Assegno unico di marzo, contributo minimo in caso di Isee non aggiornato: cosa fare
Se non si è provveduto a rinnovare l'Indicatore della situazione economica equivalente entro il 29 febbraio scorso, la somma che verrà accreditata questo mese sarà di "soli" 57 euro. Ma c'è un modo per recuperare gli importi dovuti
- Stanno per arrivare i pagamenti di marzo dell'assegno unico: le date da cerchiare in rosso sul calendario sono il 18, 19 e 20 del mese. Ma attenzione: qualcuno rischia di trovare una sorpresa, ossia la ricezione dell'importo minimo del contributo, pari a "soli" 57 euro. Come mai?
- La spiegazione è semplice: non si è presentato l'Isee aggiornato. La data di scadenza per farlo era infatti lo scorso 29 febbraio. Dunque, per chi si è dimenticato di questa deadline, il contributo scende a 57 euro, ossia quello che si riceve di default con un Isee superiore 45.574,96 euro o, appunto, in caso di Isee non consegnato
- Come ogni anno è necessario presentare l'Isee aggiornato entro la fine di febbraio per continuare a ricevere il dovuto in base alla propria situazione reddituale. Quello dell'anno prima, infatti, scade di norma a fine dicembre. E quindi, chi beneficia di prestazioni ad esso collegate è tenuto a comunicarlo con i valori aggiornati
- Come detto, la finestra temporale per evitare il taglio dell'assegno di marzo è terminata il 29 febbraio. E ora cosa succede? È possibile sistemare la situazione grazie a una finestra suppletiva per la presentazione del nuovo Isee
- Qualora la nuova Dsu (ossia la Dichiarazione Sostitutiva Unica necessaria per calcolare l'Isee) sia presentata entro il 30 giugno 2024, gli importi eventualmente già erogati per l'annualità 2024 verranno adeguati a partire dal mese di marzo con i dovuti arretrati
- Per ottenere l'Isee in tempi relativamente brevi si può presentare la Dsu in modalità precompilata tramite l'apposito servizio online disponibile sul nuovo Portale unico Isee: si tratta di un procedimento che ne agevola e semplifica la compilazione, attraverso la condivisione delle informazioni fornite dall'Agenzia delle entrate e dall'Inps. Oppure si può compilare il format sul sito dell'Inps (con accesso tramite Spid, Cie o Cns) o recarsi nelle sedi territoriali Inps o in un Caf
- Si ricorda infine che, con il messaggio n. 572 dell'8 febbraio 2024, l'Inps ha aggiornato per l'anno in corso gli importi dell'assegno unico e delle relative soglie Isee, sulla base del tasso di variazione registrato dall'Istat, pari al +5,4%
- Ne consegue che, per quest'anno, gli importi massimi e minimi dell'assegno unico vanno da 57 euro (per un figlio) per chi ha un Isee oltre 45.574,96 euro (o non lo presenta) a 199,4 euro per i redditi fino a 17.090,61 euro
- Con assegno unico si intende un sostegno economico per le famiglie con figli a carico, attribuito per ogni figlio fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili
- Il contributo riguarda tutte le categorie di lavoratori, dai dipendenti agli autonomi fino ai pensionati e ai disoccupati. Al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, il richiedente deve essere in possesso congiuntamente dei requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno, oltre a pagare l'imposta sul reddito in Italia