questo caso l’Irpef sarà di 6.440 euro anziché 6.700 euro, con una differenza di 21,66 euro al mese
- La riforma dell'Irpef, in vigore dal 1° gennaio 2024, ha già contemplato il pagamento degli arretrati che non sono stati erogati nei mesi di gennaio e febbraio. Chi non li ha ricevuti a marzo, li riceverà ad aprile insieme a quelli non corrisposti precedentemente
- Ma a quanto corrispondono questi arretrati? Sempre il Messaggero evidenzia come per i redditi di 16 mila euro annui ci siano 5 euro di arretrati al mese. La cifra sale a 15 euro, per coloro che percepiscono anche 18 mila euro annui, e a 25 euro, per coloro che invece hanno redditi di 20 mila euro annui
- Le cifre sono più alte per coloro che percepiscono redditi maggiori: salgono infatti a 40 euro di arretrati al mese, per i redditi di 23 mila euro annui; a 50 euro per coloro che percepiscono somme fino a 25 mila euro all’anno; e, infine, a 65 euro per i redditi di 28 mila euro annui
- Nel cedolino di aprile, saranno inoltre anche presenti i conguagli Irpef per coloro che non hanno estinto il debito fiscale del 2023 e anche le addizionali comunali, che influenzeranno l’importo netto delle pensioni da marzo fino a novembre 2024. In alcuni Comuni, rispetto al 2023, si è verificato un aumento della percentuale dell’addizionale comunale applicata alle pensioni